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RECENSIONE TECH

NVIDIA GeForce RTX 3070 Ti Founders Edition | Recensione

La scelta ideale per chi gioca a risoluzione 1440p

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a cura di Antonello Buzzi

Senior Staff Writer

Dopo mesi di speculazioni e rumor, finalmente NVIDIA, in occasione del recente evento Computex 2021, ha annunciato ufficialmente le tanto vociferate schede grafiche GeForce RTX 3080 Ti e GeForce RTX 3070 Ti, due nuove proposte che vanno a migliorare le già ottime corrispettive versioni “non Ti” lanciate lo scorso anno. Sappiamo bene che mettere le mani su una nuova GPU durante gli ultimi mesi si sta rivelando una vera e propria impresa a causa della continua carenza di semiconduttori causata dalla pandemia di COVID-19, purtroppo non ancora conclusa, e della susseguente estrema domanda di prodotti tecnologici per Smart Working e didattica a distanza, senza considerare lo sviluppo di settori come l’automotive.

Nel corso dell’ultima settimana abbiamo avuto modo di mettere alla prova la nuova GeForce RTX 3070 Ti Founders Edition, che si propone come una versione aggiornata e potenziata della più popolare scheda grafica basata sull'architettura Ampere di NVIDIA: la GeForce RTX 3070. Il prodotto sarà disponibile da domani, giovedì 10 giugno 2021, al prezzo di 619€. Nel caso non ne foste a conoscenza, ricordiamo che, oltre ai motivi espressi poco fa, la scarsa disponibilità nei negozi delle schede video nell’ultimo periodo è stata esasperata dal fenomeno del mining di criptovalute, visto l’aumento spropositato del valore di Bitcoin. Allo scopo di disincentivare l’acquisto dei prodotti destinati ai videogiocatori da parte dei miner, NVIDIA ha ben pensato di implementare un sistema hardware e software che limita l’hash rate nel caso venga individuata l’esecuzione dell’algoritmo Dagger Hashimoto, utilizzato per il mining della criptovaluta Ethereum.

Ovviamente questo si applica anche alla GeForce RTX 3070 Ti e speriamo che questa soluzione permetta ad un maggior numero di videogiocatori di mettere le mani sul prodotto. La GeForce RTX 3070 Ti di NVIDIA, ovviamente, supporta tutte tecnologie messe a disposizione dall’architettura Ampere, come gli effetti di Ray Tracing in tempo reale, il DLSS (Deep Learning Super Sampling) per migliorare la qualità delle immagini grazie all’Intelligenza Artificiale, Reflex per ridurre la latenza e NVIDIA Broadcast, una vera e propria suite per i content creator che sfrutta l’IA per migliorare voce e riprese durante gli streaming.

Design e caratteristiche tecniche

Rispetto alla precedente GeForce RTX 3070, la prima cosa che salta all’occhio è il cambio del sistema di raffreddamento. Infatti, è stato abbandonato il “vecchio” design a due ventole poste simmetricamente, che caratterizzava anche i prodotti delle passate generazioni, in favore dello stesso sistema implementato nella GeForce RTX 3080, RTX 3080 Ti e RTX 3090. La nuova soluzione con doppio flusso assiale consente di massimizzare la dissipazione del calore pur mantenendo bassa la rumorosità delle ventole, offrendo quindi un sistema da gaming più efficiente e silenzioso.

Ovviamente, le novità non si limitano solo alla parte estetica, ma sono ben evidenti anche sotto la scocca. La GPU GA104, realizzata ancora una volta sul nodo a 8nm di Samsung e che conta ben 17,4 miliardi di transistor, della GeForce RTX 3070 Ti è costituita da 48 Streaming Multiprocessor (SM) per un totale di 6.144 CUDA Core, oltre il doppio rispetto alla RTX 2070 Super della generazione Turing. Dal punto di vista computazionale, questo significa che la scheda è in grado di offrire 22 TFLOP di performance FP32, mentre i 48 RT core di seconda generazione forniscono l’equivalente di 42 TFLOP di prestazioni in Ray Tracing, oltre ai 174 Tensor-TFLOP, generati dai 192 Tensor Core di terza generazione, per tutti i compiti che coinvolgono l’AI, come il DLSS. Rispetto alla RTX 3070, è cambiata anche la tipologia di memoria. Nonostante il quantitativo sia rimasto lo stesso, pari a 8GB, questa volta abbiamo a disposizione le più veloci GDDR6X (prodotte da Micron) a 19Gb/s collegate su un bus a 256 bit per un larghezza di banda complessiva di 608GB/s.

La maggior potenza messa a disposizione si riflette anche sui consumi, che passano dai 220W della precedente RTX 3070 ai 290W della nuova RTX 3070 Ti, avvicinandosi molto ai 320W della RTX 3080 (e come vedremo, anche alle sue prestazioni). Per questo motivo, NVIDIA consiglia l’utilizzo di alimentatori da almeno 750W, al quale va collegato l’apposito adattatore al connettore da 12 pin presente in confezione (che si innesta a due più comuni connettori PCI Express a 8 pin). Le dimensioni, tuttavia, sono sostanzialmente rimaste quasi immutate: 267 mm in lunghezza (la RTX 3070 si fermava a 242 mm), 112 mm in larghezza e due slot in altezza. Per quanto riguarda le uscite video, sono presenti tre DisplayPort 1.4a e una HDMI 2.1.

Test e configurazione di prova

Abbiamo installato la GeForce RTX 3070 Ti di NVIDIA all’interno di una configurazione più che adatta a sfruttare appieno il prodotto, composta da una CPU AMD Ryzen 9 3900X, 16 GB di memoria RAM DDR4 G.Skill, scheda madre ASUS TUF Gaming X570-PLUS e SSD NVMe Samsung 960 Pro. Inoltre, da BIOS è stata attivata la funzionalità Resizable BAR, la quale consente di migliorare ulteriormente le prestazioni in diversi titoli. NVIDIA effettua vari test per verificare quali videogiochi ottengano benefici dalla sua attivazione, consentendo agli utenti di utilizzarla sulle piattaforme compatibili senza timore di incorrere in possibili cali di performance. Facciamo presente che i miglioramenti registrabili variano a seconda del gioco in esame, ma possono arrivare anche a oltre il 10% in determinate circostanze. Per quanto riguarda il software, il sistema operativo utilizzato è stato Windows 10 21H1 in combinazione con gli ultimi driver Game Ready disponibili in occasione della stesura di questo articolo.

Inizialmente abbiamo messo alla prova la GeForce RTX 3070 Ti su una serie di benchmark sintetici, così da avere una base di partenza per misurare in maniera più oggettiva possibile le prestazioni rispetto al resto della lineup di NVIDIA. I risultati ottenuti rispecchiano le promesse della compagnia californiana. Infatti, la scheda riesce ad ottenere punteggi che si avvicinano molto al modello RTX 3080, distanziando abbastanza la precedente RTX 3070. Entrando più nello specifico, abbiamo registrato 35.048 punti in Firestrike, 14.148 in Time Spy, 8.812 in Port Royale e 8.869 in Superposition. Per quanto riguarda 3D Mark, i punteggi fanno riferimento solamente alle impostazioni base e, soprattutto, alla sola componente grafica. Abbiamo ripetuto i test anche a diverse risoluzioni, oltre a quella base di 1080p, ottenendo i risultati riportati nella tabella sottostante.

Abbiamo lasciato completamente in automatico la gestione della velocità delle ventole e delle frequenze. Le temperature di picco a pieno carico si aggiravano sui 73-78°C in base alle scene mostrate e alla presenza o meno di effetti di Ray Tracing in tempo reale. Decisamente un buon risultato e ben al di sotto del limite dei 93° stabiliti di fabbrica. I consumi sono stati nella norma: stando a quanto riportato da MSI Afterburner, in caso di pieno utilizzo della GPU i valori misurati via software relativi alla GPU sono stati al massimo di circa 280 W, rispecchiando appieno il valore TGP di 290 W (che conta anche il resto dei componenti, come le memorie). Le ventole, anche quando giravano ad alti regimi per mantenere basse le temperature, non hanno mai generato un rumore particolarmente fastidioso, fermandosi totalmente mentre si lavora sul desktop o si utilizzano applicazioni poco impegnative a livello grafico.

Successivamente, siamo passati a testare diversi titoli per verificare le performance del prodotto in-game. Abbiamo scelto molteplici videogiochi sia privi che dotati di supporto alle tecnologie RTX e DLSS per misurare l’impatto a livello computazionale introdotto dall’attivazione di tali feature. Per alcuni di essi abbiamo utilizzato l’apposito tool integrato, mentre in altri abbiamo ripetuto le medesime azioni all’interno di una determinata sezione. In tutti i casi tuttavia, abbiamo deciso, dato che si tratta di un prodotto indirizzato alla fascia medio alta del mercato, di impiegare le risoluzioni 1440p e 4K e usare i dettagli impostati al massimo o quasi (nel grafico viene specificato il preset, dove disponibile).

Prima di tutto, abbiamo testato il comportamento della scheda disattivando RTX e DLSS, quindi tutti i giochi sono stati renderizzati alla risoluzione nativa con i vari dettagli al massimo, ma privi di effetti di Ray Tracing. I risultati, come potete vedere dal grafico sottostante, hanno evidenziato come la GeForce RTX 3070 Ti consente di giocare al massimo del dettaglio a 1440p anche a frame rate sostenuti praticamente nella totalità dei giochi tripla A testati, anche quelli più pesanti. Va da sé che riducendo qualche impostazione di minore importanza potete tranquillamente raggiungere e superare ampiamente anche i 100 fps. Buono il comportamento anche in 4K, con una media che si aggira intorno ai 60 fps.

Abbiamo ripetuto gli stessi test, ma questa volta attivando gli effetti Ray Tracing impostandoli su “Alto” e fissando il DLSS su “Bilanciato”. I risultati ottenuti mostrano come, in congiunzione con il DLSS 2.0, che sgrava in maniera consistente la GPU dai calcoli pur offrendo una qualità di immagine praticamente comparabile alla risoluzione nativa, anche l’uso degli effetti di Ray Tracing non impensierisce affatto la GeForce RTX 3070 Ti, offrendo frame rate medi in linea con quelli registrati con Ray Tracing e DLSS disattivati (e in alcuni casi pure superiori), confermando in tal modo la bontà del sistema progettato da NVIDIA per permettere ai giocatori di godere di effetti di nuova generazione senza evidenti perdite a livello di prestazioni o godibilità complessiva. Valgono, quindi, ancora una volta le considerazioni espresse in precedenza, definendo la scheda come un prodotto decisamente indirizzato a coloro che intendono videogiocare al massimo dei dettagli e ad alti frame rate a 1440p.

A risoluzione 4K ed al massimo livello di dettaglio, tuttavia, è necessario fare un appunto. Infatti, nei titoli più impegnativi il quantitativo di RAM a bordo (8 GB) potrebbe risultare non sufficiente, costringendo ad abbassare alcuni dettagli. Fortunatamente, spesso le software house integrano direttamente nella sezione delle opzioni grafiche avanzate una comoda barra che consente di verificare se le varie impostazioni inserite vanno a saturare la memoria video disponibile. Se decidessimo di proseguire ugualmente, potremmo assistere a problemi che si presentano sotto forma di stuttering e temporanei i blocchi dell’immagine, che nel nostro caso abbiamo potuto ravvisare in Call Of Duty Black Ops Cold War e Watch Dogs Legion, quindi vi consigliamo senza dubbio di tenere d’occhio questo aspetto.

Con l’aiuto di MSI Afterburner e della sua pratica utility OC Scanner, siamo stati in grado di definire una curva di overclock personalizzata per il nostro sample. Per effettuare i nostri test  abbiamo impostato +158 MHz sul core e +600 MHz sulle memorie. I risultati ottenuti hanno evidenziato un buon incremento a livello di punteggio nei principali benchmark sintetici, ma anche in-game i miglioramenti sono stati ben visibili.

Ad esempio, in Gears 5, a risoluzione 4K con tutti i dettagli a Ultra, siamo passati da un frame rate medio di 63,6 a 79,7 fps, mentre in Watch Dogs Legion abbiamo raggiunto i 60 fps medi (dai 47 precedenti), sempre a risoluzione 4K con tutti i dettagli al massimo con Ray Tracing su Alto e DLSS su Bilanciato. Nonostante l’overclock, in ogni caso piuttosto moderato, la stabilità è stata eccellente. Non abbiamo assistito a blocchi o errata visualizzazioni degli elementi a schermo. Tuttavia, l’overclock ha portato la scheda a consumare di più e, di conseguenza, scaldare di più, tanto che la temperatura massima registrata è salita a 82°C, comunque abbastanza al di sotto del suo limite massimo.

La scheda video GeForce RTX 3070 Ti Founders Edition si aggiunge come una valida new entry all’interno della gamma di prodotti basati sull’architettura Ampere che non va a sostituire la precedente RTX 3070, ma si presenta come un valido e naturale upgrade per chi già possedeva in precedenza una RTX 2070 Super, assicurando un deciso miglioramento a livello prestazionale ad un prezzo ufficiale (619 euro, sebbene sarà piuttosto difficile trovarla a tale cifra visto il periodo storico attuale) leggermente superiore.

Consigliamo indubbiamente l’acquisto del prodotto a coloro che puntano a giocare principalmente a risoluzione 1440p, date le sue notevoli performance in quest’ambito anche con effetti Ray Tracing attivi, soprattutto in congiunzione con il DLSS 2.0. La scheda, ad ogni modo, permette di ottenere ottimi frame rate anche a risoluzione 4K, sebbene, in quest’ultimo caso, il limite maggiore al raggiungimento del massimo livello di dettaglio potrebbe essere dato dal quantitativo di RAM a bordo, costringendo a ricorrere a qualche piccolo compromesso.

MSI Optix MPG27CQ2 è un ottimo monitor da 27" a risoluzione 1440p che costituisce un valido acquisto da accoppiare alla GeForce RTX 3070 Ti. Lo trovate su Amazon a prezzo scontato.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Giocare a 1440p ad alto frame rate e al massimo livello di dettaglio non è un problema

  • Performance ottimali anche con effetti Ray Tracing attivi

  • Stesso sistema di dissipazione dei modelli più avanzati

  • Abbastanza silenziosa

Contro

  • 8GB di VRAM potrebbero non essere sufficienti per attivare i dettagli massimi a risoluzione 4K

Commento

GeForce RTX 3070 Ti Founders Edition è una scheda grafica di fascia medio alta che va ad ampliare ulteriormente la line-up di prodotti basati sulla nuova architettura Ampere di NVIDIA. Proposto al prezzo ufficiale di 619 euro, il prodotto è perfetto per coloro che desiderano giocare a 1440p al massimo del dettaglio e con effetti Ray Tracing attivi ai titoli tripla A più recenti. Ottime le performance anche a risoluzione 4K, nonostante potrebbe essere necessario scendere a qualche compromesso per non saturare la memoria a bordo.
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