Alan Wake 2 non ha recuperato i costi di sviluppo, ma per Remedy è un successo

Contrariamente alle previsioni iniziali, le vendite di Alan Wake 2 avrebbero superato notevolmente le aspettative di Remedy.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Le prime stime di vendita per Alan Wake 2 non lasciano trasparire esattamente ottimismo nei confronti della premiatissima produzione di Remedy, ma il team di sviluppo sembra pensarla in modo decisamente diverso.

L'ambizioso sequel ha avuto un budget stimato di circa 60-70 milioni di euro (via Helsingin Sanomat) ed è stato il secondo gioco più premiato ai recenti The Game Awards, venendo superato soltanto da Baldur's Gate 3.

Eppure, nonostante gli ampi riconoscimenti di pubblico e critica, si tratta di un gioco che ha venduto poco e nulla, considerando che i recenti dati ci dicono che ha raggiunto solo 1.3 milioni di copie dal lancio. Per fare un paragone, il recentissimo Tekken 8 ha appena ottenuto 2 milioni in appena due settimane.

Ma Remedy si è mostrata al contrario decisamente ottimista nell'ultimo report finanziario pubblicato sul proprio sito ufficiale, sottolineando che Alan Wake 2 è comunque il titolo con le vendite più rapide nella storia dello studio di sviluppo.

Tero Virtala, CEO della compagnia, sottolinea di essere «felice delle prime vendite», evidenziando che ha venduto oltre il 50% delle copie in più rispetto a quanto fatto da Control (che trovate su Amazon), oltre a tre volte tanto le copie digitali. Record abbastanza difficile da non raggiungere, ci permettiamo di aggiungere, considerando che non ne esistono edizioni fisiche.

Virtala sottolinea anche che le vendite di Alan Wake 2 stanno già aiutando a finanziare i loro prossimi progetti, che includono Control 2, Max Payne 1&2 Remake e il misterioso Condor.

Remedy respinge dunque, almeno pubblicamente, ogni ipotesi di un "flop" per questo ambizioso gioco, anche se allo stato attuale sembra molto difficile che possa recuperare l'enorme budget investito. La compagnia, comprensibilmente, sceglie però di guardare il bicchiere mezzo pieno e soffermarsi sugli aspetti positivi del lancio.

Da parte nostra, continuiamo a sottolineare che sia un peccato che uno dei giochi più coraggiosi dello scorso anno non abbia avuto tutte le attenzioni che avrebbe meritato: un ulteriore segnale di quanto il pubblico sembri preferire i giochi più "sicuri", come vi ha raccontato la nostra Stefania Sperandio nel nostro SpazioGames Original.