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Pro
- Varietà delle prove per ogni tipo di giocatore
- Alta interazione e divertimento
- Semplice da imparare e ottima portabilità
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Contro
- Numero di giocatori fuorviante
- Ripetitività e rischio di eccessiva semplificazione sul lungo periodo
Il Verdetto di Cultura POP
Vi è mai capitato che una serata tra amici o parenti si trasformasse, improvvisamente, in una gara in stile Sarabanda dove bisogna indovinare più canzoni possibili prese da improbabili playlist riprodotte dallo smartphone? Bene, ora immaginate questo momento di ilarità trasformato in un gioco da tavolo ed eccovi Play Hit. Ideato da ATM Gaming e distribuito in Italia da Asmodee, non necessita né di tabelloni ingombranti né di dadi da lanciare, può essere portato ovunque e le uniche armi a vostra disposizione sono la memoria musicale, l'intuizione e una buona dose di faccia tosta. Non ci sono calcoli o strategie, dovrete buttarvi a capofitto tra titoli, ritornelli e performance improvvisate. Fino all'ultimo punto combatterete tra la frustrazione di avere un brano “sulla punta della lingua” e l’imbarazzo di canticchiare parole inventate per non perdere il punto.
- Packaging, componentistica e regolamento
- Setup e meccaniche di gioco
- Pregi e difetti
- Chi dovrebbe giocarci
- Conclusioni
Packaging, componentistica e regolamento
Play Hit presenta una robusta scatola di piccole dimensioni per confermare la sua facile trasportabilità ovunque voi vogliate e per qualsiasi evento. Al suo interno nessun fronzolo, sono presenti solo le 240 carte necessarie per giocare e il regolamento.
Le carte presentano delle stampe minimali e di facile comprensione, differenziate per colore a seconda del round per cui vanno utilizzate. Sono interamente tradotte in italiano e presentano anche dei brani internazionali e dei codici QR che riportano alle playlist create appositamente per il Blind Test che vedremo più avanti. Dal punto di vista qualitativo risultano un po' troppo delicate ai mescolamenti, pertanto vi consigliamo di usare delle bustine protettive.
Il regolamento è semplice così come lo sono le meccaniche del gioco. Vi è spazio anche per i ringraziamenti, per un piccolo regalo e per una breve presentazione degli autori. Unico appunto, l'uso di un font troppo piccolo che potrebbe rendere difficoltosa la lettura.
Setup e meccaniche di gioco
Play Hit è un party game per 2-10 persone (anche se vi sono dei dubbi che spiegheremo più avanti) di età superiore ai 14 anni e la cui durata media di una partita è di circa 30 minuti. Il setup è molto rapido e consiste solo nel suddividere i giocatori in due squadre e posizionare al centro del tavolo i quattro mazzetti corrispondenti ai relativi round di gioco.
Round 1 - Svela la hit
Il primo round serve quasi da riscaldamento, ma non è esente da insidie. A turno ogni squadra ha 45 secondi di tempo per rispondere correttamente a quante più domande possibili. Niente di impossibile, ma serve molta memoria musicale e una buona conoscenza generale perché non sempre le domande si riferiscono a grandi classici o a canzoni famosissime. Ogni risposta esatta vale 1 punto.
Round 2 - Blind Test
Qui si inizia a fare sul serio ed entrano in gioco anche le prime tattiche, soprattutto cattive, ma non tali da creare litigi (almeno speriamo!). La squadra in svantaggio deve pescare quattro carte dal mazzo specifico e scegliere una playlist tra lato A e lato B. Queste sono suddivise per genere o tipologia e presentano un codice QR che riporta su Spotify.
Dopodiché si passa la carta scelta agli avversari che devono scegliere 5 brani tra i 30 disponibili da far ascoltare per 30 secondi. La prima squadra dovrà, quindi, indovinare il titolo e l'artista della canzone. Poi si invertono i ruoli e il team che riconosce il maggior numero di canzoni, guadagna 3 punti. In caso di parità si ripete il round.
Round 3 - Canticchiala o Mimala
Ora arriva uno dei momenti più divertenti: un giocatore di una squadra pesca una carta e deve cercare di far indovinare il brano (titolo e artista) alla propria squadra canticchiandolo senza usare il testo o mimandolo. Ci sono a disposizione 30 secondi, ma dovete stare attenti perché se i compagni non riescono a trovare la risposta corretta, gli avversari potrebbero approfittarne. Ogni risposta esatta vale un punto e il round si conclude non appena ogni singolo giocatore di entrambe le squadre ha svolto l'azione di mimo o canterino.
Round 4 - Sfida Karaoke
Il quarto e ultimo round è vero e proprio caos e qui si deve cercare di dare il meglio di sé, anche bluffando se si è bravi. Si gioca tutti insieme dopo aver pescato 7 carte dal relativo mazzo e messe al centro del tavolo. Una volta girata la prima carta, vi è scritta una parola in italiano e la relativa traduzione in inglese.
A questo punto inizia la sfida di velocità: il primo giocatore che pensa al testo di una canzone contenente una delle parole della carta, afferra la scatola e la usa come microfono per cantare l'estratto che ha in mente. Se la risposta è corretta, fa guadagnare 1 punto alla sua squadra. Capite bene come il risultato sia totalmente casuale, tra canzoni corrette, canzoni raffazzonate e canzoni totalmente inventate ma spacciate per vere. Il risultato è comunque esilarante e memorabile!
Ovviamente al termine dell'ultimo round si conteggiano i punti e vince la squadra che ne ha totalizzato di più.
Pregi e difetti
Play Hit ha delle meccaniche semplici da imparare e immediate da comprendere, ma sono abbastanza varie così da non far mai sembrare una partita uguale all'altra e le sfide non sono banali. Serve tanto impegno fin dal primo round perché anche lo scorrere del tempo non aiuta nel ricordare parti di testo mancanti o dettagli riguardanti alcuni brani o alcuni artisti.
I quattro round, ognuno con una modalità differente, permettono a ogni giocatore di brillare almeno in un round. La suddivisione in squadre aiuta proprio in questo poiché, che si tratti di memoria enciclopedica, prontezza di riflessi o semplice sfacciataggine nel cantare davanti a tutti, ognuno può trovare il suo punto di forza. Se poi doveste essere del tutto estranei a qualsiasi panorama musicale sia italiano che internazionale dagli anni 90 in poi, almeno vi potete fare qualche genuina e sana risata.
Come spesso avviene in altri giochi simili, tuttavia, piccoli problemi di ridondanza o eccessiva semplicità potrebbero notarsi se si decidesse di fare più partite dopo l'altra. Gli autori del gioco hanno cercato di renderlo più vario possibile sia inserendo tante carte, sia inserendo due tipologie di playlist per ogni carta del Round 2 come se fossero due lati dello stesso vinile, ma è chiaro che più partite si giocano dopo poco tempo, soprattutto se si è in tanti giocatori, più il senso di sfida inizia a scendere.
Un appunto riguarda il numero di giocatori che potrebbe generare confusione. Sulla scatola è riportata la dicitura 2-10 giocatori, ma leggendo il regolamento si trovano leggere variazioni solo nel caso di giocatori dispari quindi con una squadra più numerosa dell'altra. Dopo avervi spiegato brevemente le regole dei vari round, capite bene come in 2 o in 3 giocatori non sia possibile giocare senza compiere degli stravolgimenti in totale autonomia. Il nostro consiglio è quindi quello di intendere 2-10 come se fosse il numero di giocatori per ogni squadra e quindi di essere almeno in 4 per effettuare tutti i round in maniera precisa, corretta e con il giusto divertimento.
Chi dovrebbe giocarci
Play Hit è un gioco informale che aiuta nella socializzazione vista la grande interazione tra i giocatori. Poche regole, tanti spunti e zero tempi morti portano a una frenesia e a dei comportamenti che riescono meglio se il gruppo di gioco è composto da amici affiatati o parenti. Non sempre, infatti, si è disposti a mimare, cantare o canticchiare davanti a degli sconosciuti.
Sebbene sia un gioco semplice e immediato, vi consigliamo sia di rispettare l'età minima riportata sulla scatola considerando la tipologia e gli anni dei brani presenti, sia di giocarlo con persone che amano questo genere di giochi o che sono appassionate o amanti della musica. Potrebbe sembrare una cosa banale, ma se si prende sottogamba questo aspetto e si è particolarmente competitivi, si finisce per giocare ogni round col musone e con il senso di frustrazione per non essere utili per la propria squadra.
Conclusioni
In conclusione Play Hit è un piccolo gioco, ma dal grande potenziale. Può essere intavolato ovunque e permette la partecipazione a un alto numero di partecipanti, così da avere sessioni di gioco all'insegna della leggerezza, della sfida mnemonica e dell'autoironia. Non ci sono chissà quali strategie da applicare, ma nonostante ciò riesce a donare una buona competitività e un appagante senso di sfida.
La grande interazione tra i giocatori lo rende ideale per rompere il ghiaccio o per accendere una festa tra amici o in famiglia. Un ottimo intermezzo anche tra giochi complessi, senza strafare per non semplificare troppo le sfide. Gli ingredienti per un sano divertimento ci sono tutti e si amalgamano molto bene: si ascolta musica, si risponde a delle domande, si canta, si mima e si ride tanto. Cosa volere di più da un party game?