In un recente video pubblicato l’8 maggio sul suo canale YouTube, Hideki Kamiya Channel, l’eclettico game designer giapponese ha risposto a una domanda che da anni aleggia tra i fan di lunga data: Se potessi lavorare a un remake di Devil May Cry, come lo miglioreresti?
La risposta di Kamiya, seppur breve, ha lasciato spazio a diverse interpretazioni e riflessioni.
«Sì, mi piacerebbe lavorarci», ha ammesso Kamiya, creatore originale del primo Devil May Cry, uscito nel lontano 2001 su PlayStation 2 (e che trovate in una collection a tema su Amazon).
Tuttavia, la sua risposta non è stata un semplice “sì” entusiasta. Poco dopo, infatti, ha precisato: «Sento che si tratta di un game design di 24 anni fa, e non ho davvero il desiderio di rifarlo completamente con le tecnologie e le idee di game design attuale».
Un’affermazione che dimostra quanto Kamiya sia consapevole della distanza tra le sensibilità ludiche di oggi e quelle dell’inizio degli anni Duemila.
Secondo lui, un rifacimento totale rischierebbe di snaturare l’identità dell’opera originale.
Tuttavia, il suo interesse per un ritorno al passato non si limita solo a Devil May Cry: ha infatti citato anche Viewtiful Joe, un’altra sua creazione, dichiarando che sarebbe interessato a un eventuale remake anche di quel titolo.
Vale la pena ricordare che, sebbene il video sia stato automaticamente doppiato in inglese da YouTube, la piattaforma stessa ammette che l’accuratezza della traduzione può non essere perfetta. Perciò, i toni e le sfumature delle parole di Kamiya potrebbero essere stati in parte alterati.
La posizione di Kamiya è condivisibile e, in un certo senso, anche nobile (oltre al fatto che non è la prima volta che l'autore parla di un remake di DMC1). In un’epoca dominata da remake, reboot e remaster, è raro che un autore riconosca i limiti del passato senza volerli per forza correggere con l'oggi.
Devil May Cry è stato un pilastro del genere action stylish e, forse, è giusto che rimanga come testamento di un’epoca. Ma da fan, è impossibile non sognare un remake con l’odierno livello tecnico — a patto che mantenga lo spirito originale.