Il dibattito sul prezzo di vendita di Grand Theft Auto 6 si arricchisce di una voce autorevole proveniente dal mondo dello sviluppo. Chris Stockman, design director di Saints Row, ha recentemente espresso un'opinione che potrebbe sorprendere molti: spera sinceramente che il prossimo capitolo della saga Rockstar venga commercializzato a 100 dollari.
Una posizione controcorrente in un'epoca in cui i giocatori protestano frequentemente contro l'aumento dei prezzi dei titoli tripla A, ma che Stockman sostiene con argomentazioni precise legate alla scala produttiva del progetto.
La questione del pricing nell'industria ha assunto dimensioni sempre più rilevanti negli ultimi anni. Dal 2020, quando Take-Two Interactive, società madre di Rockstar Games, ha guidato il passaggio dal prezzo standard di 60 dollari a quello di 70 dollari per i titoli di punta, il settore ha assistito a una normalizzazione di questa fascia di prezzo superiore. Ora, a quasi due anni dalla presentazione del primo trailer di GTA 6, analisti e figure del settore si interrogano se il gioco possa spingersi ancora oltre, stabilendo un nuovo precedente a tre cifre.
Durante un'intervista con Esports Insider, Stockman ha tracciato una distinzione fondamentale che separa Grand Theft Auto dalla maggior parte delle altre produzioni videoludiche. "Sono gli unici che possono permetterselo", ha dichiarato senza mezzi termini il design director. La sua analisi non si limita a riconoscere l'eccezionalità del franchise di Rockstar, ma mette in guardia l'intera industria da un pericoloso effetto domino: "Non credo che questa sia un'onda che solleva tutte le barche. Penso che ci sarebbe una reazione negativa tremenda se tutti passassero a 100 dollari".
L'argomentazione di Stockman si basa su un principio semplice ma spesso trascurato: non tutte le produzioni videoludiche possiedono lo stesso valore percepito. Secondo il veterano dello sviluppo, GTA rappresenta un'anomalia nel panorama videoludico, un prodotto la cui portata e magnitudo giustificano un prezzo premium. "Penso che meriti di costare 100 dollari. La portata e la magnitudo di questa produzione meritano quel prezzo", ha affermato, aggiungendo però un monito inquietante: "Sarebbe un disastro se tutti provassero a eguagliarli".
Il mondo degli analisti finanziari si è diviso nettamente su questa prospettiva. Wedbush Securities ha suggerito all'inizio dell'anno che un prezzo di 100 dollari potrebbe includere una quantità sostanziale di valuta in-game per Grand Theft Auto Online, componente multiplayer che ha generato ricavi stratosferici per Rockstar nel corso degli anni. Questa strategia potrebbe trasformare l'aumento di prezzo in un pacchetto di valore percepito più elevato, attenuando le resistenze dei consumatori.
Tuttavia, Rhys Elliott di Alinea Analytics ha avanzato una posizione opposta, ritenendo imprudente un simile rialzo proprio a causa della dipendenza del franchise dalla componente online come principale fonte di entrate. Elliott ha inoltre evidenziato come le pressioni economiche attuali, dall'inflazione all'aumento del costo della vita, rendano i consumatori particolarmente sensibili ai prezzi, limitando la capacità del mercato di assorbire aumenti significativi.
Strauss Zelnick, CEO di Take-Two Interactive, ha affrontato la questione durante una conference call con gli investitori ad agosto, senza tuttavia sbilanciarsi su cifre concrete per GTA 6.