FIFA 22, Electronic Arts non vuole che i bambini spendano soldi in FUT

Una dichiarazione forte, ma che si contraddice?

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il discorso intorno a FIFA 22, ma soprattutto alla ormai onnipresente modalità FIFA Ultimate Team (FUT) che ha contraddistinto il successo delle ultime edizioni, non finirà mai.

Il fantacalcio di Electronic Arts, legato alle microtransazioni con valuta virtuale, ha generato discussioni perché i punti necessari a comprare i calciatori sono legati anche al denaro reale.

Mentre FIFA 22 è partito con il piede più che giusto, potremmo dire che è proprio decollato, con già tantissime partite giocate dal lancio ad oggi.

Riguardo il tema delle loot box e delle microtransazioni, Electronic Arts aveva promesso che nel prossimo futuro avrebbe trovato delle soluzioni reali a questo problema.

A questo proposito, PC Gamer riporta un interessante serie di posizioni prese proprio da Electronic Arts, nella figura di Chris Bruzzo.

Da sempre, quello di FUT è considerato un modo per aggirare la definizione di "gioco d'azzardo", cosa che per molti organi competenti di fatto lo spacchettamento di FIFA rappresenta.

Bruzzo sottolinea che la maggior parte dei pacchetti di FUT viene aperta con i punti ottenuti giocando normalmente, e il 78% della base dei giocatori non spende niente all'interno del gioco.

Il vero problema non è nel giocatore consapevole di acquistare con moneta reale la valuta di FIFA 22, ma i ragazzini ed i bambini che, appassionatissimi di calcio, stimolano i loro genitori a spendere soldi reali.

O, peggio ancora, ad avere accesso in maniera ingannevole alle risorse monetarie dei propri genitori per poter acquistare i FIFA Points. Su questo aspetto, Bruzzo ha commentato:

«I bambini non dovrebbero spendere nel nostro gioco. I ragazzini non dovrebbero spendere in FIFA. Quando guardiamo agli accessi degli account vediamo una bassissima percentuale di account di persone sotto ai 18 anni. Ma più importante, le impostazioni di default non permettono a questi account di spendere.

E lavoriamo con Sony e con Microsoft per creare degli organi di controllo di default per i ragazzini. I bambini non dovrebbero spendere soldi in FIFA, punto.»

Rimane il paradosso del fatto che FIFA 22, come tutti i giochi di calcio, è pur sempre un gioco PEGI 3+ dove è possibile comprare punti anche con soldi reali.

Per tutti i giocatori, invece, non dimenticate di consultare la nostra guida a FUT, che ci spendiate sopra dei soldi veri oppure no.

Se non avete ancora acquistato FIFA 22, invece, vi consigliamo di recuperare la nostra recensione in modo da farvi un'idea precisa.

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