Cosa aspettarci dal futuro di Final Fantasy VII Remake? Risponde Yoshinori Kitase

Il producer del gioco risponde a chi chiedeva delucidazioni su cosa aspettarsi da FFVII dopo questa prima uscita

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Sono tante, indubbiamente, le domande che circondano Final Fantasy VII Remake, anche considerando che per il momento non sappiamo con che modalità arriveranno i successivi episodi, né abbiamo idea di quando lo faranno. Sulla questione, però, i colleghi della rivista Famitsu hanno intervistato Yoshinori Kitase, producer dell’opera, che ha rivelato cosa spera che succeda di qui in poi.

Dal momento che le parole di Kitase fanno riferimento anche a discussioni legate ai contenuti delle vicende di FFVII Remake, vi raccomandiamo di interrompere la lettura se non avete ancora completato il gioco.

Come tradotto dai colleghi di DualShockers, Kitase ha dichiarato di aspettarsi che i fan si divertano a teorizzare come potranno andare le cose, da questo punto in poi.

Nelle parole del producer:

I fan hanno atteso ventitré anni per questo gioco (fa direttamente riferimento all’originale, quindi, ndr), sono davvero felice del fatto che siamo finalmente riusciti a farglielo avere. Si tratta di un gioco a tutti gli effetti, che si può godere anche da solo, ma la sua storia è tutt’altro che conclusa. Con questo primo gioco, abbiamo mostrato come ci sia tanto potenziale per il futuro, abbiamo anche incluso tanti indizi su cosa ci sarà in quel futuro.

Kitase aggiunge anche che «sono impaziente di vedere quelle che saranno le teorie dei fan sui social media in merito a cosa potrebbe succedere da qui in poi. Ci terremo in contatto con tutti, per far crescere insieme questo progetto.»

Vi ricordiamo che Final Fantasy VII Remake è disponibile su PS4, dove rimarrà esclusivo per il primo anno. Nella nostra recensione abbiamo premiato il lavoro svolto da Square Enix, sebbene alcune sequenze siano pesantemente diluite e rimanga l’incognita su quanti episodi sia legittimo aspettarsi. Sicuramente, si sarebbero potuti rimuovere alcuni stereotipi presenti nell’opera originale evitando di rifarsi ad altri, semplicemente più attuali, ma parliamo di un gioco di grande spessore nonostante l’originale più che illustre non fosse un fantasma facile da scacciare. Ulteriore motivo per cui, è chiaro, attendiamo di scoprire come proseguirà – narrativamente e commercialmente.

Fonte: Famitsu | VIA: DualShockers