Ubisoft contro Steam: modello di vendita irreale per quest'epoca

Ubisoft si esprime sulla diatriba Epic Games Store e Steam, puntando il dito contro il catalogo digitale di Valve

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Da ormai diversi mesi, in questo 2019, per i giocatori PC imperversa il dibattito che pone di fronte Steam ed Epic Games Store. Il catalogo digitale di Valve, divenuto col tempo un’istituzione del gioco su computer e un vero e proprio sinonimo di “uscita del gioco anche su PC”, sta infatti facendo i conti con diversi sviluppatori e publisher che scelgono di far uscire i loro prodotti, in esclusiva temporale, sul nuovo store del gigante Epic Games, che garantisce loro una più grande fetta di entrate dalle vendite dei prodotti e che in alcuni casi aiuta a finanziare lo sviluppo dei titoli indipendenti che accoglie.

Mentre alcuni sviluppatori si sono espressi in favore di Epic Games Store, tantissimi giocatori si sono invece detti contrariati – in modi spesso legittimi e, in molti altri casi, molto meno legittimi – dal fatto di dover fare affidamento su un ulteriore nuovo client che non offre, per ammissione della stessa Epic Games, gli stessi servizi della controparte di Valve.

steam

L’ultima opinione sulla questione è quella di Chris Early, vice presidente per le partnership e le entrate di Ubisoft, publisher e sviluppatore francese autore, tra gli altri, di franchise come Assassin’s CreedRaymanJust DanceFar Cry. Sulle pagine del New York Times, Early ha spiegato senza mezzi termini:

Il modello di business che propone Steam in questo momento è irrealistico. Non riflette la condizione attuale in cui si trova il mondo in materia di distribuzione di videogiochi.

Vi ricordiamo che il motivo di grande dibattito tra gli addetti ai lavori risiede soprattutto nella divisione delle entrate dalle vendite, che vengono trattenute per il 30% da Steam, per il 12% da Epic Games Store.

epic games store

Vedremo quali saranno i prossimi passi di questa rivalità, con lo store degli autori di Unreal Engine e di Fortnite che continua con la sua strategia delle esclusive con l’intento, secondo i fondatori, di fare in modo che anche Valve si senta costretta a dare agli sviluppatori la stessa fetta.

Fonte: PCGamesIndisder