FIFA 21: come muovere i primi passi in FUT

La modalità Ultimate Team continua a essere fondamentale anche in FIFA 21. Ecco alcuni consigli per non farvi trovare impreparati sulle novità introdotte e non solo.

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a cura di Marino Puntorieri

Redattore

Da alcuni giorni FIFA 21 è disponibile negli store fisici e digitali di tutto il mondo e numerosi sono gli appassionati che si sono gettati a capofitto nel nuovo titolo della serie calcistica più famosa nelle mani di Electronic Arts. Abbiamo già parlato per filo e per segno di ogni feature che caratterizza il gioco in un’approfondita video recensione, ma non potevamo proprio esimerci dal soffermarci ulteriormente sulla sua modalità principale in ottica multiplayer e non solo, ovvero quell’Ultimate Team (per comodità abbreviata in FUT) ormai considerata da anni una vera gallina dalle uova d’oro per il colosso californiano.

Ecco allora una piccola guida generale per riprendere capisaldi ancorati fin dalle passate edizioni – senza dimenticare di presentare alcune tra le principali novità introdotte – per muovere i primi passi nel miglior modo possibile all’interno del nuovo FUT imbastito da EA per FIFA 21. Un utile vadevecum soprattutto per i novizi, ma capace di regalare qualche spunto anche ai giocatori più esperti.

Fuori dal campo nessuna pietà

Il primo e immediato consiglio riguarda la navigazione tra i vari menù di FUT sostanzialmente rivoluzionata rispetto al passato, attraverso sezioni da switchare orizzontalmente ben più delimitate e una verticalità che permette di raggruppare in tre macro aree ogni possibile funzione legata a suddetta modalità; dalla scelta delle tipologie di partite da disputare, sia offline sia online, passando per la gestione della propria rosa ed effettivi acquisti sul mercato, senza dimenticare la personalizzazione dello stadio che dal punto di vista estetico può regalare enormi soddisfazioni.

Ammettiamo come soprattutto i giocatori più assidui delle precedenti edizioni possano trovarsi in un primo momento spaesati dal menù completamente ridisegnato per la modalità cardine di FIFA 21, ma vi assicuriamo che è impossibile non apprezzare il nuovo layout così intuitivo dopo un attimo di pratica, tanto bello da vedere quanto immediato per la gestione a 360° del proprio team. Non bisogna, quindi, spaventarsi, ma concedersi con calma qualche minuto per prendere confidenza con tutte le voci presenti.

Terminato di spacchettare le prime bustine regalate ad avvio gioco, a seconda del tempo impiegato nei precedenti titoli della serie, ci si ritroverà con una rosa sostanzialmente scarsa, ricca di bronzi e sparuti oro non rari, composta da giocatori appartenenti principalmente alla nazionale scelta al primo avvio.

La strada da seguire sotto questo aspetto è la stessa di FIFA 20, ovvero scegliere una nazionalità in linea con il campionato preferito per costruire la squadra dei propri sogni; è ovvio che se vogliamo imbastire la miglior rosa per la Serie A sceglieremo la nazionalità italiana per il pacchetto di inizio game, Inghilterra per chi preferisce la Premier League e via discorrendo per i principali campionati.

Ricordiamo non essere una scelta obbligatoria, e che può essere sempre cambiata in corso d’opera, ma piuttosto importante per le prime sessioni di gioco: avere un’intesa di squadra il più alta possibile sin dalle prime partite è fondamentale per trovare i giocatori nelle giuste posizioni in campo, anche con atleti mediocri da sostituire man mano che si accumula denaro.

L’arte di arrangiarsi

A meno di ritrovarsi con un colpo di fortuna una stella nei primi pacchetti casuali da poter vendere e fare così un mercato degno delle squadre più forti dall’inizio, bisogna gestire con un minimo di attenzione i flussi di credito in entrata e uscita, con l’obiettivo di far crescere il proprio team e non ritrovarsi con l’acqua alla gola dopo poche ore.

Novità fondamentale di Ultimate Team su FIFA 21 è la totale assenza delle carte forma fisica e conseguenze controllo della stanchezza accumulata dai giocatori partita dopo partita. Dopo i disastrosi eventi con il predecessore, dove ricordiamo queste carte essere state oggetto di vere e proprie speculazioni con prezzi di mercato alle stelle, EA ha deciso di tagliare la testa al toro ed eliminarle totalmente da questo ultimo capitolo.

Una scelta condivisa e che soprattutto nelle prime settimane toglie un’importante voce di costo dal registro ideale dei conti generali, valorizzando ulteriormente la ricerca di giocatori versatili per ogni evenienza anche a prezzi maggiori – proprio considerando l’alleggerimento dei costi di gestione della rosa ormai relegati ai soli contratti.

A questo punto, però, è fondamentale non farsi prendere dall’euforia del momento rischiando di spendere i pochi quattrini guadagnati con le prime partite per dei rinforzi. La rosa di partenza ricca di giocatori argento o bronzo può essere sfruttata per lungo tempo avendo ben 45 partite di contratto, utili per macinare i primi punti e soldi contro la CPU. Una strada che vi consigliamo di seguire con decisione su FIFA 21 attraverso le Squad Battles fino all’ottenimento di una squadra almeno full oro raro, in grado di poter competere online almeno un minimo durante le Division Rivals.

Non bisogna quindi aver fretta di confrontarsi con altri giocatori reali perché sotto questo aspetto le partite saranno toste fin da subito e difficilmente ci si ritroverà contro rose mal organizzate o ancora ai livelli iniziali. Il metodo più veloce per accumulare crediti su FIFA 21 e ottenere il prima possibile una rosa un minimo competitiva per l’online è quindi quello di macinare partite contro il computer e sfruttare i bonus, così da accumulare fino a 2000 crediti per i primi match disputati.

Vendere sul mercato, piuttosto che scartare nel caso di atleti sconosciuti, senza troppi rimpianti e in linea con i prezzi medi visibili dalla sezione “confronta prezzo” deve essere la regola fondamentale da perseguire; sfruttare anche gli obiettivi presenti nella schermata apposita può essere un importante supporto alla crescita delle proprie tasche, con sfide che dopo semplici azioni premiano con crediti, oggetti consumabili e pacchetti veri e propri da non sottovalutare.

Serie A che passione

Terminiamo questa piccola guida con uno spazio dedicato ad alcune migliorie del gameplay contestualizzate grazie a esempi concreti e consigli di acquisto fondamentali per le prime settimane. Per iniziare la nostra avventura di Ultimate Team su FIFA 21 ci siamo gettati sulla creazione di una rosa del campionato di Serie A, scelta che – patriottismo a parte – è indicata come tra le preferibili soprattutto per il primo periodo avendo un importante bacino di giocatori dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Parametri legati alla velocità tornano fondamentali dalla cinta in su per rapide imbucate e, soprattutto dalle fasce, con i giusti giocatori si riesce ad aumentare vertiginosamente il numero di occasioni create nella metà campo avversaria. Proprio sotto questo aspetto dobbiamo sottolineare l’incredibile utilità di Gosens (overall 82) come ala sinistra estremamente versatile sia per la fase offensiva sia di copertura, acquistabile senza nemmeno sborsare più di 1000 crediti. Giocatore tedesco dell’Atalanta che è riuscito a toglierci dai guai in più di un’occasione grazie a parametri sorprendentemente omogenei e sostanziosi sotto ogni punto di vista.

Per il centrocampo invece non può mancare nella rosa di Serie A un Kessié (overall 77) che con una manciata di crediti assicura solidità e presenza in ogni zona del campo. Nonostante una carta di base non proprio incredibile, in attesa di un qualche IF che potrebbe far gola anche per le fasi più avanzate di gioco, i parametri legati a forza, difesa ed equilibrio assicurano pressing e recuperi palla repentini.

Ultima menzione per la fase offensiva di FUT, considerando proprio le novità di gameplay implementate in FIFA 21 volte a valorizzare fraseggi e triangolazioni, ci sentiamo di consigliare Rebic o Muriel, magari come compagni di reparto se si opta per un classico 4-4-2. Nonostante un overall per entrambi di 79 in game, sono perfetto per rapide imbucate grazie agli ottimi parametri legati allo scatto e la finalizzazione –  senza dimenticare una forza che permette di resistere alle spallate dei difensori più coriacei.

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