Silent Hill 2, sorpresa: non è ambientato negli anni '90

La rivelazione dell'art director Masahiro Ito

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a cura di Paolo Sirio

Masahiro Ito, art director e mente dietro le creature del gioco, ha rivelato che Silent Hill 2 non è ambientato negli anni '90 come creduto finora.

Ito ha raccontato sui social che, nella sua idea originale, il protagonista James Sunderland avrebbe dovuto sentire la canzone A whiter shade of pale nella sua testa prima di «tuffarsi nel lago».

«Quella canzone è stata pubblicata nel 1967. E abbiamo ambientato Silent Hill 2 alla fine degli anni '70 o all'inizio degli anni '80», ha articolato su Twitter.

«La parte con l'organo di quella canzone mi fa sentire nostalgia o rimorso. Non capisco ancora esattamente significhino quelle parola, ma "as so it was later" mi ricorda come James si sentisse in quel momento».

Precisando ulteriormente sull'ambientazione, Ito ha tenuto ad aggiungere che «almeno non era negli anni '90», un'affermazione che smentisce la ricostruzione fatta nei giochi di Silent Hill successivi all'addio del Team Silent a Konami.

Come riporta PCGamesN, in Silent Hill Homecoming viene data una cronologia della serie, solo che quel gioco non è stato curato dai creatori dell'IP ma dal team esterno Double Helix.

Secondo quella cronologia, Silent Hill è ambientato nel 1983, Silent Hill 2 nel 1993, Silent Hill nel 2000 e Silent Hill 4 The Room nel 2001.

A quanto pare, però, la versione di Ito trova diverse conferme: la tecnologia nel gioco calza effettivamente con quella degli anni '70, così come la pistola di James.

Una ricostruzione che di certo farà drizzare le orecchie ai fan storici, visto che i giochi in sé non sono mai stati espliciti riguardo alle tempistiche, dando loro cibo della mente com'era solito fare un tempo la saga.

Recentemente, Konami ha chiuso alcune delle sue divisioni dedite allo sviluppo di videogiochi, il che pare almeno a livello superficiale allontanare la possibilità di nuovi Silent Hill.

Ad ogni modo, la casa giapponese aveva assicurato di stare esplorando strade per arrivare alla realizzazione di altri capitoli del survival horror.

Il creatore Keiichiro Toyama ha da poco lasciato Japan Studio, team di sviluppo che si pensava potesse stare occupandosi di un gioco della serie per PS5, il che ha quantomeno tagliato una pista possibile.

Se volete acquistare una recente produzione AAA di Konami, potreste voler scoprire di più della leggenda di Big Boss in Metal Gear Solid V.