Secondo Tyler McVicker, noto insider e youtuber specializzato nel mondo Valve, Half-Life 3 esiste davvero — e il gioco sarebbe già giocabile dall’inizio alla fine.
A distanza di oltre 15 anni dall’uscita di Half-Life 2: Episode Two (che trovate ancora su Amazon), quindi, il momento che i fan aspettano da una vita potrebbe finalmente arrivare.
Il progetto, noto internamente con il nome in codice HLX, sarebbe in fase di playtest intensivo e diffuso da parte di gruppi selezionati.
McVicker ha affermato che alcune persone coinvolte nei test avrebbero già fatto trapelare dettagli sulla trama, anche se lui stesso ha scelto di non approfondirli per evitare spoiler.
«HLX viene testato in modo religioso e ampio. Ho rifiutato informazioni sulla storia, ma so che circolano — e provengono da fonti affidabili.»
Uno degli aspetti più interessanti emersi riguarda il gameplay: Half-Life 3 non sarà un titolo VR, a differenza di Half-Life: Alyx, permettendo così un accesso più ampio per i giocatori.
Inoltre, pare che Valve stia mantenendo il progetto sotto un riserbo molto più stretto rispetto ad Alyx, che al medesimo punto dello sviluppo era già trapelato quasi del tutto.
McVicker ha aggiunto che, stando allo stato dei lavori, il gioco potrebbe essere annunciato già quest’estate, con una possibile uscita entro fine 2025. Tuttavia, ha chiarito che questa è solo una sua ipotesi.
«È lo stato più avanzato mai raggiunto. È giocabile dall’inizio alla fine. Punto. Ora stanno ottimizzando, rifinendo. Probabilmente il contenuto è definitivo, se non addirittura le meccaniche.»
Ricordiamo che in passato McVicker aveva smentito l’esistenza di un Half-Life 3 in sviluppo, indicando come Valve fosse focalizzata su altri progetti come Citadel (poi evoluto in Neon Prime, e infine Deadlock). Questo nuovo scenario, dunque, rappresenta una svolta notevole.
È difficile contenere l’entusiasmo, ma anche l’incredulità. La “leggenda” di Half-Life 3 è diventata quasi mitologica per la comunità, e ogni voce suona sempre come l’ennesimo miraggio.
Tuttavia, se le parole di McVicker si riveleranno fondate, potremmo davvero essere vicini a un evento storico. Sarà finalmente l’anno del ritorno di Gordon Freeman?