Per fortuna esistono ancora i giochi su PC e console, visto che i soldi si fanno su smartphone

I numeri dell'industria dei videogiochi nel 2020 suggeriscono che il mercato mobile non ha concorrenti: PC e console non possono competere e solo sommate riescono (a malapena) a superare gli incassi del gaming su smartphone e tablet

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a cura di Stefania Sperandio

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Il mercato dei videogiochi mobile non ha più bisogno di presentazioni: con l'avvento degli smartphone (e, in misura minore, dei tablet), infatti, letteralmente chiunque ha in tasca un dispositivo che gli consente di giocare, con versioni apposite anche di videogame ben noti al mondo PC e console, che sono spesso gratuite ed estremamente monetizzabili. Pensiamo al caso Genshin Impact, ad esempio, ma anche al fenomeno Among Us, solo in riferimento al 2020.

I colleghi del sito GamesIndustry hanno così studiato da vicino i numeri dell'industria dei videogiochi nel 2020, scoprendo che non c'è certo da stupirsi che molti franchise sbarchino anche su iOS e Android: è proprio su mobile, infatti, che si incassa davvero, con i videogiochi.

Del totale di entrate pari a $174,9 miliardi per il mercato nel 2020 (in crescita del +19.6% rispetto al 2019), infatti, ben il 49% arriva semplicemente dal mondo delle piattaforme mobile, che include smartphone e tablet. Parliamo di $86,3 miliardi, in crescita del +25,6% rispetto al 2019. Tutte le altre piattaforme, che comprendono il gaming su PC e il gaming su console (browser game inclusi) mettono insieme $88,6 miliardi.

Andando a vedere i numeri più a fondo, sono proprio gli smartphone a impressionare: i videogiochi su telefonino smuovono $74,9 miliardi, quelli su tutte le console $51,2 miliardi, quelli su PC "solo" $37,4 miliardi. Numeri che sottolineano quanto, da soli, gli smartphone possano portare a casa e mettere in saccoccia per i publisher dei titoli dedicati al mondo mobile, con le console a lunghissima distanza e il PC esattamente doppiato. Molto più tiepido il mondo del gaming su tablet, che porta a casa $11,4 miliardi nel 2020.

Notevole anche il fatto che il gaming su smartphone sia stato quello con più crescita di tutti. I dati, infatti, ci dicono:

  • Gaming su smartphone: + 29% nel 2020
  • Gaming su console: + 21%
  • Gaming su PC: + 6,2%
  • Gaming su tablet: + 7,3%
  • Gaming su browser da PC: -8,7%

Oltretutto, ad avere ottimi risultati nel gaming su mobile sono anche Paesi che non sono altrettanto attivi né remunerativi per il gaming su PC e su console: il maggior mercato mobile è infatti l'India ($9,3 miliardi), seguita dagli USA ($5,1 miliardi), dal Brasile ($4,4 miliardi), dalla Russia ($2,8 miliardi) e infine dall'Indonesia (con $2,7 miliardi).

Considerando quanto sia remunerativo, allora, il modello dei giochi mobile, con i free-to-play e le microtransazioni per tutti che assicurano molti più soldi del gioco console con prezzo di listino e che richiede il possesso di un apparato apposito per essere giocato, non possiamo che essere felici che i maggiori sviluppatori continuino a concentrare i loro principali sforzi sul mondo di console e PC, dove comunque il modello degli acquisti in-game certo non lascia a bocca asciutta: come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, infatti, i numeri degli acquisti in-game sono stellari e hanno mosso nel 2020 $128,6 miliardi.

La grande e ulteriore crescita del gaming su smartphone nel 2020 lascia aperta la porta a ulteriori investimenti: da qualche tempo, ad esempio, Nintendo è una delle compagnie storiche che sta guardando in modo remunerativo ai cellulari, ma anche Activision con il suo Call of Duty Mobile sta ottenendo risultati importanti. La domanda, allora, non è se ci saranno altri giganti dell'industria dei videogiochi che concentreranno degli sforzi anche sugli smartphone, ma è solo quando lo faranno.

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