Il «figlio» di The Last of Us sviluppato da volontari: arriva un chiarimento

La replica di Fntastic non chiarisce di certo tutti i punti oscuri della cosa.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

The Day Before, titolo che sembra imitare senza troppi complimenti il ben noto The Last of Us, giorni fa ha fatto parlare di sé per i motivi sbagliati.

Le avventure di Ellie e Joel (che trovate anche su Amazon a prezzo davvero interessante) hanno permesso a veri e propri figli illegittimi di farsi spazio nel mercato.

Da poco è emerso però che il team di sviluppo al lavoro su The Day Before sarebbe composto da volontari non pagati, cosa questa che ha alzato un polverone non da poco.

Ora, però, come riportato da Eurogamer.net, Fntastic ha deciso di rispondere alle polemiche, facendo in un certo senso il punto della situazione.

Lo studio ha dichiarato: «la parola 'volontariato' deriva dalla parola latina 'voluntarius', che significa 'volontà' o 'di propria scelta'.»

«Oggi abbiamo più di 100 'volontari' interni a tempo pieno, ossia dipendenti, provenienti da Singapore, Russia, Paesi Bassi, Thailandia, Ucraina, Finlandia, Kazakistan e Bielorussia, i quali lavorano come ingegneri, artisti, professionisti delle risorse umane e molto altro».

E ancora: «Abbiamo però anche 40 volontari esterni - o sostenitori - negli Stati Uniti e nel resto del mondo che ci aiutano a testare e recensire i nostri prodotti in una fase iniziale dello sviluppo».

«Lo scorso anno abbiamo commissionato la localizzazione di Propnight a un grande studio specializzato in traduzioni. Il risultato del loro lavoro non è stato perfetto, visto che la maggior parte delle traduzioni ha dovuto essere rifatta daccapo con l'aiuto dei nostri entusiasti volontari.»

Fntastic ha spiegato che ha anche in programma di assumere alcuni dei suoi volontari per un lavoro a tempo pieno: «Ecco un buon esempio: recentemente, uno dei nostri primi volontari dai Paesi Bassi è diventato un volontario interno (dipendente) a tempo pieno, e altri presto saranno reclutati».

Al netto del chiarimento - se così possiamo definirlo - resta la poca chiarezza di un team di sviluppo che sembra avere una concezione tutta sua del metodo di lavoro tradizionale.

Parlando sempre di figli illegittimi, è in arrivo un altro interessante titolo indie ispirato sempre a The Last of Us e che utilizza il motore grafico Unreal Engine 5.