Il colosso giapponese Atlus ha avviato il suo consueto sondaggio annuale rivolto ai giocatori, ma l’edizione 2025 sembra rivelare più del previsto sui possibili progetti futuri della software house.
Conosciuta per capolavori come la serie Persona, Atlus utilizza queste indagini come un termometro delle intenzioni creative, e le domande di quest’anno - tra riferimenti criptici e scelte di piattaforme - hanno immediatamente attirato l’attenzione degli appassionati di JRPG.
Una delle sezioni più interessanti del questionario riguarda i potenziali seguiti dei franchise più amati. Atlus chiede infatti su quali piattaforme i giocatori comprerebbero eventuali nuovi capitoli, citando non solo Persona e il candidato al Game of the Year 2024 Metaphor: ReFantazio (qui la nostra recensione), ma anche “Vanillaware”, chiaro richiamo allo studio dietro Unicorn Overlord.
Il dettaglio più sorprendente, però, è la menzione di “Raidou Remastered: The Mystery of the Soulless Army”, possibile conferma delle voci su una rimasterizzazione del secondo capitolo dedicato a Raidou Kuzunoha.
L’obiettivo sembra essere quello di tastare il terreno prima di investire pesantemente in progetti che potrebbero non avere un’adeguata risposta di mercato. Nonostante l’ottima accoglienza della critica, Metaphor: ReFantazio non ha raggiunto i risultati commerciali sperati, e questo pone dubbi sulla fattibilità di un suo seguito.
I fan di Persona restano in una lunga fase di attesa. Nonostante anni di rumor, Persona 6 non è ancora stato annunciato, mentre Atlus ha riempito il calendario con altri progetti: Persona 3 Reload, Persona 4 Revival e il già citato Metaphor.
Una strategia che ricorda altre saghe giapponesi, dove per massimizzare i ricavi da IP consolidate si rimandano i capitoli principali. Comprensibile dal punto di vista commerciale, ma potenzialmente frustrante per una fanbase già provata da anni di attesa.
Il sondaggio tocca anche il tema degli spin-off, ambito in cui Persona 5 è diventato emblematico, tra picchiaduro, rhythm game, dungeon crawler e persino simulatori di appuntamenti. L’edizione 2025 propone nuove idee che spaziano dagli action in stile Warriors ai souls-like, dai multiplayer online ai rogue-like.
Questa varietà assicura entrate costanti, ma rischia di dividere la community tra chi apprezza la sperimentazione e chi preferirebbe concentrare le energie sul prossimo capitolo principale. Con una proliferazione di titoli secondari sempre più fitta, il rischio è quello di saturare il mercato e diluire l’identità dei brand di punta.
Il sondaggio 2025 si presenta dunque come un momento chiave per Atlus: trovare il giusto equilibrio tra ascoltare i fan storici e esplorare nuove opportunità commerciali sarà essenziale per non trasformare un patrimonio creativo in un semplice esercizio di sfruttamento seriale.