Articoli della settimana: da Call of Duty a Fallout 76 | SpazioWeekly
a cura di Stefania Sperandio
Editor-in-chief
Inauguriamo oggi SpazioWeekly, la nostra nuova rubrica del sabato che ripercorre con voi gli approfondimenti più interessanti comparsi in questi giorni sulle pagine di SpazioGames. Per questa prima uscita, sicuramente i temi caldi non mancano, da Call of Duty: Black Ops 4 a Fallout 76. Scopriamoli tutti.
La recensione in corso di Call of Duty: Black Ops 4
Era il gioco più atteso della settimana e abbiamo deciso di prenderci tutto il tempo necessario a sviscerarlo a dovere, prima del voto finale: parliamo di Call of Duty: Black Ops 4, il ritorno in sella di Treyarch per la serie di sparatutto di Activision.
L’articolo, firmato dal nostro Matteo Bussani, vi svela le nostre prime impressioni su questa uscita, che dice addio alla tradizionale campagna in singolo per concentrarsi sulla modalità zombi e, soprattutto, sul multiplayer – accompagnato dall’immancabile battle royale.
La prima idea è quella di un Call of Duty più limato e affinato, ben fatto nelle sue meccaniche di shooting e coraggioso (a volte troppo?) nei suoi cambiamenti. Aver tagliato la campagna potrebbe aver portato maggior attenzione al resto dell’offerta, che promette di strizzare l’occhio ad un pubblico più diversificato e più di massa che mai.
Tenete ovviamente d’occhio le nostre pagine nei prossimi giorni, quando arriverà la video recensione completa del gioco. Intanto, potete leggere l’articolo completo al link qui sotto.
Le mani su Fallout 76 nel West Virginia
Il nostro Fillippo Consalvo è volato in West Virginia per un press-tour dedicato a Fallout 76 tutto da ricordare, di cui vi abbiamo dato conto nei nostri canali social. L’aspetto più succoso dell’intera trasferta è però il fatto che abbiamo potuto trascorrere alcune ore in compagnia del debutto multiplayer della serie post-apocalittica di Bethesda, traendone le prime impressioni.
Prime impressioni che ci hanno portato a riflettere su diversi aspetti del progetto. Il primo, è il fatto che i viaggi di Fallout siano sempre stati caratterizzati dalla solitudine –un elemento che, per ovvi motivi, decade con un’esperienza multigiocatore condivisa online, sebbene permanga il fascino di scoprire e, perché no, di farlo insieme, il West Virginia subito dopo l’apocalisse atomica.
Durante la nostra prova, però, non sono mancati i grattacapi: da una pessima gestione dei nastri che snocciolano la storia, il cui audio va sovrapporsi alle voci degli altri giocatori generando una cacofonia e rendendone impossibile la fruizione, fino a un’interfaccia sicuramente da migliorare e a un framerate da correggere prima della vendita del prodotto.
Fallout 76 sarà questo? Ovviamente, la build che avranno in mano i giocatori sarà più avanzata e, come molte altre esperienze online, troverà via via il modo di correggere il tiro e una sua propria identità a cui rifarsi – anche considerando che la carne al fuoco non manca di certo e le idee di Bethesda sono tantissime. In attesa della beta, che spolperemo impazientemente, vi segnaliamo l’articolo completo del collega inviato, disponibile al link qui sotto.
La prova di Dreams: un videogioco per creare videogiochi?
La nostra Roberta Pagnotta ha invece messo le mani su Dreams, che si presenta con un quesito sicuramente accattivante: ci troviamo di fronte ad un videogioco che consente di creare videogiochi?
L’ambizione di Media Molecule è altissima e, nella nostra prova della Create Mode, abbiamo verificato che, sì – la fantasia la fa ampiamente da padrona nel gioco. “Gioco” che, in effetti, non è la parola giusta: Dreams si pone come un vero e proprio editor che consente di concretizzare le proprie idee, DualShock 4 alla mano, in giochi e creazioni di diversi generi, dall’avventura al plaftorm, con tanto di editor per le luci per un ciclo giorno/notte.
Il risultato è quello di un promettente sandbox che, con la possibilità di creare con facilità perfino il comparto sonoro della propria opera, potrebbe divenire ambitissimo dai creativi che amano videogiocare e che aspettavano, da tempo, un vero e proprio tool che consentisse loro di dare forma ai loro sogni. Perché di questo si tratta.
Microsoft e Obsidian: gli scenari e le riflessioni
La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo: Microsoft sarebbe al lavoro per acquisire Obsidian, in modo da aggiungere lo studio celebre per i suoi giochi di ruolo ai suoi Microsoft Studios. Sarebbe l’ennesima acquisizione, dopo quelle già annunciate di team come Ninja Theory e Playground Games, e abbiamo voluto dedicare un articolo firmato dal nostro Paolo Sirio alle prospettive che potrebbe aprire.
Il collega ha ragionato sul perché l’acquisizione sarebbe positiva e perché no: un caso da tenere d’occhio è ad esempio quello di Rare. Obsidian, costretta a lavorare a videogiochi pensati (anche) per Xbox One, sarebbe costretta a snaturare le sue produzioni? Tra i sì, di contro, ce n’è uno bello grosso, ossia quanto sarebbe importante porre la firma Microsoft su grandi giochi come quelli prodotti da Obsidian proprio per Windows.
Potete seguire le riflessioni e le conclusioni di Paolo Sirio nell’articolo completo al link qui sotto.
Come avevamo promesso in apertura all’articolo, i temi caldi per il primo numero di SpazioWeekly non sono mancati. Ci ritroveremo sabato prossimo per percorrere le pubblicazioni imperdibili in cui potrete tuffarvi in questi giorni e vi auguriamo buon weekend, come sempre in compagnia di SpazioGames!