The Elder Scrolls VI annunciato troppo presto? Oggi Bethesda farebbe le cose diversamente

Intervistato in merito all'annuncio di The Elder Scrolls VI, Todd Howard di Bethesda pensa che oggi avrebbe compiuto scelte diverse.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Mancano ormai poche settimane al debutto ufficiale di Starfield, l'ambizioso gioco di ruolo spaziale firmato da Bethesda Game Studios, team celebre per i successi della serie Fallout e per quello di The Elder Scrolls.

Tuttavia, sembra proprio che manchino ancora parecchi anni a vedere un erede di Skyrim all'interno della celebre saga fantasy, nonostante The Elder Scrolls VI sia stato annunciato da un bel pezzo.

Ricorderete che, all'E3 2018, Bethesda aveva deciso di confermare i progetti per un TES VI, più che altro come dichiarazione di intenti, mentre metteva in campo diversi update per i suoi MMORPG (come Fallout 76The Elder Scrolls Online) e progetti mobile, con l'intento di fare in modo che i giocatori sapessero che il focus sulle grandi avventure single player sarebbe rimasto anche per il futuro.

Da allora, tuttavia, non c'è stata nessuna novità sul gioco – con Bethesda che ha sempre ribadito che avrebbe cominciato a portare avanti i lavori solo una volta chiusi quelli su Starfield.

Intervistato in merito dalla rivista GQ (thanks, Kotaku), Todd Howard (a capo di Game Studios) ha riflettuto spiegando che oggi probabilmente farebbe le cose diversamente, in merito all'annuncio di TES VI.

Considerando quanto l'annuncio sia stato in anticipo rispetto al lancio del gioco, che magari richiederà altri quattro o cinque anni (se è vero che i lavori veri e propri cominceranno solo a breve, una volta chiuso il lancio di Starfield), Howard ha ammesso di aver riflettuto molto sull'annuncio del nuovo The Elder Scrolls:

«È una cosa che mi sono domandato molte volte [se lo abbiamo annunciato troppo presto e me ne sono pentito, ndr]. Non saprei. Probabilmente lo avrei annunciato in modo più casuale».

Oggi, insomma, probabilmente non lo avrebbe portato sul palco dell'E3 (anche perché l'E3 nel frattempo è passato a miglior vita), ma avrebbe magari confermato in altro modo l'idea di voler realizzare il gioco, senza un teaser in mondo visione che quasi faceva annusare i lavori già in corso.

In merito ai dettagli dell'opera, Howard si è tenuto abbottonato, ma ha spiegato che «dirò che vogliamo riempire lo spazio del simulatore di mondo fantasy definitivo. E ci sono modi diversi di raggiungere quest'obiettivo, considerando il tempo che è trascorso».

L'ambizione, insomma, sarà alle stelle per TES VI dopo Starfield (era una battuta, ma calzava a pennello, ndr), considerando anche la pesante eredità del sempiterno The Elder Scrolls V: Skyrim, ancora giocatissimo a quasi dodici anni dalla sua release originale, avvenuta l'11 novembre 2011 e che trovate sempre vendutissimo su Amazon.

Vedremo come si muoveranno le cose in futuro per The Elder Scrolls VI. Intanto, i fari sono puntati sull'imminente Starfield, investito del titolo di first-party di sfondamento per il futuro della line-up di Xbox e di cui vi parleremo prossimamente nella nostra recensione.