Le tre ragioni per cui altri giochi - annunciati e non - saranno rinviati presto

"Potremmo (e stiamo iniziando a) vedere interruzioni nelle pipeline dello sviluppo di software videoludico nel medio termine"

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a cura di Paolo Sirio

In una serie di tweet, l’analista Daniel Ahmad di Niko Partners ha rivelato di aspettarsi rinvii di altri giochi molto presto a causa della pandemia di COVID-19.

Un aspetto di non poco conto sottolineato da Ahmad è che anche giochi non ancora annunciati subiranno ritardi per via dell’emergenza sanitaria globale.

“Potremmo (e stiamo iniziando a) vedere interruzioni nelle pipeline dello sviluppo di software videoludico nel medio termine”, ha osservato su Twitter.

Ci sono tre ragioni in particolare che causano i suddetti rinvii, come evidenziato dall’analista:

  • Il passaggio al lavoro da casa – come implementato da diversi team di sviluppo, tra cui Rockstar Games e CD Projekt RED
  • Problemi logistici – tra cui quelli che hanno portato al rinvio di The Last of Us Part II – che includono la produzione di dischi e confezioni oltre che la chiusura dei negozi fisici
  • Ritardi amministrativi – gli enti che assegnano le classificazioni ai videogiochi come il CERO in Giappone sono chiusi o stanno lavorando in remoto, e gli stessi platform owner hanno ritardi nel fornire le certificazioni per le uscite digitali e le patch

Queste sono alcune delle ragioni, le principali, che spingono a rinviare titoli nel bel mezzo della crisi dovuta al coronavirus, e che rendono difficili anche eventuali piani per il lancio solo digitale dei giochi più grandi.

Ne avevamo già parlato a proposito proprio di The Last of Us Part II, per il quale si profila come altamente improbabile un day one celebrato esclusivamente in digitale.