Immagine di Exoprimal | Provato - Più interessante del previsto, ma con qualche dubbio
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Exoprimal | Provato - Più interessante del previsto, ma con qualche dubbio

Capcom riporta in scena i dinosauri, ma non come ci aspettavamo. Abbiamo provato Exoprimal nella sua open beta e vi raccontiamo punti di forza e perplessità.

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Exoprimal
Exoprimal
  • Sviluppatore: Capcom
  • Produttore: Capcom
  • Distributore: Capcom
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Sparatutto , Multiplayer Online
  • Data di uscita: 14 luglio 2023

Dopo un periodo buio, con un uso discutibile delle sue IP classiche e nuovi titoli accolti tiepidamente da pubblico e critica, Capcom sta vivendo una vera e propria epoca d’oro: il colosso nipponico sta inanellando un successo dopo l’altro, dimostrandosi come una delle compagnie più affidabili in termini di qualità.

Ecco, in questo contesto è un po’ difficile classificare Exoprimal. Il ritorno dei dinosauri in casa Capcom era chiesto da molto tempo dai fan, ma questo è tutto fuorché un nuovo Dino Crisis, nonostante la presenza di un personaggio che ricorda molto da vicino Regina.

Stiamo parlando in un titolo PvPvE dove ogni squadra, per portare a termine il suo obiettivo, deve sterminare orde di dinosauri a colpi di proiettili; un’idea molto particolare, che abbiamo avuto modo di testare a fondo nuovamente (lo scorso luglio avemmo un primissimo approccio) nella recente sessione di open beta.

Vediamo come sono andate le cose.

Scegli il tuo combattente

L’open beta di Exoprimal si apre con la creazione del nostro alter ego virtuale, che si avvale di un editor abbastanza profondo. A questo segue un breve tutorial, che ci insegna i comandi di base e ci dà una prima infarinatura di base sulle tipologie di classi disponibili. Ogni giocatore interpreta un exocombattente, che a seconda della exocorazza da lui prescelta (convertibile in qualsiasi momento durante le partite) ottiene delle caratteristiche specifiche per quella tuta.

Le exocorazze sono divise in tre categorie: assalto, colosso e supporto. All’interno di ciascuna di queste classi sono disponibili diverse opzioni, ciascuna delle quali presenta abilità uniche. Nel tutorial ci vengono fatte provate tre exocorazze: Deadeye (assalto), Roadblock (colosso) e Witchdoctor (supporto).

Deadeye rappresenta il classico gameplay da assalto, basato sugli scontri sulla media-lunga gittata grazie alle bocche di fuoco di cui dispone. Può anche utilizzare esplosivi che si riveleranno fondamentali nelle situazioni più concitate, soprattutto quando il gioco decide di sganciarci addosso un’orda di Velociraptor.

Roadblock è un tank, con la capacità di utilizzare uno scudo in grado di difendere se stesso e i suoi alleati. Ovviamente, il suo ruolo sarà spesso quello di prima linea di difesa, ma può anche infliggere ingenti danni nello scontro ravvicinato.

Witchdoctor, infine, è un healer in grado di curare se stesso e gli alleati; dispone di una maggiore velocità di movimento rispetto alle altre exocorazze, che gli permette di muoversi con più libertà sulla mappa, in modo da prestare aiuto dovunque ve ne sia bisogno.

Le exocorazze possono essere ulteriormente personalizzabili con degli strumenti, che garantiscono abilità aggiuntive durante la partita.

Una delle meccaniche più interessanti di Exoprimal è sicuramente il fatto che exocorazza e strumento equipaggiato possono essere cambiati in qualsiasi momento: questo elemento può aggiungere una notevole profondità strategica al titolo, perché dovremo costantemente valutare la combinazione migliore in base al momento della partita e all’equilibrio della squadra.

Una volta terminato il tutorial, l’open beta permette di testare la modalità principale del gioco, Dino Survival, di cui vi parleremo nel paragrafo successivo.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, Exoprimal non ha mostrato grandi sbavature su PlayStation 5 e, nonostante sia ancora in fase di beta, il gioco ci è apparso discretamente pulito. Certo, non stiamo parlando di un titolo estremamente performante a livello grafico, ma questo era evidente vista la sua natura cross-gen.

Orde di dinosauri da maciullare

Arriviamo quindi alla modalità principale di Exoprimal, chiamata Dino Survival, che era anche l’unica disponibile in questa open beta.Come vi abbiamo anticipato, Exoprimal è un titolo PvPvE: in soldoni, la vostra squadra e quella avversaria competeranno per portare a termine una serie di obiettivi il prima possibile, con i dinosauri che faranno perennemente da ostacolo ai vostri intenti (e per un'esperienza di gioco multiplayer ottimale potete recuperare l'ottimo Dualsense Edge su Amazon).

Per la maggior parte del tempo, i team umani non si scontrano direttamente tra di loro; questo significa che la vostra preoccupazione principale saranno le orde di dinosauri che il gioco deciderà di scagliare contro di voi.

Nel corso della nostra prova abbiamo avuto modo di incontrare diverse creature, come i Velociraptor, gli Pteranodon, i Triceratopi e gli Anchilosauri. Se i raptor e gli pteranodon vengono rilasciati in massa, facendo del numero la loro forza, dinosauri come i Triceratopi e gli Anchilosauri sono decisamente più robusti, e richiedono una buona coordinazione da parte del team per essere abbattuti.

Oltre ad una buona coordinazione, anche un buon bilanciamento della squadra è importante. Per quanto niente ci vieti di fare una squadra composta solamente da supporter, è chiaro che uno sbilanciamento in questo senso potrebbe farci perdere molto in termini di capacità di infliggere danni, rallentandoci molto rispetto alla squadra avversaria.

Qui entra in gioco la possibilità di cambiare exocorazza in qualsiasi momento. Dovremo sempre stare attenti a ciò che ci succede intorno – ed essere pronti a cambiare il nostro ruolo qualora si rivelasse necessario.

Per quello che abbiamo potuto provare, le differenze presenti tra le diverse exocorazze, per quanto presenti, non sono così abissali da rendere complesso il cambio di ruolo. In parole povere, non vi saranno richieste ore di allenamento per padroneggiare un singolo stile di gioco.

Di tanto in tanto, potrà anche capitare di avere un confronto diretto con la squadra avversaria. Per quanto abbiamo potuto vedere, si tratta di momenti isolati, dopo i quali la partita torna a prediligere lo scontro con l’ambiente; è bene comunque farsi trovare pronti, perché questi combattimenti possono permettere di ottenere un vantaggio non da poco.

Ad esempio, in una partita in cui era richiesto alle squadre di scortare una piattaforma, abbiamo potuto approfittare di un incontro con la squadra avversaria per danneggiare sia il team che la piattaforma, rallentando sensibilmente il loro viaggio.

Da questo primo assaggio, Exoprimal non ci è apparso particolarmente originale nella struttura di gioco, che richiama da vicino altri titoli PvP già presenti sul mercato. Il suo punto di forza sta sicuramente nella presenza dei dinosauri come elemento ambientale: sterminare orde di dinosauri è incredibilmente divertente ed adrenalinico, e funziona molto più di quanto ci saremmo aspettati.

A fronte di questo, però, il test con l’open beta di Exoprimal ci ha anche lasciato molti dubbi, principalmente sulla tenuta sul lungo termine del gioco.

Partiamo dal primo, che forse è anche quello più importante. Le partite che abbiamo fatto ci hanno divertiti, certo; ma quanto a lungo potrà divertire Exoprimal? Il fatto che la struttura di gioco sappia molto di già visto potrebbe incidere negativamente, perché una volta passato l’effetto sorpresa garantito dall’aspetto ambientale e dai dinosauri potrebbe farsi più forte la voglia di tornare ad altri titoli già più affermati.

In secondo luogo, non abbiamo potuto vedere quali siano gli incentivi per continuare a giocare. Sappiamo che guadagnando punti esperienza potremo continuare a personalizzare il nostro alter ego virtuale, ma non sappiamo quanto profondo sarà questo sistema e se ci saranno anche altre ricompense in grado di invogliare a giocare. Sappiamo già che ci saranno gli immancabili pass stagionali, ma anche sulla loro gestione sappiamo di sapere di più.

Queste problematiche diventano ancora più importanti se consideriamo che stiamo parlando di un titolo venduto a prezzo pieno – una scelta davvero sorprendente in questo momento, se consideriamo che questa tipologia di giochi si sta spostando sempre più verso un modello free-to-play.

Capcom avrà il non facile compito di confezionare un’esperienza che risulti completa e ricca fin dal lancio, giustificando così il prezzo pieno, e di offrire uno sviluppo continuativo di Exoprimal, in modo da spingere i giocatori a continuare a giocare fin da subito.

Insomma, per il momento lasciamo il campo di battaglia con un pizzico di positività in più, ma anche con molti dubbi che non potranno essere risolti prima del lancio.

Versione provata: PS5

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Sterminare dinosauri è incredibilmente divertente

  • Cambiare classe in qualsiasi momento aggiunge profondità

Contro

  • Tolti i dinosauri, sa molto di già visto

  • Quanto a lungo riuscirà ad intrattenere?

Commento

Exoprimal ci ha divertiti, forse anche più di quanto ci saremmo aspettati: sterminare orde di dinosauri si è rivelato essere incredibilmente adrenalinico, soprattutto quando il gioco decide di lanciarci contro diverse specie. A fronte di questo, però, abbiamo ancora molti dubbi: tolti i dinosauri, il gioco eredita una struttura già vista in molti altri titoli – e questo potrebbe portare a stancarsi facilmente, una volta esaurito l'effetto sorpresa. Bisognerà vedere quali saranno le altre modalità presenti e come Capcom intenderà gestire sia il lancio che il post-lancio, tenendo a mente che si tratta di un titolo venduto a prezzo pieno e non di un free-to-play. Per il momento, insomma, continuiamo a dire che avremmo preferito rivedere i dinosauri in Dino Crisis, ma seguiremo Exoprimal da vicinissimo.
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