Xbox Activision, la FTC non si arrende e fa appello per bloccare l'acquisizione

Sembrava finita, ma la FTC ha trovato le informazioni per ricorrere in appello contro l'affare Xbox Activision-Blizzard.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

L'affare Xbox Activision-Blizzard sembrava poter essere acqua passata, ma la Federal Trade Commission (FTC) ha continuato a rimanere vigile sulla manovra delle due aziende, fino al punto di tornare a presentare un appello per tentare di bloccare l'acquisizione.

La storia che ha messo al centro come non mai Xbox Game Pass (vi potete abbonare anche tramite Amazon) ha concentrato le attenzioni di tutto il mondo videoludico, e in particolare degli enti regolatori. A quanto pare continuerà a farlo.

La FTC aveva effettivamente annunciato che avrebbe continuato a vigilare sull'accordo, lo scorso settembre. Lo spiegò la portavoce dell'ente, Victoria Graham:

«La FTC continua a ritenere che questo accordo costituisca una minaccia per la concorrenza. [...] Il nostro focus attuale è sul processo di appello federale.»

La decisione arrivà dopo che una corte d’appello statunitense negò la richiesta della FTC di sospendere l’acquisizione a luglio, dando a Microsoft l'assist per trovare un primo accordo con la CMA.

Il quale è poi arrivato il 13 ottobre scorso, con la CMA che diede il via libera all'acquisizione di Xbox Activision-Blizzard in una decisione che è diventata già storia dei videogiochi.

Storia che continua perché, come riporta Games Industry, la FTC ha lanciato un appello per bloccare l'acquisizione, nuovamente.

Gli avvocati che rappresentano la FTC e Microsoft sono comparsi davanti a un collegio di tre giudici presso la Corte d'Appello degli Stati Uniti del Nono Circuito. La FTC ha sostenuto che il giudice distrettuale Jacqueline Scott Corley, che aveva respinto l'appello dell'ente governativo per un'ingiunzione preliminare a luglio, aveva ritenuto la FTC ad uno standard troppo elevato.

Imad Abyad, un avvocato che rappresenta la FTC, ha sostenuto che l'ente governativo doveva solo dimostrare il potenziale di Microsoft di trattenere i giochi da altre piattaforme, piu che sostenere che l'accordo sia anticoncorrenziale.

Abyad ha affermato che Microsoft lo aveva fatto in passato dopo aver acquisito Zenimax nel 2020, rendendo alcuni dei suoi titoli esclusivi per la piattaforma Xbox, e spiegando come si è arrivati alla decisione dell'appello attuale:

«Non riesco a capire come dare a qualcuno il monopolio di qualcosa sarebbe favorevole alla concorrenza. Potrebbe essere un vantaggio per alcune classi di consumatori, ma questo è molto diverso dal dire che è favorevole alla concorrenza.»

Rakesh Kilaru, che rappresenta Microsoft, ha detto che la sentenza del giudice Corley presenta "chiari risultati concreti" e che "il mondo sarà migliore con la fusione".

Kilaru ha aggiunto che è "anche chiaro che lo standard non può essere così basso come suggerisce la FTC" e che "non può essere nemmeno una scintilla di prova".

La saga continua, quindi, mentre Xbox Game Pass continua spedito ad offrire giochi gratis, già i primi del 2024.