Una scoperta inquietante sta emergendo dalle analisi condotte sui supporti fisici della Nintendo Switch 2, rivelando come la casa giapponese stia implementando misure sempre più restrittive che potrebbero compromettere l'esperienza di gioco offline.
L'organizzazione DoesItPlay?, specializzata nel monitoraggio della compatibilità dei supporti fisici, ha confermato attraverso i propri canali social che Nintendo ha deliberatamente rimosso la possibilità di giocare offline a Super Mario Bros. Wonder su Nintendo Switch 2 tra le versioni firmware 20.1.1 e l'attuale 20.2.0.
Come riportato da GamesRadar+, i test condotti su console europee hanno dimostrato che, dopo l'aggiornamento, le cartucce del gioco non si avviano più senza una connessione internet attiva: le console obbligano infatti ad aggiornare le copie di gioco prima della riproduzione, operazione che prima era solo facoltativa.
La stessa problematica è stata poi verificata anche sulle console nordamericane, confermando che si è trattato di un blocco inserito da Nintendo di proposito, rendendo dunque più difficoltoso il supporto alle copie offline.
Inoltre, sulle console Switch 1 originali il gioco continua a funzionare senza problemi, suggerendo che la problematica sembrerebbe essere stata introdotta di proposito.
Chi preferisce giocare offline, o semplicemente non ha possibilità di connettere la propria console a internet, presto si troverà davanti a un bivio: se Donkey Kong Bananza non includeva questo aggiornamento firmware nella cartuccia, la versione Switch 2 di Super Mario Party Jamboree lo include, costringendo di fatto i giocatori ad eseguire l'update.
Il paradosso della compatibilità fisica
Questo apparente progresso nasconde dunque un paradosso: l'installazione della retrocompatibilità tramite Super Mario Party Jamboree comporta automaticamente la perdita della possibilità di giocare a Super Mario Bros. Wonder in modalità offline con le copie fisiche (che trovate su Amazon), a meno di non volersi prima ovviamente collegare online per aggiornarle.
DoesItPlay? non hanno utilizzato mezzi termini per descrivere questa strategia, definendola come un vero e proprio attacco ai supporti fisici.
Secondo le loro analisi, Nintendo avrebbe deliberatamente attraversato una linea invalicabile, dimostrando di possedere il potere tecnico per bloccare retroattivamente il funzionamento di giochi fisici legalmente acquistati.
Nintendo crossed a line. Our findings show, they have the power to retroactively block legally bought physical games from working without updates AND THEY DID SO! Multiple times. Following the introduction of Trojan Horse "game-key card", this is another attack on physical media.
— Does it play? (@doesitplay.org) 2025-07-24T16:42:34.000Z
Quello che oggi appare come un inconveniente minore — del resto, se ci state leggendo, possiamo dare per scontato che siate in grado di collegare le vostre console a internet — potrebbe trasformarsi in un problema serio nel corso dei prossimi decenni, quando la Switch 2 diventerà a sua volta una console retro e i servizi online potrebbero essere spenti, creando non poche difficoltà per la preservazione videoludica.
La preoccupazione principale riguarda dunque la longevità a lungo termine di questi sistemi: quando i server Nintendo verranno eventualmente dismessi e la connettività moderna non sarà più compatibile con l'hardware della Switch 2, molte funzionalità potrebbero diventare permanentemente inaccessibili.
Le prime polemiche al riguardo erano già arrivate con la pubblicazione delle "game-key card" — e oggi Nintendo si chiede se siano state davvero una buona idea — ma questo ultimo passo è un ulteriore tassello in quella che gli attivisti per la preservazione dei media considerano una guerra silenziosa contro la proprietà fisica dei videogiochi.
Le implicazioni di questa scoperta si estendono oltre il singolo caso di Super Mario Bros. Wonder, che probabilmente potrebbe verificarsi presto anche per altri videogiochi retrocompatibili, qualora non si decidesse di fare marcia indietro.
La maggior parte dei possessori di Switch 2 non avvertirà particolarmente l'impatto di queste restrizioni, ma la direzione intrapresa da Nintendo potrebbe stabilire un precedente pericoloso. Vi terremo informati nel caso arrivino risposte ufficiali dalla casa di Kyoto sul tema.