The Last of Us, l'episodio 6 è stato ispirato dall'Assedio di Sarajevo

Il regista del sesto episodio della serie TV di The Last of Us ha svelato come la sua esperienza in guerra abbia aiuto nella messa in scena.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Le storie come The Last of Us sono in grado di parlare ad ognuno di noi e alle nostre esperienze, così come al regista dell'episodio 6 nel cui lavoro ha influito la sua esperienza di guerra.

La serie di HBO che recupera la storia originale di Naughty Dog (che qui trovate anche su Amazon) sta regalando agli spettatori sempre più sorprese ed emozioni.

L'episodio 6 segna per altro un punto di svolta importante nel rapporto tra Joel ed Ellie, tanto emozionante da aver colpito personalmente Pedro Pascal.

E che, forse, potrebbe aver introdotto anche un personaggio fondamentale di The Last of Us Part II, stando a quanto intuito dai fan.

Attenzione: da questo momento troverete spoiler sui contenuti dell’episodio 6 di The Last of Us.

Se non volete rovinarvi la sorpresa, sconsigliamo di proseguire oltre la lettura.

L'ultimo episodio di The Last of Us è stato diretto da Jasmila Žbanić, una vera sopravvissuta all'assedio di Sarajevo e alla guerra in Bosnia degli anni '90.

Žbanić ha fatto il suo debutto alla regia per la TV con l'episodio "Kin", e ora ha condiviso alcune informazioni su come la sua esperienza in un vero campo di battaglia abbia influenzato la sua regia dell'episodio.

Nell'episodio, Joel ed Ellie sono diretti a Jackson, Wyoming, per incontrare Tommy e proseguire il viaggio di Ellie verso le Luci.

Proprio l'insediamento di Jackson è stato ricostruito, racconta Žbanić, è molto simile al luogo in cui viveva la regista durante il conflitto di Sarajevo. Un'esperienza che ha influito sul modo in cui ha creato la puntata con la sua visione:

«Penso che per Craig Mazin e Neil Druckmann fosse interessante che io fossi vissuta in un posto che in un certo senso era come Jackson, poiché eravamo circondati dall'esercito serbo, siamo stati costantemente bombardati. [... ] Dovevamo stare all'erta, dovevamo sopravvivere, dovevamo imparare a vivere senza niente, senza civiltà. Non c'era elettricità, niente cibo, niente. Ma siamo riusciti a sopravvivere grazie alla solidarietà e al modo in cui la città è stato ristrutturata. Bisogna ripartire da zero.»

La regista ha dichiarato anche che il modo in cui viene raccontata Jackson nella serie infonde speranza, perché dimostra che anche in una tragedia le persone possono sopravvivere, proprio come ha fatto lei negli anni '90.

«Le persone sono in grado di mantenere la società», approfondisce Žbanić: «Non sono sempre nemiche l'una dell'altra. Quindi sono stata davvero felice di dirigere questo episodio che ha davvero raccontato qualcosa in cui credo profondamente.»

Non è questo, in fondo, il grande messaggio di tutto The Last of Us? Anche se molti stanno facendo fatica a capirlo, come chi critica gli episodi migliori.

Per quanto riguarda il futuro della saga, invece, non è ancora chiaro se si farà o meno una Part III.