Call of Duty Warzone, Activision ha "ucciso" il primo battle royale

Call of Duty Warzone Caldera sta per chiudere ufficialmente i battenti: arriva la conferma ufficiale di Activision-Blizzard.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Brutte notizie per i fan nostalgici del primo battle royale di Call of Duty: Activision ha infatti confermato che COD Warzone Caldera sta per chiudere ufficialmente i battenti tra pochi mesi.

Ricordiamo che si tratta di un'edizione molto più limitata della prima edizione di Call of Duty Warzone, prima del rilancio avvenuto in contemporanea con l'uscita di Modern Warfare 2 (lo trovate su Amazon).

Un'edizione che, per la verità, non era stata accolta con il massimo entusiasmo dalla community, considerando che c'erano poche modalità e una sola mappa giocabile — Caldera, per l'appunto.

Ed evidentemente, i giocatori attivi non devono essere stati sufficientemente elevati da giustificare il mantenimento dei server: con un breve comunicato rilasciato sul blog ufficiale di Call of Duty, gli sviluppatori hanno infatti fatto sapere ai fan che COD Warzone Caldera chiuderà ufficialmente i battenti dal 21 settembre 2023.

Lo shutdown dei server viene giustificato ribadendo che il team di sviluppo intende «concentrarsi su contenuti futuri di Call of Duty», incluse novità per Warzone 2.0 — ormai rinominato solo Warzone, vista l'imminente chiusura di Caldera.

Ciò significa anche che gli utenti perderanno tutti i progressi svolti fino a quel momento su Caldera, dato che non potranno essere salvati o importati in nessuno degli altri capitoli della serie.

Activision ha anche rassicurato i fan che questa chiusura non comporterà alcuna pessima notizia per il futuro di Call of Duty Warzone, che continuerà a essere regolarmente aggiornato come da programma. Tuttavia, i fan più nostalgici dovranno presto accettare le novità introdotte dagli sviluppatori — o passare definitivamente a un nuovo gioco.

Se consideriamo che in diverse occasioni i fan hanno manifestato le loro perplessità riguardo Warzone 2.0, con una buona maggioranza che ha ammesso di preferire la versione originale, è plausibile immaginare che la community non prenderà positivamente questa notizia.

Oggi la saga sparatutto è al centro della spinosa questione legata all'acquisizione di Xbox e Activision Blizzard: Sony si era sempre opposta all'affare perché preoccupata di una possibile esclusività del franchise, ma le ultime accuse della casa di Redmond suggerirebbero che i vertici PlayStation avevano "mentito".