Altri licenziamenti in casa Embracer, colpito lo studio di Neverwinter

Continua l'ondata incessante di licenziamenti nel gaming, stavolta tocca agli autori di Neverwinter di proprietà di Embracer.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Fino all'ultimo giorno del 2023 vi racconteremo probabilmente dei licenziamenti nel mondo dei videogiochi, e stavolta si unisce nuovamente Embracer, precisamente il team che lavora a Neverwinter, alla lista sconfinata di studi che hanno dovuto tagliare la forza lavoro.

L'MMORPG ambientato nel mondo di Dungeons & Dragons, protagonista del nuovo set introduttivo che trovate su Amazon, ha avuto negli anni la sua bella fetta di pubblico non essendo sicuramente il più famoso e giocato al momento.

Ma questo non deve essere bastato ad Embracer per non decidere di tagliare del personale, come riporta Game Developer, visto che il grande conglomerato di aziende ha avviato dei licenziamenti all'interno di Cryptic Studios, che lavora proprio a Neverwinter.

Diversi dipendenti attuali ed ex di Cryptic hanno confermato che c'è stata una "riduzione del personale" nello studio, anche se non è chiaro quante persone siano state lasciate a casa.

Diversi post di LinkedIn dei profili in questione indicano che molti membri di talento del team sono stati allontanati, confermate addirittura dal senior community manager e autore Mike Fatum, il quale conferma che "molte delle migliori persone che conosco sono state licenziate da Cryptic Studios oggi".

Embracer continua quindi con i suoi tagli violenti, frutto di una gestione che ha mostrato rapidamente i suoi problemi con delle spese molto superiori alle entrate. Un momento storico che ha portato anche alla fine di Volition, il cui destino potrebbe essere condiviso anche da Gearbox in un prossimo futuro, secondo alcune indiscrezioni.

In attesa di una conferma da parte di Embracer, non possiamo che prendere nota del fatto che il periodo è decisamente nero per il mondo dello sviluppo videoludico.

Il 2023 in generale è stato disastroso da questo punto di vista, con i tanti licenziamenti a cui abbiamo assistito ai quali si sono uniti anche quelli di Bungie e PlayStation, tra i tantissimi.