Possiamo sicuramente capirvi nel caso vi foste completamente dimenticati dell'esistenza di Anthem, ma il controverso sparatutto online di BioWare sta per arrivare ufficialmente alla sua morte, questa volta definitiva e senza possibilità di appello.
Con un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, EA ha infatti annunciato l'intenzione di staccare la spina ai server di Anthem, che tra pochi mesi non potrà più essere giocato neanche da chi l'ha già acquistato.
Questo perché il titolo di BioWare è stato progettato per essere un titolo "always-online" e non include alcuna modalità che possa essere giocata senza prima collegarsi ai server: allo stesso tempo, il comunicato di Electronic Arts ha lasciato intendere che non sembra esserci alcuna intenzione di lavorare a una patch che possa comunque sbloccarne l'accesso in single player.
In contemporanea all'annuncio, il publisher ha anche comunicato di aver rimosso Anthem dagli store con effetto immediato, rimuovendo anche la possibilità di acquistare microtransazioni.
I server verranno spenti in via ufficiale il 12 gennaio 2026: successivamente a questa data non sarà più possibile scaricare e installare Anthem sui propri dispositivi, dato che diventerà a tutti gli effetti impossibile accedervi.
Per chi invece sfrutta il catalogo di EA Play — incluso anche su Game Pass Ultimate (che trovate su Amazon) — il publisher ha già svelato che Anthem sarà rimosso dai giochi gratis a partire dal 15 agosto 2025. Se avevate curiosità di provarlo, queste sono dunque le vostre ultime settimane.
Un caso che mi ricorda inevitabilmente quanto accaduto con The Crew di Ubisoft: anche in quel caso il publisher scelse di rimuoverlo dalle librerie digitali di tutti gli utenti coinvolti, senza preoccuparsi minimamente di rilasciare una patch per disattivare l'accesso obbligatorio ai server.
Per quanto Anthem non fosse assolutamente un prodotto di qualità eccelsa — su questo penso che ci siano pochi dubbi — di fatto ci saranno utenti che non potranno più accedere ad un gioco che hanno regolarmente acquistato con i propri soldi.
Ed è l'ennesimo evento che ci fa capire maggiormente l'importanza di fare di più per preservare i videogiochi: la petizione Stop Killing Games potrebbe arrivare a essere discussa nel Parlamento europeo, dato che poche ore fa sono state raggiunte le firme minime — anche se non è ancora detta l'ultima, dato che potrebbero esserci firme non valide da non conteggiare. Speriamo che possa essere un inizio per non vedere più casi come The Crew e Anthem.