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Hearthstone: Follia alla fiera di Lunacupa | Recensione

Ora che il metagame si è assestato, tiriamo le nostre somme su Hearthstone: Follia alla fiera di Lunacupa, l'ultima espansione del 2020.

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Informazioni sul prodotto

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Hearthstone: Heroes Of Warcraft
  • Sviluppatore: Blizzard
  • Produttore: Blizzard
  • Distributore: Activision Blizzard
  • Piattaforme: PC , TECH , APPLE
  • Generi: Strategico , Gioco di carte
  • Data di uscita: 12 marzo 2014

Siamo finalmente giunti all'ultima espansione di questo 2020 pieno di cambiamenti per Hearthstone, che il team di sviluppo sta davvero rivoltando come un calzino nella speranza di mantenere la ricca fanbase ed attrarre nuovi giocatori. Follia alla fiera di Lunacupa porta in dote diverse novità tramite una serie di patch mirate, tra cui un nuovo sistema di progressione e delle inedite missioni settimanali, che si resettano tra la domenica ed il lunedì.

A circa un mese dal debutto sul mercato, con la polvere che si è appena posata sul metagame, è il momento di andare a scoprire gli effetti dei cambi apportati.

Tutti alla fiera!

Il filone narrativo della nuova espansione, come avranno intuito i giocatori di vecchia data di World of Warcraft, si rifà alla fiera di Lunacupa, il carrozzone itinerante che si sposta per tutta Azeroth facendo leva sulla meraviglia generata dai mostri esposti e dalle merci rare in vendita.

Il ritorno in grande stile dei quattro dèi antichi, tra i quali C'thun risultò essere il più amato nel 2016, se da un lato farà allargare un sorriso sul viso di chi segue il card game di Blizzard da qualche anno, dall'altro denuncia una certo riciclo di idee e personaggi, probabilmente evitabile vista la quantità di materiale cui attingere quando si parla dell'immenso mondo creato con WoW.

Pur contenti del ritorno degli dèi antichi, da parte nostra avremmo fatto volentieri a meno dell'ulteriore iniezione di RNG assicurata dalla presenza di Yogg-Saron che va ad aggiungersi alle già abbondanti dosi garantite da diverse carte del Mago, giusto per citare una delle classi più affette.

Abbiamo odiato profondamente la casualità legata a Yogg-Saron e non possiamo che esprimere il medesimo sentimento per la ruota che gira di questa versione, e soprattutto per uno degli esiti possibili, che compromette la partita a suon di pirosfere in maniera del tutto arbitraria (e fortunatamente abbastanza rara). D'altro canto, va detto che i mazzi che fanno riferimento ai quattro dèi della corruzione (N'Zoth e Y'Sharjj sono gli altri due, per chi non li ricordasse) hanno contribuito a variegare il metagame, che, sebbene si appoggi sempre ai consueti quattro o cinque archetipi ai suoi livelli più alti, ha guadagnato in varietà nei livelli inferiori, dove i giocatori sembrano più disposti alla sperimentazione.

Insomma, se progredendo su per la ladder potrete aspettarvi di incontrare ancora decine di Face Hunter, Pure Paladin ed Evolve Shaman, quantomeno ad inizio mese (o se giocate solo in maniera occasionale) potrebbe capitarvi di imbattervi in mazzi meno stereotipati, che puntano al divertimento piuttosto che alla vittoria fine a se stessa.

Duelli all'ultima carta

Corruzione è la nuova parola chiave dell'espansione: le carte che la portano in dote possono ottenere effetti bonus spesso notevoli, sul cui bilanciamento permane qualche dubbio, se giocati dopo carte dal costo maggiore. Tra creature che riempiono interamente il proprio lato del campo di battaglia, altre che rimuovono una manciata di carte dalla cima del mazzo avversario ed altre ancora che aggiungono caratteristiche a carte altrimenti di poco conto, bisogna dire che la nuova keyword, quantomeno in queste prime settimane, sembra aver spostato discretamente gli equilibri.

L'intenzione dei ragazzi del Team 5 era probabilmente quella di aggiungere un ulteriore strato strategico alle partite, ma, per quanto abbiamo visto finora in Classificata, nessuno, se non davvero con l'acqua alla gola, utilizza le carte con corruzione senza averle prima corrotte.Ecco che, allora, la loro presenza finisce inevitabilmente con il rallentare i mazzi, un lusso che, con il meta sempre più orientato verso i mazzi Face, capaci di stendere l'avversario in quattro o cinque turni al massimo, non ci si può permettere.

Ci siamo divertiti molto anche con i Duelli, introdotti a ridosso della nuova espansione, la cui presenza va ad ampliare ulteriormente un ventaglio di modalità impensabili fino ad un paio di anni fa, quando Hearthstone stagnava pericolosamente. Questi permettono di creare un mazzo in evoluzione partendo da una base di carte proprie, per poi evolverlo nel corso della run con carte scelte randomicamente (come volevasi dimostrare...) dal sistema.

Eppure, nonostante anche qui pesi l'ombra dell'aleatorietà, ci è sembrato che la bravura nel porre fondamenta solide per il proprio mazzo e nello scegliere quelle che fanno meno danni all'idea di gioco nel prosieguo non siano da sottovalutare, ed è per questo che, al di là delle partite effettuate per questa recensione, ci siamo sorpresi a dedicare più tempo di quanto avessimo preventivato ai Duelli.

La più grande vittoria di questa espansione, probabilmente è da ricercarsi nella quasi totale assenza di interventi post-lancio necessari a ribilanciare il tutto: differentemente dai tempi più recenti, quando si erano resi necessari interventi correttivi addirittura e distanza di meno di quarantotto ore dal debutto sul mercato, Follia alla fiera di Lunacupa, a quasi quattro settimane dal lancio, non ha visto grossi sconvolgimenti. Questo evidenzia l'attenzione del team di sviluppo verso uno degli aspetti fondanti dell'economia di gioco, come confermato anche dai match effettuati dopo lo sbustamento, tutti sempre discretamente bilanciati.

E, a proposito di sbustamento, abbiamo notato una distribuzione più equa di carte Leggendarie ed Epiche all'interno dei pacchetti aperti, che si trattasse di quelli inviatici direttamente dal team di sviluppo o di quelli che abbiamo provveduto ad acquistare da noi con la valuta di gioco accumulata nei mesi scorsi.

Più ricompense per tutti

Sebbene non faccia tecnicamente parte di Follia alla fiera di Lunacupa, il nuovo sistema di ricompense, pubblicato contemporaneamente all'espansione con una patch dedicata, porta in dote cambiamenti epocali almeno quanto quelli legati all'introduzione della decima classe.Il sistema è adesso assai più strutturato, con una quest giornaliera e ben tre settimanali, che si resettano alla mezzanotte della domenica e che, proprio come quelle giornaliere, possono essere cambiate con altre casuali una sola volta al giorno.

Questo cambiamento, oltre a garantire un flusso di oro maggiorato per i giocatori più dedicati, punta a risolvere il "problema" dei giocatori da due partite e via, che magari si connettono con buona frequenza ma si limitano ad intrattenersi sui server di gioco il solo tempo necessario ad un paio di match rapidi. Per carità, non che il Team 5 intenda fare la guerra ai giocatori più occasionali, ma trasformarli in utenti più assidui, che spendono maggior tempo in-game, popolerebbe i server e garantirebbe maggiori possibilità di monetizzazione alla casa di Anaheim.

Da parte nostra, l'intento è più che riuscito: sebbene nei limiti degli altri impegni quotidiani, quando possibile ci siamo concessi qualche connessione extra per portare a termine almeno una delle tre quest settimanali, che spaziano tra le varie modalità di gioco ed offrono sempre nuovi modi per ottenere valuta sonante.

Il rovescio della medaglia (perché, purtroppo, ce n'è sempre almeno uno), è però rappresentato dal livello di obsolescenza precoce a cui i mazzi preesistenti vanno incontro: differentemente dalle espansioni di qualche anno fa, quando acquistare le nuove carte era consigliato ma non indispensabile, abbiamo notato come Follia alla fiera di Lunacupa completi un processo di cambiamento già iniziato da almeno un annetto a questa parte.

Pur avendo spacchettato decine di buste al lancio, per impegni di varia natura non abbiamo avuto tempo di comporre mazzi con le carte della nuova espansione per almeno tre o quattro giorni, durante i quali, comunque, ci siamo connessi per le solite partitine in modalità Classificata (Standard). Ebbene, i medesimi mazzi che fino a pochi giorni prima ci avevano portato al rango sei, dopo l'introduzione dei nuovi faticavano a farci sorpassare perfino il rango oro: l'incisività delle nuove carte sembra sempre più impattante sui mazzi preesistenti, quasi come se il team di sviluppo volesse spronare tutti ad acquistare carte della nuova espansione per non rimanere indietro.

Certo, tra offerte, buste gratuite e il summenzionato oro extra garantito dalle missioni settimanali, non è che sia per forza necessario mettere mani al portafogli in maniera continuativa, ma la spiacevole sensazione di pay-to-win finisce con il far capolino, di quando in quando. Forse proprio questo ha portato recentemente il game director Ben Lee a scusarsi pubblicamente e ad annunciare imminenti modifiche al nuovo sistema, eppure riteniamo che, checché ne dica la community, le modifiche apportate non siano tutte da buttare, anzi: basta qualche piccolo accorgimento per riportare il prodotto Blizzard sui giusti binari.

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Voto Recensione di Hearthstone Heroes Of Warcraft - Recensione


7.9

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Corruzione è una keyword ben bilanciata

  • I duelli ci hanno divertito

  • Più oro con le quest settimanali...

Contro

  • Si delineano all'orizzonte preoccupanti dinamiche pay to win

  • ...ma anche la necessità di acquistare pacchetti della nuova espansione per non restare indietro

Commento

Follia alla Fiera di Lunacupa è un'espansione di passaggio, in un certo senso, perché arriva in fondo ad un anno di profondi cambiamenti per il card game di Blizzard ed introduce una sola nuova keyword, Corruzione, che ci ha convinto quasi del tutto. Nonostante le critiche ricevute, non ci dispiace il nuovo sistema di ricompense, che, pur necessitando di qualche aggiustamento, va a sosituirne uno vetusto e decisamente più parco in termini di gold e buste elargite ai giocatori. Abbiamo gradito anche l'introduzione dei Duelli, che offrono una piacevole variante alla formula base ed espandono i modi per divertirsi con il prodotto. Per il futuro prossimo ci piacerebbe vedere sempre meno incidenza da parte della casualità (lo abbiamo già sottolineato in passato, ma non ci stancheremo mai di chiederlo a gran voce) e la possibilità di rimanere competitivi ai massimi livelli della ladder pur non potendo contare su alcuna carta della più recente espansione. Per il resto, il nuovo corso di Hearthstone sta dimostrando coraggio e creatività, e come tale riteniamo vada premiato, al netto di inevitabili errori di gioventù, che comunque un paio di patch mirate potrebbero facilmente sistemare.