Stadia, dopo la morte arriva la sepoltura: Phil Harrison lascia Google

Google Stadia arriva al vero atto finale, perché dopo la debacle ora il suo curatore se ne va da Google, chiudendo per sempre il cerchio.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

L'ultimo saluto a Google Stadia lo dà Phil Harrison che, dopo la gestione fallimentare del servizio, lascia il gigante tecnologico.

Il servizio di streaming non era partito granché bene in ogni caso, ma aveva avuto un ritorno di fiamma con Cyberpunk 2077 (lo trovate su Amazon), visto che la piattaforma di Google era il modo migliore per giocarlo senza spendere una fortuna in un PC da gaming di alta fascia.

La fine è arrivata il 29 settembre 2022, dopo una lunghissima agonia durata mesi, quando Google ha calato definitivamente la scure su Stadia.

Una fine tutto sommato improvvisa perché, ricorderete, neanche gli sviluppatori erano a conoscenza del fatto che il servizio avrebbe chiuso.

Phil Harrison si unì a Google nel 2018, pronto a continuare la sua carriera all'interno del gigante della tecnologia.

Il manager fu sempre estremamente fiducioso verso Stadia, al punto che dichiarò che il servizio era pronto tecnicamente e che non serviva una beta, mentre si ritrovò a lodare i team di sviluppo solo pochi giorni prima della chiusura del servizio.

E ora, per chiudere definitivamente il cerchio, Phil Harrison se ne va ufficialmente da Google, come riporta PC Gamer.

Il report afferma che Harrison ha lasciato Google a gennaio, nel periodo in cui Google è stato ufficialmente chiuso. La sua pagina LinkedIn, tuttavia, indica che è rimasto fino all'aprile 2023. In ogni caso, questo è definitivamente l'ultimo chiodo nella bara di Stadia, una fine definitiva che arriva dopo un lungo travaglio.

Phil Harrison non ha ancora commentato pubblicamente la sua presunta partenza da Google, né cosa intende fare successivamente.

Ma ricorderemo anche il servizio di Google per aver generato dei rumor pazzeschi, come la presunta esclusiva di Hideo Kojima che sarebbe stata rifiutata.