C'è chi licenzia, e chi invece aumenta gli stipendi

Capcom ha annunciato l'intenzione di aumentare lo stipendio iniziale dei suoi dipendenti in Giappone di oltre il 25%, a partire dall'anno finanziario 2025.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Sono settimane davvero dure per l'industria dei videogiochi, per via dei numerosi licenziamenti segnalati in questi mesi.

Lo scorso 27 febbraio Sony ha annunciato di voler licenziare ben 900 persone, appartenenti ai maggiori studi first party della compagnia.

Senza contare anche gli altrettanto recenti licenziamenti di Supermassive Games, team autore di Until Dawn.

Ora, in questo mare di negatività, arriva però una buona notizia proveniente direttamente dal Giappone (via PSU).

Il publisher di Resident Evil, ossia Capcom, ha annunciato l'intenzione di aumentare lo stipendio iniziale dei suoi dipendenti in Giappone di oltre il 25%, a partire dall'anno finanziario 2025.

Attualmente il gigante giapponese offre ai nuovi assunti uno stipendio iniziale di 235mila yen al mese, ma lo aumenterà a 300mila yen al mese, pari a circa 20mila dollari.

Con questo aumento dello stipendio iniziale, Capcom intende investire ulteriormente nel capitale umano e nell'acquisizione di talenti eccezionali.

Oltre a quanto sopra, Capcom ha anche rivelato che il personale attuale riceverà un "pagamento speciale una tantum", descritto come un investimento nelle persone che sostengono il futuro dell'azienda. Questo include i dipendenti che sono entrati nell'anno fiscale 2024.

Non è la prima volta che Capcom aumenta il salario di base dei suoi dipendenti, lo aveva già fatto nell'aprile 2022 con un aumento del 30% del salario medio di base.

All'epoca, l'azienda aveva dichiarato che la decisione era stata presa «per affrontare le problematiche della nostra società, con l'obiettivo di migliorare il proprio valore aziendale e di stabilire un rapporto di fiducia con i dipendenti e le parti interessate».

Ricordiamo che a gennaio di quest'anno anche Microsoft ha preso la dolorosa decisione di ridurre le dimensioni della forza lavoro nel settore dei videogiochi di circa 1.900 dipendenti.

Così come a ottobre del 2023 anche Naughty Dog, sviluppatore di The Last of Us, ha licenziato almeno 25 dipendenti.