Google Stadia? È come Steam ai suoi inizi, per Tequila Works

Secondo gli autori dell'esclusiva Gylt, Stadia ha tanto potenziale: ha solo bisogno di tempo

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Google Stadia non ha avuto un lancio con il botto, lo scorso anno, ma questo non significa che il gigante di Mountain View non sia intenzionato a continuare a lavorare sulla piattaforma da gioco in cloud, per farla evolvere e crescere in vista del futuro. Secondo Raul Rubio, CEO di Tequila Works – team autore dell’esclusiva Stadia Glyt – la questione fondamentale è che a Stadia serve tempo per esprimere il suo pieno potenziale, un po’ come a suo tempo servì tempo a Steam.

Intervistato da GamesIndustry nel corso del Fun and Serious Game Festival di Bilbao, l’autore ha spiegato di essersi trovato estremamente bene a lavorare con i finanziamenti offerti da Google all’esclusiva:

Sono stati davvero un ottimo partner, ho solo parole positive per il team di Stadia. Molti di loro vengono da PlayStation, quindi magari perché hanno già familiarità con tutto questo processo sono stati davvero con le mani al loro posto, non hanno voluto imporre niente.

Ad aiutare nello sviluppo, anzi, ci sono stati anche gli strumenti in mano a Google, come i dati che era in grado di carpire e analizzare per aiutare gli sviluppatori: «ci dicevano, ad esempio, dove i giocatori si bloccavano durante le fasi di test», ed è stato questo l’aiuto più grosso, senza imposizioni lato artistico, ha dichiarato Rubio.

Ed è stato per via del potenziale espresso dai mezzi di Google Stadia, che Tequila Works ha deciso di lavorare spalla a spalla con il gigante di Mountain View. Meravigliato dal fatto che i giochi possano girare su qualsiasi hardware, grazie al cloud, Rubio ha spiegato:

È solo la mia opinione personale, ma è un po’ come i primi tempi di Steam, in un certo senso, quando le persone si lamentavano che i download erano troppo lenti, che magari si bloccavano, o che i prezzi erano gli stessi dei giochi in formato retail. Ma migliorerà. Un giorno, ci guarderemo indietro e le persone si domanderanno perché mai ci si lamentasse dello streaming. E qui non parlo specificamente di Stadia, parlo in generale delle tecnologie di gaming in streaming.

Vi aspettate anche voi che, un giorno, lo streaming diventi la base per giocare ai videogiochi, un po’ come si è già imposto nel mondo della musica e dei contenuti video?

Fonte: GamesIndustry