Sony starebbe preparando una mossa destinata a far discutere: ridurre lo spazio di archiviazione della PlayStation 5 Digital Edition venduta in Europa, mantenendo però invariato il prezzo di listino. Una scelta che riflette le pressioni economiche globali e le difficoltà del mercato delle console, sempre più costretto a trovare nuovi equilibri per restare sostenibile.
Secondo le informazioni del noto insider Billbil-Kun, le nuove unità di PS5 Digital Edition che arriveranno dal 13 settembre includeranno soltanto 825GB di SSD, contro il terabyte delle versioni attualmente in commercio.
Nonostante il taglio, il prezzo rimarrà fissato a 499 euro, con la riduzione che al momento dovrebbe riguardare solo il modello digitale distribuito in Europa. La versione standard con lettore ottico manterrebbe invece il terabyte di archiviazione interno.
Il contesto rende la scelta particolarmente significativa. La PS5 Digital Edition europea ha già subito due aumenti di prezzo in cinque anni, arrivando a costare 100 euro in più rispetto al lancio. Un’anomalia in un settore dove i prezzi tendono solitamente a calare con l’avanzare del ciclo vitale della console.
Anche negli Stati Uniti Sony ha applicato rincari, ma la strategia del taglio allo storage sembra essere, almeno per ora, un esperimento riservato al mercato europeo.
La decisione mette in difficoltà soprattutto i consumatori: con giochi che superano regolarmente i 100GB, i 175GB persi pesano notevolmente sulla gestione della libreria digitale. Gli utenti saranno quindi spinti a cancellare e reinstallare i titoli più di frequente o a investire in soluzioni di archiviazione esterne, aumentando il costo complessivo della console.
Sony non è l’unica a percorrere questa strada. Nintendo ha recentemente annunciato aumenti di prezzo (solo per gli USA) per tutta la linea Switch: +40 dollari per il modello base, +50 per l’OLED e +30 per la Lite. Queste mosse riflettono pressioni che vanno oltre le singole aziende, dalle politiche commerciali internazionali fino all’instabilità dei mercati globali.
Se la strategia di Sony dovesse rivelarsi efficace, non è da escludere che simili soluzioni possano essere replicate anche in altri mercati o prodotti, fissando un precedente importante per l’intero settore videoludico.