Il prezzo di Nintendo Switch 2 ha fatto discutere molto sebbene, in questo momento, la console è ampiamente soldout in piattaforme come Amazon e similari.
Il lancio sembra essere al sicuro, quindi, tanto che per molti sarà anche difficile pensare di avere Nintendo Switch 2 al lancio nonostante la prenotazione garantita.
Il prezzo non ha inficiato l'arrivo di Switch 2 sul mercato ma, come segnala la stessa Nintendo, potrà farlo per quanto riguarda il medio e lungo periodo (tramite VGC).
Durante la presentazione dei risultati finanziari della scorsa settimana, Nintendo ha dichiarato di prevedere la vendita di 15 milioni di unità della nuova console nella finestra di lancio, un numero che, sebbene allineato con le performance della prima versione, è stato accolto con sorpresa dagli analisti di settore che si aspettavano proiezioni significativamente più elevate.
Il presidente Shuntaro Furukawa ha dovuto quindi affrontare numerose domande durante l'ultima sessione con gli investitori, spiegando le ragioni dietro queste stime più conservative.
Secondo l'attuale presidente di Nintendo, il principale ostacolo sarà rappresentato dal posizionamento di prezzo della nuova console, definito "relativamente alto" rispetto al modello precedente. Per questo Nintendo ha pianificato il bundle con Mario Kart World, così da limitare la resistenza dei giocatori che potranno comunque acquitare un modello di console con almeno un gioco incluso.
Nonostante le previsioni caute, l'azienda ha sottolineato che la capacità produttiva non rappresenta un fattore limitante nelle proiezioni di vendita, contrariamente a quanto ipotizzato da alcuni osservatori del settore.
«Per raggiungere le vendite di 15 milioni di unità, dovremo produrre hardware in quantità superiori a tale cifra», ha precisato il presidente, aggiungendo che Nintendo sta lavorando per rafforzare la propria capacità produttiva così da rispondere in modo flessibile alla domanda.
La strategia produttiva dell'azienda prevede la fabbricazione dell'hardware in Cina, Vietnam e Cambogia, con i dispositivi destinati al Nord America principalmente realizzati in Vietnam.
Sebbene alcuni accessori e le statuine amiibo siano prodotti in Cina, Nintendo non ha voluto rivelare l'impatto specifico dei dazi su questi singoli prodotti:
«Se le ipotesi sui dazi dovessero cambiare, valuteremo come gestire la situazione tenendo presente l'importanza dello slancio della piattaforma e della crescita della base installata dell'hardware.»
Un elemento che servirà anche ad impedire che i negozi si debbano inventare iniziative spericolate, come la vendita a clienti affezionati e spendaccioni.
Per altre notizie su Switch 2, vi conviene non pensare neanche di modificare la console, quando vi arriverà in mano.
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