Blitzchung non ha rimpianti dopo la sospensione di Blizzard

Blitzchung, il pro player sospeso da Blizzard per la protesta pro Hong Kong durante un torneo di Hearthstone, ha dichiarato in una recente intervista di non avere rimpianti per quanto fatto

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a cura di Paolo Sirio

Blitzchung, il pro player sospeso da Blizzard per la protesta pro Hong Kong durante un torneo di Hearthstone, ha dichiarato in una recente intervista di non avere rimpianti per quanto fatto.

Il giocatore aveva dichiarato “Hong Kong libera, rivoluzione del nostro tempo”, e per questo lo studio di Irvine aveva spiccato una sospensione dal gioco competitivo e trattenuto i suoi premi in denaro; pena poi ridotta con la restituzione delle vincite.

Parlando ai microfoni di People Make Games, Blitzchung ha spiegato che quella era “una cosa da fare”, e che pertanto non si è pentito delle sue azioni.

“Quando così tanta gente protesta lì fuori e io sono semplicemente lì seduto a giocare i miei tornei, mi sento semplicemente male”, ha raccontato il giocatore. “Io voglio fare qualcosa”.

Il caso aveva suscitato un lungo dibattito negli Stati Uniti sull’opportunità che Blizzard si mostrasse così accondiscendente, volente o nolente, nei confronti del partner cinese.

Era addirittura diventata una questione politica, con una lettera di alcuni esponenti del Congresso inviata ai vertici dell’azienda per chiedere di cambiare idea in merito.

“Pensiamo che gli streaming ufficiali dovrebbero essere una cosa che rimanga concentrata esclusivamente sui videogiochi? Sì”, è la posizione di Blizzard, espressa alla BlizzCon dello scorso novembre.

“E penso che sia chiaro anche per il fatto che, decidendo di rivalutare i provvedimenti, abbiamo comunque voluto confermare la sospensione”.

Fonte | USGamer.net