Nonostante i clamorosi fallimenti di alcuni titoli e le difficoltà che stanno caratterizzando il settore, Sony ha deciso di mantenere la rotta sui live service e non ha intenzione di abbandonare questa strategia commerciale, pur ammettendo tutte le difficoltà incontrate fino ad ora.
Come riportato da GamesRadar+, durante la sessione di domande e risposte che ha seguito la presentazione dei risultati finanziari più recenti, i dirigenti dell'azienda giapponese hanno affrontato direttamente le critiche mosse alla loro pianificazione nel gaming online, riconoscendo apertamente che il percorso verso la trasformazione digitale presenta ancora numerose insidie.
Lin Tao, direttrice finanziaria di Sony, ha fornito dati concreti per spiegare perché l'azienda continui a investire in questo ambito nonostante i recenti insuccessi: nel primo trimestre dell'anno fiscale i live service hanno rappresentato circa il 40% dei ricavi, mentre per l'intero anno la percentuale dovrebbe attestarsi tra il 20 e il 30%. Questi numeri, seppur non perfetti, dimostrano come il settore stia comunque generando profitti significativi.
La direttrice ammette che le cose «non stanno andando interamente per il verso giusto», ma analizzando i dati forniti il focus sui live-service continua ad avere un senso per i vertici aziendali, motivo per il quale si proseguirà ancora su questa strada, come già ribadito in più occasioni.
La trasformazione che Playstation sta attraversando diventa evidente quando si confronta la situazione attuale con quella di cinque anni fa: Helldivers 2 rappresenta sicuramente il successo più clamoroso (lo trovate su Amazon), ma non bisogna dimenticare l'apporto dato da produzioni come MLB The Show, Gran Turismo 7 e Destiny 2.
Tuttavia, è innegabile che la gestione dei live service abbia comunque prodotto meno risultati perati: basti pensare al caso Concord, che rappresenta probabilmente uno dei flop più eclatanti nella storia recente del gaming. Un hero shooter ritirato dal mercato dopo appena due settimane dal lancio, portando perfino alla chiusura definitiva dello studio di sviluppo: un investimento milionario trasformato in fumo nel giro di pochi giorni.
Ma Sony ha ormai deciso che la sostenibilità a lungo termine deve passare anche da live-service di successo: i recenti flop dovranno dunque servire a imparare le lezioni giuste per non ripetere gli stessi errori.
Di sicuro è ormai evidente che i vertici aziendali sanno di non poter più sbagliare: in tal senso, sembra ormai essersi esaurita la pazienza nei confronti di Bungie, destinata a essere assorbita nei PlayStation Studios.