Politici americani scrivono a Blizzard: "profonda preoccupazione" per il caso Hong Kong

"Vi esortiamo fortissimamente a riconsiderare la vostra decisione nei confronti del signor Chung. Avete l'opportunità di invertire la rotta. Vi esortiamo a coglierla"

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a cura di Paolo Sirio

Diversi politici americani di entrambi gli schieramenti hanno scritto una lettera aperta al CEO di Activision Blizzard Bobby Kotick per esprimere “profonda preoccupazione” per il recente caso del ban del pro player Chung “Blitzchung” Ng Wai.

Blitzchung era stato bannato per un anno e aveva perso tutti i premi monetari accumulati fino ad allora per aver mostrato supporto alla causa indipendentista di Hong Kong durante un torneo ufficiale.

Blizzard era già tornata parzialmente sui suoi passi dimezzando la sospensione dai tornei del gioco di carte e restituendo i premi monetari accumulati.

A quanto pare ciò non è bastato e una lettera bi-partisan è stata scritta dai senatori americani Ron Wyden e Marco Rubio, nonché dai congressisti Alexandria Ocasio-Cortez, Mike Gallagher e Tom Malinowski per invitare Kotick a prendere una posizione netta su questo tema.

Nella lunga lettera viene spiegato che la decisione presa da Blizzard “è particolarmente preoccupante alla luce del crescente appetito del governo cinese nei confronti di imprimere pressione sugli affari americani per soffocare la libertà di parola”.

I politici ritengono che “il governo cinese usi le dimensioni e la forza della sua economia per sopprimere le opinioni con cui non è d’accordo”, e citano i noti casi di NBA e Apple.

“La vostra compagnia afferma di stare dalla parte del ‘diritto di esprimere pensieri e opinioni individuali’, eppure tanti dei vostri stessi dipendenti credono che la decisione di Activision Blizzard di punire il signor Chung vada contro questi valori”, aggiungono.

Il senso della lettera è evitare che “la vostra deludente decisione possa raffreddare gli sforzi dei giocatori che vogliono usare la loro piattaforma per promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali”.

Blitzchung, il pro di Hearthstone

Kotick deve dunque scegliere, in questa “campagna di intimidazione” della Cina, “se guardare oltre la bottom line e promuovere i valori americani – come la libertà di parola e pensiero – o cedere alle richieste di Pechino in modo da preservare l’accesso a quel mercato”.

“Vi esortiamo fortissimamente a riconsiderare la vostra decisione nei confronti del signor Chung. Avete l’opportunità di invertire la rotta. Vi esortiamo a coglierla”.

Un vero e proprio caso nazionale, insomma, per una compagnia come Activision Blizzard che collabora con le cinesi Tencent per Call of Duty Mobile e NetEase per Diablo Immortal.

Staremo a vedere se ci sarà una reazione da parte dei vertici dell’azienda e non mancheremo, naturalmente, di aggiornarvi.

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