Quando ASUS annunciò la collaborazione con Microsoft per creare un handheld capace di incarnare lo spirito Xbox in formato portatile, molti pensarono che si trattasse finalmente di un device capace di trasformare l’esperienza offerta da Windows 11 su handheld (rinomatamente orribile) in un qualcosa di più simile alle console tradizionali e a quanto offerto da Valve con SteamOS.
Difatti, con ROG Xbox Ally X, l’azienda taiwanese ha compiuto un passo deciso verso la maturità di questo nuovo segmento hardware: quello dei PC da gioco tascabili con un’anima da console.
Non è solo un aggiornamento dei precedenti ROG Ally, come vi ho spiegato nella recensione, ma una vera e propria evoluzione che punta a colmare quasi tutte le lacune dei modelli precedente, introducendo miglioramenti tangibili in termini di ergonomia, prestazioni e durata della batteria.
È il risultato di un ascolto attento della community e di una rifinitura del concept originale, nel tentativo di mantenere un prezzo, per certi aspetti accessibile, senza scendere a troppi compromessi.
Eccovi, quindi, i cinque motivi principali per cui ROG Xbox Ally X è oggi una delle migliori soluzioni portatili per il gaming su PC e forse la più convincente per chi sogna una “Xbox portatile” senza rinunciare alla potenza e alla libertà del mondo Windows.
1. Ergonomia da console
Uno dei punti più criticati dei precedenti ROG Ally era l’ergonomia. Pur essendo compatti e leggeri, tendevano a stancare le mani durante le sessioni più lunghe, per via di un’impugnatura poco pronunciata e di un form factor spigoloso.
Con ROG Xbox Ally X, ASUS ha affrontato il problema ridisegnando completamente il profilo dei grip laterali, ora più spessi e curvi e con due manubri molto simili a quelli di un controller Xbox moderno.
Il risultato è un dispositivo che si impugna con naturalezza, distribuisce meglio il peso e riduce la fatica ai palmi. In pratica, la sensazione è quella di impugnare un ibrido fra un controller Xbox e una PlayStation Portal.
ASUS ha introdotto anche motori di vibrazione indipendenti nei grilletti, una soluzione presa in prestito dal mondo console che migliora la percezione del feedback tattile. I trigger diventano più precisi, restituendo vibrazioni differenziate a seconda del contesto: una raffica d’arma automatica si distingue nettamente dal rinculo di un fucile da cecchino o dalle ruote di un’auto che perdono aderenza.
Per un dispositivo portatile, queste attenzioni sono una rarità e fanno una grande differenza in termini di immersione.
2. Efficienza top
Il cuore di ROG Xbox Ally X è un aggiornato chipset AMD Ryzen Z2 Extreme AI, che presenta un’ottima efficienza energetica. Unito a una batteria da 80wH (la stessa già presente su Ally X) questo nuovo handheld riesce a garantire la stessa autonomia del precedente modello ma con prestazioni più elevate.
Impostando il TDP al massimo, si raggiungono le due ore, due ore e mezza, di gioco con i tripla A più esigenti; tre ore e mezza con i giochi meno recenti e, nel caso voleste dedicarvi a qualche indie, si può arrivare a quasi cinque ore di autonomia.
Ovviamente questi valori salgono non appena si abbassa il TDP dell'handheld, aumentandone ancora l'autonomia a discapito di un minimo calo delle performance. Un'insieme di risultati che rendono Xbox Ally X un vero portento in termini di portabilità.
3. La versatilità del PC
Uno dei vantaggi più importanti di Xbox Ally X è la piena compatibilità con Windows 11, che ne fa un vero e proprio PC portatile. Questo significa poter installare liberamente Steam, Epic Games Store, GOG Galaxy, Ubisoft Connect, EA App, senza alcuna limitazione.
In sostanza, non c’è nessuna chiusura del sistema: se un gioco gira su PC, gira anche qui. Questo apre le porte anche a modding, emulatori e personalizzazioni che su altre piattaforme richiedono workaround non sempre praticissimi da effettuare. Il risultato è un device che conserva la flessibilità del PC ma che, grazie alla nuova Xbox app, ottiene la praticità di una console.
4. Esperienza Xbox senza compromessi
Qui arriva la vera sorpresa: ROG Xbox Ally X integra un'app Xbox completamente ridisegnata, che funge da hub centrale per tutti i giochi installati, indipendentemente dalla loro origine. Windows 11 rimane in background, i processi inutili vengono disattivati e non ci si deve interfacciare con il sistema operativo di Microsoft se non lo si vuole fare.
Tutto passa per la nuova app, che garantisce una facilità d'uso analoga a quella offerta da SteamOS. Ogni titolo acquistato sui vari store può essere avviato direttamente dalla nuova Xbox app, così come i vari launcher rimangono accessibili in ogni momento con un semplice swipe sullo schermo touch.
Il tutto restituisce un'esperienza, effettivamente, paragonabile a quella di una Xbox Portatile e potrebbe sembrare poco, ma la comodità offerta, e la stabilità ottenuta, sono forse il selling point maggiore di Xbox Ally X, oltre a un meraviglioso punto di ripartenza per il gaming su PC.
5. Aperta al futuro
La presenza della variante AI dello Z2 Extreme, su Xbox Ally X, non è un elemento sa sottovalutare. Per quanto il processore di AMD offra un aumento delle prestazioni che si aggira attorno al 30%, le performance complessive potrebbero non sembrare così tanto differenti rispetto agli handheld con il modello precedente.
Il Ryzen AI Z2 Extreme è un SoC che fonde otto core Zen 5 e una GPU RDNA 3.5 con 16 Compute Unit, capace di raggiungere frequenze elevate e prestazioni di tutto rispetto. Il supporto alla NPU(Neural Processing Unit) consente fino a 50 TOPS di calcolo AI, rendendolo teoricamente pronto alle future funzioni di Super Resolution e alle ottimizzazioni legate all’intelligenza artificiale.
Per questo motivo, Xbox Ally X, risulta migliore anche dei comeptitor con una scheda tecnica similare. Perché a differenza degli handheld che montano la versione "non AI" dello Z2 Extreme, il device di Microsoft e ASUS tenderà a invecchiare meno precocemente, ponendosi come un cantiere aperto per l'implementazione delle future tecnologie.
Una nuova generazione di portabilità
ROG Xbox Ally X rappresenta un punto di svolta per il gaming portatile su PC. È la dimostrazione che la linea tra console e PC gaming si sta assottigliando sempre di più, e che quel futuro che sembra sempre più orientato al gioco in mobilità potrebbe non essere del tutto utopico.
Il nuovo Xbox Ally X, pur presentando dei compromessi evidenti, corregge quasi tutte le sbavature dei modelli precedenti: è più comodo, più potente, più duraturo e più accessibile. Non è un prodotto perfetto ma è indubbiamente il primo passo verso una nuova generazione di handheld e di PC gaming in generale.