Zelda, il prossimo capitolo sarà open world? Arriva una risposta

Eiji Aonuma, produttore della serie Zelda, ha dichiarato che lo stile open world di Tears of the Kingdom rappresenta un nuovo tipo di format per il futuro.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

The Legend of Zelda Tears of the Kingdom è uscito da pochi giorni, ma a quanto pare è già tempo di parlare del suo successore.

Il sequel di Breath of the Wild, che trovate su Amazon, a breve distanza dalla sua uscita sta già facendo parlare moltissimo di sé.

Del resto, se avete avuto modo di leggere la nostra recensione pubblicata nelle scorse ore, saprete già benissimo il perché.

In un'intervista a Game Informer (via Eurogamer), Eiji Aonuma, produttore della serie Zelda, ha dichiarato che lo stile di gioco open world di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, rappresenta un nuovo tipo di format per il futuro della serie.

Aonuma si è detto d'accordo sul fatto che Ocarina of Time abbia creato un format, ma che alla fine sia stato restrittivo per i designer, mentre Breath of the Wild ha offerto un nuovo tipo di gioco tutti gli effetti.

«Con Ocarina of Time, credo sia corretto dire che ha creato una sorta di format per una serie di titoli del franchise che sono venuti dopo. Ma in un certo senso è stato un po' limitante per noi. Sebbene il nostro obiettivo sia sempre quello di dare al giocatore un certo tipo di libertà, c'erano alcune cose che il format non consentiva per dare libertà alle persone», ha spiegato Aonuma.

E ancora: «Naturalmente la serie ha continuato a evolversi dopo Ocarina of Time, ma credo sia giusto dire che ora che siamo arrivati a Breath of the Wild e al nuovo tipo di gioco più aperto e di libertà che esso consente. Sì, credo sia corretto dire che ha creato un nuovo tipo di format per la serie da cui procedere».

Aonuma ha anche commentato il design degli enigmi e la varietà di soluzioni a disposizione dei giocatori, sottolineando che è "giusto" barare.

«Se si pensa alle persone... barare è divertente! Gli piace! Trovare una scorciatoia è piacevole. Le persone cercano un modo semplice per fare qualcosa se possono evitare di faticare. Volevamo assicurarci che questo aspetto rimanesse nel gioco», ha dichiarato.

«Se pensiamo ai giochi del passato a cui abbiamo lavorato, in cui c'era un enigma da risolvere e una sola risposta, questo è un po' un modo vecchio di sviluppare i giochi. Ora sono felice che siamo arrivati a questo metodo in cui diamo alle persone molte opzioni e ci sono molte risposte a un singolo problema, e tutte possono essere potenzialmente corrette. Sono felice che siamo arrivati a questo tipo di stile di sviluppo», ha detto.

Parlando d'altro, nonostante sia uscito solo da pochi giorni, qualcuno ha portato a termine Zelda Tears of the Kingdom in appena 94 minuti, segnando un nuovo record.

Ma non solo: la media voti stilata dal noto aggregatore Metacritic ci ha già fornito un dato importante, ossia che Tears of the Kingdom è il miglior gioco del 2023.

Per concludere, se ancora non siete partiti alla volta di Hyrule, vediamo in cosa possono aiutarvi le nostre guide del gioco.