Una IA gioca a Pokémon Rosso, ma dopo 50mila ore non trova la seconda palestra

Uno youtuber ha provato a far giocare Pokémon Rosso a una IA, ma la sfida si è rivelata decisamente più impegnativa del previsto.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Pokémon Rosso e Blu erano giochi ben lontani dalla perfezione, soprattutto se rigiocati adesso, ma hanno contribuito alla nascita di quello che, da quel momento, sarebbe diventato uno dei più importanti franchise sul mercato mondiale.

I mostriciattoli tascabili diventarono un autentico fenomeno, contribuendo anche all'enorme successo del Game Boy: non era raro vedere giovani giocatori che possedevano la console portatile solo per poter giocare a Pokémon.

Oggi la serie ha fatto balzi in avanti grazie ai primi open world su Switch (trovate Scarlatto e Violetto su Amazon), ma molti utenti ricordano ancora con nostalgia i "bei vecchi tempi" dei 151 Pokémon originali nei primissimi episodi. Ma le intelligenze artificiali potranno mai diventare Campioni della Lega?

Per risolvere a questo quesito, lo youtuber Peter Whidden ha deciso di addestrare una IA insegnandole a giocare a Pokémon Rosso tramite un emulatore, ottenendo risultati decisamente inaspettati: anche dopo 50mila ore, l'intelligenza artificiale non è ancora nemmeno riuscita a capire dove si trova la seconda palestra — ci riferiamo a Celestopoli e alla sfida contro Misty, naturalmente.

Come riportato da GamesRadar+, la IA non è tecnicamente interessata a finire il gioco, perciò deve essere motivata a conquistare "punti" eseguendo determinate azioni, prevalentemente legate alla scoperta di novità.

Ciò ha però portato ad alcune conseguenze inaspettate: ad esempio, ci sono volute addirittura 7000 ore prima che riuscisse a raggiungere la prima palestra di Pokémon Rosso e battere Brock.

Tuttavia, l'esperimento ha anche portato ad una interessante scoperta: la IA è riuscita a capire che un determinato percorso a partire da Biancavilla garantirà sempre la cattura di un Pokémon al primo tentativo. 

In altre parole, l'intelligenza artificiale ha scoperto in poco tempo la manipolazione RNG che di solito richiederebbe mesi o anni per gli speedrunner.

Ma ovviamente abbiamo assistito anche ad azioni decisamente bizzarre: dal continuo acquisto di Magikarp per il party fino al deposito dell'intero party in un Centro Pokémon. Quest'ultimo in particolare è stato un evento così "traumatico" che da allora la IA si è perfino rifiutata di entrare a curare i suoi Pokémon.

Un evento decisamente divertente che vogliamo segnalarvi è la cattura di un Rattata, che la IA ha deciso di rinominare... AI. Chissà, forse l'era dei robot senzienti sta davvero per giungere su di noi, ma almeno per il momento continueremo a essere migliori allenatori di Pokémon.

Vedremo se un giorno questa intelligenza artificiale deciderà di mettersi alla prova anche sui sequel Oro e Argento, che hanno ricevuto un preziosissimo contributo da parte di Satoru Iwata.

Nel frattempo, continuano purtroppo le segnalazioni su nuovi bug di Pokémon Scarlatto e Violetto: alcuni giocatori si sono ritrovati improvvisamente senza una palestra.

Per il futuro della saga potrebbe però esserci ancora spazio per Detective Pikachu: gli sviluppatori stanno pensando a un possibile terzo capitolo.