Recensione

Doom Advance

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a cura di Ryuken

Anno 1993, sul mondo videoludico, per la precisione sulla scena dei PC, si abbatte con irruenza il fenomeno Doom, sparatutto 3D destinato di lì in poi a settare un nuovo punto di riferimento per i titoli del genere.I più giovani fra voi forse non avranno mai sentito parlare di questo gioco che ha fatto impazzire tutti i possessori di 486 (all’epoca i PC maggiormente performanti), tanto da meritarsi un seguito ed innumerevoli conversioni.Tra le più rappresentative vanno ricordate quella per SNES (che sfruttava abbondantemente il chip FX inserito nella cartuccia), per 32X, per Atari Jagur, per Saturn e PSX (nella quale era compreso anche Doom 2).Parlando nel caso specifico di GBA viene naturale fare riferimento alla release SNES del gioco, viste anche le similitudini hardware che accomunano le due macchine Nintendo, le quali hanno altresì permesso al piccolo portatile conversioni addirittura migliori rispetto agli originali a 16 bit (vedi SSF2XR, FFO E MKSC).A Doom Adv. tocca il medesimo destino riservato ai titoli appena citati; se è vero che la struttura di gioco non ha subito la minima variazione è altrettanto vero che l’aspetto grafico è nettamente superiore rispetto alla release SNES e per una console a 32bit studiata appositamente per il 2D, priva di un qualsiasi chip destinato alla gestione del 3D inserito nella cartuccia, la faccenda non è di poco conto!Una certa spixellosità degli sprite più vicini è rimasta ma nulla a che vedere con i quadrettoni “ammirati” sullo storico 16 bit, volendo esagerare Doom Adv. in quanto a grafica può essere paragonato all’originale per PC.Il difetto principale non arriva nemmeno dal gioco in se ma dal monitorino della console, già noto alle masse per la sua poca luminosità, infatti, a volte sono fin troppo palesi delle zone d’ombra che infastidiscono fasi delicate di gioco.L’unica soluzione è quella di giocare sotto una fonte luminosa come, ad esempio, una lampada da scrivania.Per il sesto tutto ok, ottimo frame rate, ottima riproduzione dei mostri e degli ambienti,grandi colori, ottimo tutto insomma, quasi inimmaginabile vedere tutto ciò su di un portatile.Parlando del gioco in se, come nell’originale sono presenti quattro livelli di difficoltà ognuno dei quali è ben calibrato ed offre un livello di sfida sempre maggiore.Oltre alla modalità in single player è stata implementata una modalità multiplayer per quattro giocatori tramite link calble e quattro copie del gioco, molto coinvolgente ed appagante.L’avventura si snoda attraverso 24 livelli di gioco divisi in 3 episodi ciascuno, il da farsi è molto “semplice”.Si parte, come in migliaia di altri sparatutto in soggettiva, con una semplice beretta per poi acquisire via via proseguendo nel gioco armi molto più letali come: fucili a pompa, mitra, motoseghe e cannoni vari.I nemici, numerosi e dotati di una buona intelligenza artificiale, sono quelli che conosciamo, ovvero, soldati, demoni, mucche rosa, cacodemoni e dulcis in fundo i terribili baroni dell’inferno.Ogni videogiocatore che si rispetti dovrà destreggiarsi fra tutti questi pericoli ambulanti, nel tentativo di trovare chiavi ed altre amenità utili ad aprirsi nuovi varchi all’interno di ambientazioni apparentemente prive di vie di fuga.Il sistema di controllo studiato dai ragazzi della David A. Palmer Productions è ottimo e sfrutta molto bene i tasti messi a disposizione dal GBA, il personaggio principale risponde senza incertezza ai comandi impartitigli.Chiudiamo parlando dell’aspetto sonoro di Doom Adv. che vede contrapposte musichette di sottofondo piuttosto anonime a degli effetti sonori più che buoni.Vi consiglio di eliminare all’istante le colonne sonore e di mantenere in sottofondo le grida demoniache dei nemici e il rumore delle pallottole esplose dalle armi.

Grafica un pò squadrettata ma inimmaginabile fino ad ora per un portatile.

Divertente ed immediato.

Longevità molto buona grazie anche al multiplayer.

Colonne sonore anonime.

Una struttura di gioco forse poco apprezzata dai videogiocatori troppo giovani.

Per giocare in multiplayer sono necessarie quattro cartuccie.

8

Insomma, il fatto che ci troviamo di fronte ad un prodotto generazionalmente passato è chiaro, non crediate perciò di poter giocare ad un simil Quake III o Red Facion sul portatile di casa Nintendo.

Doom Adv. possiede un ritmo ed un’atmosfera assai diverse, caratteristiche che conservano solamente i prodotti sviluppati per stupire grazie a giocabilità e longevità piuttosto di servirsi solamente, od in parte, dell’aspetto visivo, del quale una volta abituatisi, se non supportato adeguatamente da altri elementi fondamentali, si fa tranquillamente a meno.

Caldamente consigliato agli amanti degli sparatutto.

Voto Recensione di Doom Advance - Recensione


8