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Call of Juarez: Gunslinger

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a cura di Hybr1d

Informazioni sul prodotto

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Call of Juarez: Gunslinger
  • Sviluppatore: Techland
  • Produttore: Ubisoft
  • Piattaforme: PC , SWITCH , PS3 , X360
  • Generi: Sparatutto
  • Data di uscita: Disponibile (PS3, Xbox 360, PC), 10 dicembre 2019 (Switch)

Londra – Uno dei titoli più interessanti che abbiamo avuto la possibilità di vedere durante gli Ubisoft Digital Days è stato sicuramente Call of Juarez: Gunslinger, sparatutto in arrivo in digital delivery per PlayStation Network, Xbox Live Arcade e PC. Dopo un ultimo capitolo accolto freddamente da pubblico e critica, il franchise sviluppato da Techland ritorna alle origini, abbandonando l’odierna Los Angeles per le aride ambientazioni del selvaggio West. Nei panni di un cacciatore di taglie, ci lanceremo all’inseguimento di pericolosi pistoleri fuorilegge, al solo scopo di diventare i più abili e rispettati nelle polverose strade del Far West. Per la prima volta abbiamo avuto la possibilità di giocare pad alla mano a questo nuovo capitolo della serie e di immergerci nelle sue spettacolari ed evocative ambientazioni . Ecco com’è andata.

Il fascino del vecchio WestGià dai primi momenti di gameplay si capisce la direzione intrapresa dal titolo: abbandonati i grattacieli di L. A. si ritorna nel vecchio West che tanto ci era piaciuto in Bound in Blood, riportando alla luce le ambientazioni e le atmosfere che avevano fatto grande il titolo del 2009. Di sparatutto ambientati nel post guerra di secessione se ne vedono ben pochi, quindi abbiamo accolto con piacere il ritorno alle origini della serie. Estratta la pistola dalla fondina, ci troveremo ad affrontare un gruppo di banditi all’interno di un treno deragliato. Gli ambienti angusti delle carrozze e la presenza di molte coperture ci permettono di contenere la potenza di fuoco nemica, dandoci la possibilità di organizzare al meglio la controffensiva e di colpire nel momento più favorevole. Come molti film ci hanno insegnato, il momento più delicato rimane quello della ricarica del ferro. Si può approfittarne per uscire dal riparo e avventarci sul nostro avversario con un devastante attacco corpo a corpo, ma comunque qui sono le armi da fuoco a farla da padrone e gli assalti fisici risultano rischiosi. In particolare vedere all’opera il Concentration Time, ossia il rallentamento dello scorrere del tempo, non ha fatto che invogliarci a premere il grilletto. In Bound in Blood era presente in due forme leggermente differenti, mentre in Call of Juarez: Gunslinger gli sviluppatori hanno optato per una singola soluzione altamente spettacolare e in grado di offrire numerose possibilità in termini di gameplay. Con l’entrata in funzione del Concentration Time, il mondo attorno a noi rallenterà il suo flusso, i corpi dei nemici verranno evidenziati di rosso e avremo tutto il tempo per prendere la mira nel migliore dei modi. Potremo mirare a uno o più nemici per dar vita a sequenze di kill spettacolari ma con il proseguire della campagna e lo sblocco di abilità extra, potremmo realizzare combo al piombo letali e crivellare di colpi più nemici in successione.

Per ogni scontro portato a termine con successo, guadagneremo una serie di punti esperienza che ci permetteranno di sbloccare bonus passivi o le abilità di cui sopra . L’ammontare di punti guadagnati dipenderà strettamente dalla precisione dei colpi andati a segno in battaglia e dalle combo eseguite con pistole e carabine. Il tutto dovrebbe aggiungere varietà al gameplay permettendo ad ogni giocatore di sbloccare le abilità che meglio si adattano al proprio stile di gioco, ma il condizionale è d’obbligo visto il tempo limitato avuto a disposizione per questo provato. Tuttavia possiamo dire che le abilità disponibili non sembrano essere marcatamente votate al potenziamento eccessivo: in Gunslinger si muore abbastanza facilmente se non si presta la dovuta attenzione alle coperture e alla direzione del fuoco nemico, quindi ci sentiamo di escludere la possibilità di ritrovarci a disposizione abilità che snatureranno il titolo rendendolo fin troppo facile. Oltre al rallentamento del tempo per prendere meglio la mira, Techland ha inserito un sistema di schivata dei proiettili utilizzabile con l’analogico. Anche in questo caso si tratta di una sorta di bullet time che permette di schivare le pallottole quando ormai la salute del nostro alter ego virtuale è prossima allo zero. Dopo aver fatto la dovuta pratica, questa abilità risulterà particolarmente utile per salvarsi la pelle in situazioni disparate: schivando al momento giusto i proiettili avremo un contrattacco a disposizione con cui far fuori il nostro avversario. Se però siamo contro più pistoleri, la fine dei giochi è quasi una certezza.

Terra di libertà?Per quanto riguarda il level design, Call of Juarez: Gunslinger è risultato molto lineare e scriptato, con nemici che si presentano ad intervalli regolari e in punti dove sono disponibili coperture per l’occasione. La sezione del treno, complici anche gli ambienti chiusi e gli spazi angusti, è andata in questa direzione, ma non perdiamo la speranza di vedere sezioni più aperte e libere nella versione finale del gioco, anche se siamo consci che, parlando di un titolo che verrà venduto a un prezzo contenuto, difficilmente sarà in grado di offrire una grande varietà in tal senso.Sul versante tecnico, siamo rimasti positivamente colpiti dalla direzione artistica di alto livello del titolo. Sebbene persistano problemi di pop up e alcune texture presentino delle imperfezioni, il lavoro svolto dai ragazzi di Techland con il loro motore grafico proprietario è lodevole. La scelta della palette cromatica è particolarmente azzeccata, con effetti di luce e particellari che concorrono a immergere ulteriormente il giocatore nelle atmosfere selvagge del vecchio West. Come per la linearità, anche longevità e trama rimangono due incognite difficilmente risolvibili allo stato attuale. L’idea di sfidare pistoleri del calibro di Billy the Kid, Pat Garrett e Jesse James è sicuramente allettante, ma per esprimerci con la giusta cognizione in tal senso avremmo bisogno di una prova più approfondita.

– Buona atmosfera

– Ritorno alle origini

– Direzione artistica di livello

Il nostro primo incontro pad alla mano con Call of Juarez: Gunslinger ci ha mostrato le potenzialità del nuovo lavoro targato Techland. Il ritorno alle origini del franchise è stato molto apprezzato e alcune novità e rifiniture nel gameplay hanno dato al titolo maggiore profondità e complessità. La presenza del Concentration Time e la possibilità di schivare i proiettili arricchiscono ulteriormente gli scontri a fuoco, mentre l’introduzione dei punti esperienza e delle abilità apre nuovi scenari in termini di personalizzazione del proprio alter ego virtuale. Con una direzione artistica di livello e fasi shooting solide, le uniche incognite che rimangono sono la longevità e la linearità della campagna.