È noto che Dragon Age the Veilguard abbia avuto uno sviluppo ben più che travagliato, e tra le classiche cose eliminate durante lo sviluppo ce n'è una che francamente sarebbe stata strabiliante.
Le concept art di Matt Rhodes, artista che ha contribuito in modo significativo a Dragon Age: Inquisition e al citato Veilguard, hanno offerto uno sguardo affascinante su una versione alternativa di quello che sarebbe potuto essere il quartier generale del party nel nuovo capitolo della saga.
In questa visione iniziale, il protagonista, Rook, e il suo gruppo non avrebbero avuto un classico campo base, ma si sarebbero spostati su un enorme sottomarino, un mezzo che, dalle illustrazioni interne, assomigliava più a una sfarzosa tenuta che a un vascello militare.
Queste concept art risalgono al 2016, periodo in cui si stava ancora lavorando alla visione originale per il seguito single-player di Inquisition.
Le immagini mostrano una dettagliata suddivisione degli ambienti del sottomarino: dalla plancia di comando alla mensa, dal magazzino all'officina e all'area riposo. Invece di avere stanze private, i compagni si sarebbero incontrati nelle aree comuni, un po' come accade in Inquisition o, ancora più esplicitamente, sulla Normandy di Mass Effect.
Le potete vedere qui sotto, condivise su X:
More exploration from 2016.
— Matt Rhodes (@mattrhodesart) July 4, 2025
In this version, the sub would have been the experimental secret project of an eccentric wizard. pic.twitter.com/Qan0HEhcWV
La scelta di un sottomarino come base operativa non è casuale. Il quarto gioco di Dragon Age era destinato a portare i giocatori a Tevinter, uno stato paria in Thedas, per di più coinvolto in una guerra con i Qunari. In questo contesto, l'uso di un sottomarino avrebbe avuto senso per entrare e uscire dal paese senza dare nell'occhio.
Sembra inoltre che questa versione del gioco ponesse una maggiore enfasi sullo spionaggio, rendendo i viaggi in superficie poco opportuni per la crew.
Ma come avrebbe funzionato un sottomarino in un mondo fantasy come Dragon Age? Matt Rhodes stesso lo descrive come un «progetto segreto sperimentale di un mago eccentrico». Un elemento che, tuttavia, avrebbe dato tutta un'altra luce allo sfortunato Veilguard.