Nel panorama videoludico contemporaneo, il successo su un servizio in abbonamento come Xbox Game Pass (qui trovate i giochi in prova gratis questo fine settimana) richiede strategie di sviluppo sostanzialmente diverse.
Il caso di Indiana Jones e l’antico cerchio (qui trovate la nostra recensione) offre un esempio illuminante di come i team debbano ripensare l’approccio al game design: non basta realizzare un’esperienza coinvolgente, bisogna catturare subito l’attenzione di chi ha centinaia di giochi a portata di clic.
Jens Andersson, design director di MachineGames, ha sottolineato in un’intervista a The Game Business quanto il comportamento degli abbonati Game Pass abbia influenzato il processo creativo. «Sappiamo che i giocatori provano un titolo per soli cinque minuti prima di passare ad altro», ha dichiarato. Per questo, il team ha lavorato per rendere Indiana Jones e l’antico cerchio il titolo più accessibile mai realizzato dallo studio.
Bilanciare le esigenze di tre pubblici diversi, veterani in cerca di sfide, neofiti del genere e giocatori con soglie di attenzione ridotte, si è rivelato un compito complesso. La risposta migliore è stata puntare su un experience di onboarding potente e immediata. «L’introduzione doveva essere più forte e incisiva di quella di qualsiasi altro titolo», ha aggiunto Andersson.
Naturalmente, esistono rischi: adattarsi troppo alle esigenze del pubblico più volubile potrebbe compromettere l’esperienza di chi desidera immergersi completamente nel gioco. Il team ha quindi studiato un equilibrio attento, senza perdere di vista la visione complessiva del progetto.
I risultati sono arrivati: Indiana Jones e l’antico cerchio è diventato uno dei titoli più apprezzati nel catalogo Game Pass, riuscendo a conciliare accessibilità immediata e profondità narrativa. Il lancio del DLC aggiuntivo conferma ulteriormente il successo dell’operazione.
Questa esperienza di MachineGames riflette una trasformazione più ampia. I servizi in abbonamento non ridefiniscono solo i modelli di distribuzione, ma influenzano anche profondamente i processi creativi, spingendo gli sviluppatori a ripensare elementi fondamentali del design, dall’introduzione dei sistemi di gioco alla curva di apprendimento e alla struttura narrativa complessiva.