Immagine di Ni No Kuni II Prince's Edition - Una fiaba da un altro mondo su Switch | Recensione
RECENSIONE SWITCH

Ni No Kuni II Prince's Edition - Una fiaba da un altro mondo su Switch | Recensione

Un porting atteso sull'ibrida Nintendo, scopriamo insieme com'è venuto

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di Ni No Kuni 2: Revenant Kingdom
Ni No Kuni 2: Revenant Kingdom
  • Sviluppatore: Level 5
  • Produttore: Bandai Namco
  • Distributore: Bandai Namco
  • Piattaforme: PC , PS4 , SWITCH
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 22 marzo 2018 - 17 settembre 2021 (Switch)

Raggiunta una base più che soddisfacente di console installate, e riguadagnata prepotentemente la fiducia delle terze parti che si erano tenute ben lontane da Wii U, Nintendo Switch veleggia sul mercato forte di una libreria in continua espansione, che comprende non solo port apparentemente "impossibili" per ragioni tecniche ma anche titoli non più giovanissimi, ma sempre validi dal punto di vista ludico nonché amati dal pubblico.

Questo è il caso di Ni No Kuni II Revenant Kingdom, pubblicato ormai tre anni e mezzo or sono sulle altre piattaforme e disponibile sulla macchina Nintendo dal 17 settembre.

Abbiamo analizzato per voi questa nuova versione soprattutto dal punto di vista tecnico per saggiare la bontà del lavoro di port operato da Bandai Namco.

Una fiaba che merita ancora di essere raccontata

Sono passati parecchi mesi da quando abbiamo avuto modo di vivere le avventure di Evan e Roland, in quel regno incantato popolato di animali antropomorfi e vallate verdeggianti, eppure chi ha amato Ni No Kuni II riesce ancora a ricordare candidamente le emozioni che il titolo seppe suscitare.

Visto il buon successo riscosso dal primo capitolo, da molti considerato ancora il migliore del franchise, Bandai Namco ha pensato bene di proporre tutti i DLC insieme all'avventura base anche ai possessori della console ibrida Nintendo, con risultati nel complesso buoni, pur con qualche piccola pecca qua e là.

Avendo già coperto il gioco in maniera estensiva ai tempi della prima pubblicazione e non proponendo questo port alcun materiale inedito o esclusivo, ci concentreremo più che altro sull'aspetto tecnico in questa nostra analisi, rimandando coloro i quali non avessero giocato il titolo alla recensione dell'epoca (e per un voto numerico).

Giusto una piccola infarinatura, allora: nel più classico stile del racconto di crescita giapponese, per qualche strano motivo due mondi paralleli convergono per un breve istante, portando nientemeno che il presidente in carica degli Stati Uniti in un mondo fiabesco dove un giovane principe starebbe per salire al trono dopo l'improvvisa morte del sovrano precedente.

Abbiamo non a caso usato il condizionale: nelle ombre, infatti, si muove una fazione di complottisti che, dopo aver congiurato contro il defunto re, ha messo nel mirino il giovane principe, ignaro dei pericoli che corre e costretto a fuggire dal suo regno, in un esilio tanto doloroso quanto necessario.

Pur con toni forse eccessivamente stucchevoli ed infantili, la fiaba raccontata da Level 5 prova a far leva sui buoni sentimenti e a farsi portatrice di temi e messaggi positivi, rimanendo un gradino sotto alla brillante narrativa del predecessore ma riuscendo comunque a strappare un sorriso in prossimità del finale, un po' come tanti recenti film Disney.

Prezzo e contenuti

Prima di soffermarci sul versante tecnico, un po' più croce che delizia, vorremmo affrontare la spinosa questione del prezzo, a nostro parere un po' più alto del dovuto.

Se già in occasione della pubblicazione della rimasterizzazione del primo episodio, quando il publisher aveva optato per una fascia di prezzo leggermente inferiore a quella premium su Switch (ovvero circa cinquanta euro), si erano inarcate parecchie sopracciglia, in questo caso la richiesta del prezzo pieno potrebbe sembrare francamente eccessiva, considerando la mancanza di materiale inedito e i quasi quattro anni intercorsi dalla pubblicazione originaria.

Da parte nostra, come anticipato poc'anzi, riteniamo che anche in questo caso cinquanta euro sarebbe stata una richiesta meglio proporzionata all'offerta ludica rispetto ai sessanta, ma vanno pur sempre fatti un paio di distinguo significativi, che è bene sottolineare prima di puntare il dito.

Innanzitutto, a differenza del primo Ni No Kuni che ne era sprovvisto, la Prince Edition di Ni No Kuni II comprende tutti e tre i DLC usciti post-lancio (Adventure Pack, Il Labirinto del Sovrano Fantasma e Il Leggendario Libro del Mago), dei quali soprattutto il terzo chiude il cerchio narrativo riguardante Roland, rispondendo a diverse domande che il finale del gioco base aveva invece lasciato in sospeso.

Si può disquisire sulla qualità degli altri due contenuti scaricabili, ma la loro presenza aggiunge comunque almeno altre quindici ore di gioco alle oltre quaranta necessarie per portare a termine la storia principale.

Secondariamente, rispondendo ad una delle critiche più comuni (e sensate) mosse al gioco ai tempi del primo giudizio della stampa specializzata, il team di sviluppo ha incluso in questa versione Switch due ulteriori livelli di difficoltà, che vanno ad alleviare il problema del bassissimo livello di sfida che affliggeva le versioni PS4 e PC.Non sapremmo quantificare il valore monetario di un'opzione così ovvia, eppure la sua inclusione può giustificare, da sola, una seconda run per quanti avessero già portato a termine il gioco su una delle due piattaforme succitate.

Si è fatto bene, forse si poteva fare un po' meglio

E veniamo al punto focale di questa analisi: il comparto tecnico, che sulla macchina portatile di mamma Nintendo è spesso sacrificato quando si parla di titoli provenienti da altre console.

In un'ipotetica scala dei port più impegnativi effettuati per la console di Kyoto, Ni No Kuni II va a piazzarsi a metà classifica tanto per la pesantezza del motore di gioco originario (che già su PS4 base aveva problemi di performance al momento del lancio), quanto per il risultato finale, che alterna alti e bassi pur andando a comporre un cosmesi in fin dei conti più che accettabile, tutto considerato.

La qualità dell'immagine, generalmente buona nonostante l'abbassamento della risoluzione rispetto alle altre versioni sul mercato, soffre comunque per colpa di un filtro anti-aliasing carente, quando non del tutto assente, che impasta certe scene (anche pre-renderizzate) e non rende giustizia all'ottimo lavoro svolto nella modellazione poligonale dei personaggi principali e per quanto concerne l'incantevole direzione artistica.

Discorso simile per quanto concerne le performance, sorprendentemente solide durante le fasi di combattimento, durante le quali i 30 fps sono quasi sempre garantiti (nonostante l'abbondanza di Cioffi e modelli nemici contemporaneamente a schermo), e quelle nell'overworld o durante le fasi gestionali, dove si scende, spesso inopinatamente, poco sopra i 20 fps.

Sebbene in nessuna di queste due occasioni siano richiesti precisione certosina e fluidità ai massimi livelli, i rallentamenti costanti, uniti a micro-fenomeni di stuttering e ad un diffuso pop-in delle texture, sviliscono un po' l'esperienza di gioco.

Abbiamo tardato di qualche giorno prima di esprimere il nostro giudizio, nella speranza che il team di sviluppo pubblicasse una o più patch mirate per risolvere questi problemi, ma al momento di redigere questo pezzo, ad oltre tre giorni dal day one, essi permangono.

Cionondimeno, abbiamo visto port per Switch messi molto peggio di Ni No Kuni II (che, lo ribadiamo, è perfettamente giocabile anche nella sua forma attuale) venire rovesciati come calzini da una serie di patch specifiche, e quindi c'è speranza per il futuro prossimo, anche perché i problemi sembrano più di ottimizzazione che altro – visto che non abbiamo riscontrato cali di framerate significativi né durante le boss fight né in altri casi.

Certo, siamo dinanzi alla versione meno bella da vedere e che maggiormente scende a compromessi, e c'era da aspettarselo, ma anche all'unica (almeno fino al debutto sul mercato di Steam Deck, poi si vedrà) che consente di giocare al titolo Level 5 ovunque.

Siamo invece molto felici di segnalare che nessun taglio e nessuna diminuzione della qualità complessiva hanno afflitto lo splendido comparto sonoro, diviso tra una colonna sonora sognante ed epica ed un doppiaggio assolutamente sopra le righe, come da tradizione per la software house nipponica.

Le melodie scritte e composte da Joe Hisaishi, un altro dei grandi artisti arruolati per il gioco da Level 5, risplende come ai tempi della prima uscita, e consigliamo caldamente, come spesso facciamo per i nostri lettori che preferiscono la modalità portatile di Switch, l'utilizzo di un paio di auricolari di qualità, per apprezzare al meglio quanto il prodotto abbia da offrire alle vostre orecchie.

Se volete giocare Ni No Kuni II su Switch, potete approfittare del prezzo di Switch Lite.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Pacchetto completo

  • Era un buon gioco nel 2018 e lo è ancora oggi

  • Due nuovi (e benvenuti) livelli di difficoltà

Contro

  • Port discreto ma non esente da problematiche

  • Prezzo forse un po' troppo alto

Commento

Ni No Kuni II Prince Edition sbarca su Nintendo Switch con più luci che ombre, ma, a differenza del porting del primo capitolo, non riesce a meritarsi una raccomandazione senza alcuna riserva. E questo non solo perché il gioco, che pure si difende ancora molto bene, risulti nel complesso inferiore rispetto all'eccellente predecessore, ma anche perché il framerate non è perfetto né in modalità portatile né giocando sulla tv di casa ed il prezzo richiesto è probabilmente un po' troppo alto. Sull'altro piatto della bilancia, però, il prodotto Bandai Namco mette tutti i DLC facenti originariamente parte del Season Pass, un'avventura principale da oltre quaranta ore e due nuovi livelli di difficoltà che potrebbero indurre in tentazione anche coloro i quali avessero già visto i titoli di coda del gioco. Se possedete solo Nintendo Switch e siete alla ricerca di un JRPG di qualità, in ogni caso, dovreste comunque fare un pensierino alle avventure di Evan e Roland, magari approfittando del primo calo di prezzo e delle inevitabili patch che porranno rimedio alle attuali incertezze del framerate.