Diablo Immortal è sbarcato in Cina oggi, ed ovviamente è già un successo

Dopo una lunga trafila, Diablo Immortal è sbarcato finalmente in Cina, mercato per cui era stato pensato in origine, con grande successo.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Che ci piaccia o no, Diablo Immortal è un grande successo per Blizzard, ed ora si prepara a conquistare il mercato cinese.

La saga fantasy di Blizzard, di cui trovate un grande artbook su Amazon, è tornata con questo episodio mobile che ha fatto discutere tantissimo la community.

Anche se c'è qualcuno che lo considera addirittura perfetto, in mezzo alla massa di videogiocatori che non ne vogliono sapere nulla invece.

Diablo Immortal continua, in ogni caso, a celebrare i suoi record e fa anche dei regali ai fan, la stessa community che odia il gioco.

Diablo Immortal è sbarcato in Cina, continente che ha contribuito allo sviluppo del gioco con i suoi team, con un mese di ritardo rispetto agli altri mercati.

Il motivo risiede nelle severe leggi che il mercato cinese ha imposto per quanto riguarda il controllo dei prodotti videoludici, e conseguenti selezioni che i progetti devono fare.

Ma, come riporta l'analista Daniel Ahmad, Diablo Immortal ha fatto il suo esordio sul mercato con una certa tracotanza:

Con oltre 15 milioni di pre-registrazioni da parte degli utenti, Diablo Immortal è schizzato alla prima posizione dei giochi più scaricati su iOS al day one.

Ed è diventato anche il 50esimo gioco più popolare di sempre di tutta la Cina, stando alle analisi di tutti i prodotti videoludici usciti nel contintente.

Ahmad aggiunge anche che, nonostante sia un lancio ottimo, non è stato grande quanto altri prodotti in Cina.

Influisce sicuramente il mese di ritardo dal lancio originale, e il fatto che Diablo Immortal è stato lanciato il 25 luglio praticamente a sorpresa, senza grandi avvisi.

Effettivamente, Diablo Immortal è il classico titolo pensato principalmente per quel tipo di mercato e utenti, ma ha dato fastidio il momento di attesa per via delle leggi cinesi.

Soprattutto per via del modello economico che, pieno di microtransazioni, fa molta presa sul pubblico cinese. Anche se, precisa Blizzard, quasi la totalità di quegli acquisti non sono necessari.