Sony sta ostacolando Xbox con "clausole anti Game Pass", secondo Microsoft

Microsoft ha accusato Sony di aver pagato "clausole anti Game Pass" agli sviluppatori, ostacolandone la crescita.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Microsoft sembra pienamente convinta che Sony voglia ostacolare la crescita di Xbox Game Pass con delle clausole speciali inserite nelle partnership videoludiche, che impedirebbero agli sviluppatori di inserire i propri titoli sul servizio in abbonamento.

Xbox Game Pass Ultimate (che trovate in sconto su Amazon) è diventato infatti uno dei principali punti di forza della casa di Redmond e che rischierebbe, secondo a quanto riferisce la stessa Microsoft, di mettere a repentaglio «la leadership» di Sony nel settore, con il suo PS Plus.

Si tratta solo dell'ultimo capitolo di una forte polemica a distanza che sta andando avanti tra le due compagnie e relativa all'imminente acquisizione di Activision Blizzard: Call of Duty spingerebbe infatti gli utenti verso le console Xbox, secondo Sony.

Microsoft aveva però fatto quella che sembrava essere una contro-replica, sottolineando che i giochi Activision Blizzard non avrebbero «nulla di unico»: adesso è però arrivata una risposta vera e propria a quelle dichiarazioni, in cui viene lanciata un'accusa alla casa di PlayStation da non sottovalutare.

Come riportato da VGC, Microsoft ha infatti risposto alle affermazioni di Sony in un documento inviato all'Administrative Council for Economic Defense, l'ente brasiliano che sta monitorando l'imminente acquisizione del gruppo Activision Blizzard.

La casa di Redmond ha replicato sottolineando che le preoccupazioni della casa di PlayStation riguardanti le possibili esclusività di brand come Call of Duty sarebbero «incoerenti», considerando che è proprio l'esclusività delle sue IP uno dei suoi più grandi punti di forza ed evidenziando la loro presunta opposizione a Xbox Game Pass:

«Questo rivela soltanto, ancora una volta, la loro paura nei confronti di un modello di business innovativo che offre ai giocatori contenuti di alta qualità a basso costo, minacciando una leadership forgiata nel corso degli anni da una strategia che mette al centro dispositivi ed esclusività.

In verità, l'abilità di Microsoft di continuare a espandere Game Pass è stata ostacolata dal desiderio di Sony di inibire tale crescita. Sony paga "diritti di blocco" per impedire agli sviluppatori di aggiungere contenuti su Game Pass e altri servizi competitivi in abbonamento».

Microsoft sostiene dunque che Sony sta facendo tutto il possibile per mantenere il proprio primato nella distribuzione di giochi digitali, arrivando perfino a ostacolare l'ingresso di giochi di terze parti all'interno di servizi in abbonamento come Game Pass pagando cifre extra agli sviluppatori.

Non è la prima volta che si parla di possibili clausole anti Game Pass, anche se fino a questo momento non era arrivato un commento ufficiale da parte di una delle due aziende: in passato erano uscite indiscrezioni su un accordo simile preso tra Capcom e Sony per Resident Evil Village, che però non venne mai confermato dai diretti interessati.

Naturalmente vi terremo prontamente aggiornati qualora arrivassero ulteriori novità: nel frattempo, la crescita di Xbox Game Pass continuerà anche a settembre con un nuovo gioco gratis.