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Pro
- Produzione sontuosa, miniature e componenti di altissima qualità.
- Ambientazione nordica/fantasy evocativa ben resa.
- Sistema profondo con tante scelte tattiche e interazione.
- Campagna, Nemesi e solitario allungano la longevità.
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Contro
- Regolamento iniziale poco chiaro, con necessità di errata.
- Setup lungo e gestione dei materiali macchinosa.
- Complessità medio-alta che può scoraggiare i giocatori occasionali.
- Tempi morti possibili nei tavoli più numerosi.
Il Verdetto di SpazioGames
La nebbia, alzata nella notte, gli impediva di vedere i menhir a pochi passi. Ne percepiva solo la presenza, come se fossero carichi di un’energia misteriosa. La condensa del suo respiro nell’aria gelida gli ricordava che era ancora vivo. Presto sarebbero arrivati: i cacciatori di rune, già avvistati la sera prima, pronti a balzare fuori dalle ombre tra le rocce ghiacciate alla ricerca delle gemme antiche.
Strinse l’impugnatura dell’ascia da guerra, un’arma pesante per chiunque ma che lui maneggiava da sempre, con la sicurezza di chi ha ereditato il sangue e l’onore degli antenati. Le prime figure emersero dalla foschia e la vallata si riempì delle urla della battaglia.
Con questa suggestione entriamo nel mondo di Runar, il nuovo gioco da tavolo di Ludus Magnus Studio, che mescola esplorazione, combattimenti e gestione risorse in un’ambientazione nordico-fantasy ricca di fascino.
A chi è rivolto?
Runar è pensato per 1–4 giocatori (fino a 6 con l’espansione dedicata) e ha una durata media di 60-90 minuti a partita. Ogni giocatore guida una banda di tre eroi vichinghi in cerca di gemme runiche, con l’obiettivo di accumulare più punti vittoria prima che le carte Destino chiudano la partita.
Il gioco si colloca nel filone degli skirmish ameritrash, con forte enfasi sull’interazione, combattimenti rapidi e un comparto estetico di primo livello.
Ludus Magnus conferma la sua fama di editore attento al lato estetico. Le miniature, sia degli eroi che dei mostri, sono dettagliate e curate, con uno stile che punta a essere più accessibile e “fumettistico” rispetto a titoli cupi come Blood Rage o lo stesso The Breach.
Il tabellone è solido e le plance diventano un piccolo gioiello nella versione Runar Chest, grazie al neoprene e agli spazi sagomati per i cubetti.
Le illustrazioni delle carte sono evocative, lo stile artistico è coerente e l’uso di segnalini in legno dona ulteriore impatto al tavolo. Non è solo estetica: la produzione rende l’esperienza più immersiva, e ogni partita ha un colpo d’occhio che conquista subito.
Meccaniche e flusso di gioco
Il cuore di Runar si basa sulla combinazione di gestione della mano, movimento tattico e amministrazione delle risorse. Ogni eroe ha un mazzo personale che fornisce cubetti colorati, i quali determinano le azioni: muoversi più rapidamente, raccogliere gemme, combattere o difendere.
Il combattimento, pur mantenendo regole semplici, costringe a scelte difficili. Ogni turno bisogna decidere se investire risorse nel consolidare la propria posizione, nel tentare un attacco o nel correre verso gli obiettivi. L’interazione è costante, perché ignorare troppo gli avversari porta inevitabilmente a lasciar loro il controllo delle gemme o dei territori.
Il gioco offre anche una modalità Campagna, che introduce scenari collegati e la progressione degli eroi, con nuove abilità e artefatti che arricchiscono la strategia nel lungo periodo. È presente inoltre una modalità solitario ben strutturata, non un semplice extra, e la possibilità di affrontare la Nemesi, un avversario controllato dal gioco che aggiunge tensione e imprevedibilità.
Runar non è un titolo introduttivo. La curva di apprendimento è medio-alta e le prime partite rischiano di risultare lente, complici un regolamento che nelle prime edizioni conteneva errori e passaggi poco chiari (corretti poi con errata ufficiali online). Anche il setup richiede tempo, soprattutto nelle modalità più ricche come la Campagna o lo scontro con la Nemesi.
Superata la fase iniziale, però, il ritmo si stabilizza e il gioco riesce a scorrere con naturalezza, premiando pianificazione e sinergia tra eroi. Non è quindi adatto ai giocatori più casuali, ma chi ama i titoli ameritrash troverà un’esperienza densa e gratificante.