Lo storytelling nel suo nuovo gioco lo fate voi con la vostra avventura, spiega Ubisoft

Skull and Bones arriverà il prossimo mese di novembre e Ubisoft ha spiegato che non racconterà una storia in senso tradizionale: la storia sarà quella delle avventure che affronterete.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Sappiamo che, mai come oggi, lo storytelling è una parte importante dell'esperienza di gioco, al punto che ci sono anche dei titoli che mettono completamente il focus proprio sulla storia che raccontano. Altri, invece, sotto questo punto di vista si mantengono più a briglia sciolta, lasciando delle briciole di pane qua e là e non sbilanciandosi troppo in termini di pura narrativa. Skull and Bones, la prossima produzione di casa Ubisoft, rientrerà in questa seconda categoria.

A farlo sapere è stato Ryan Barnardgame director del gioco, che nel corso di una intervista concessa ai microfoni di TrueAchievements ha spiegato senza troppi giri di parole che Skull and Bones «non sarà un gioco guidato dalla narrativa».

Secondo l'autore, infatti, lo scopo di Ubisoft è quello di fare in modo che ognuno costruisca la sua storia personale, a seconda del pirata che deciderà di essere. La storia, comunque, non sarà mai il focus dell'esperienza:

«Nel gioco incontrerete degli NPC importanti, che hanno le loro storie e svilupperete un rapporto accettandone i contratti. C'è comunque una storia di fondo su cui abbiamo costruito la loro, ma non è il punto centrale. Vogliamo che i giocatori creino le loro storie e decidano che tipo di pirata vogliono essere».

Secondo il director, quindi, a spingerci a proseguire non sarà il voler vedere come proseguono le vicende – dato che la narrativa tradizionalmente intesa sarà volutamente flebile – ma un sistema di progressione chiamato Infamia, che vi permetterà via via di sbloccare nuove navi, armatura e armamentari, con cui aprirvi nuove vie per l'esplorazione e affrontare nuovi nemici.

Questo, certo, a patto che il gioco riesca effettivamente a coinvolgere i giocatori: alcuni sviluppatori, dietro le quinte, si erano detti molto perplessi all'idea, anche se Ubisoft si dice fiduciosa e per niente spaventata dal lancio a ridosso di un momento in cui molti avranno già scelto di comprare a prezzo pieno God of War: Ragnarok (che potete prenotare su Amazon).

Senza considerare il potere d'acquisto dei giocatori (ne abbiamo parlato spesso, non tutti spendono per due giochi a prezzo pieno nel giro di ventiquattro ore, anche se sono giochi molto differenti), insomma, la casa francese è fiduciosa per il lancio di Skull and Bones.

Attendiamo di scoprire il gioco più da vicino, dopo la recente nuova presentazione, per vederlo più a trecentosessanta gradi e capire come si inserirà nelle strategie della nuova Ubisoft, che potrebbe vivere un futuro di riorganizzazione logistica, dopo le tante novità dei giorni scorsi.