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Destroy All Humans 2 - Reprobed | Recensione - Si poteva stare senza

Un altro remake della serie ci testimonia quanto le avventure di Crypto siano invecchiate male.

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Destroy All Humans! 2 Reprobed
Destroy All Humans! 2 Reprobed
  • Sviluppatore: Black Forest Games
  • Produttore: THQ Nordic
  • Distributore: THQ Nordic
  • Piattaforme: PC , XSX , PS5
  • Generi: Action Adventure , Sparatutto
  • Data di uscita: 30 agosto 2022

La saga di Destroy All Humans ha avuto un destino un po’ strano. Nata durante la sesta di generazione di console, la serie non ha mai ottenuto un grandissimo successo di critica, ma venne apprezzata abbastanza dal pubblico. Dopo due episodi discreti arrivarono due giochi (Big Willy Unleashed e Path of the Furons) aspramente criticati anche dai fan della serie e questo, complice la chiusura di THQ, decretò la fine della serie.

Questo finché THQ Nordic, dopo aver acquisito i diritti dell’IP insieme a tante altre, non decise di riportarla in vita, con un remake di cui probabilmente pochi sentivano davvero il bisogno, visto che il gioco era già soltanto discreto nel 2005.

Ancor più sorprendente è il fatto che il remake abbia avuto un successo sufficiente a garantire un remake del secondo capitolo, il Destroy All Humans 2 – Reprobed di cui vi parleremo oggi, disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC, sempre ad opera di Black Forest Games.

Dopo un primo rifacimento passabile ma non entusiasmante, cosa possiamo aspettarci da questo secondo inatteso ritorno di Crypto-137 (pardon, ora Crypto-138)?

Scopriamolo insieme.

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La storia di Destroy All Humans 2 – Reprobed (soltanto DAH 2 d’ora in poi) comincia dieci anni dopo i titoli di coda del titolo originale. In una breve sequenza iniziale, veniamo a scoprire che il protagonista del primo episodio, Crypto-137, è deceduto per ragioni misteriose.

Fortunatamente, il suo clone Crypto-138 è già pronto a prendere il suo posto, continuando a fingersi il Presidente degli Stati Uniti. Considerando i Furon una minaccia ostile, il KGB pensa bene di distruggere l’astronave madre con un missile nucleare. Da qui comincia l’avventura di Crypto-138: deve fermare il KGB prima che possa mettergli ancora il bastone tra le ruote e deve vendicarsi per la distruzione dell’astronave.

La storia rimane sui toni del primo capitolo: il gioco non si prende mai troppo sul serio ed i dialoghi, a partire dalle scene di apertura, sono ricchi di doppi sensi e di riferimenti a genitali. Pur essendo una diretta continuazione del predecessore, potete benissimo seguire l'avventura anche senza averlo giocato (se ci tenete a recuperarlo lo trovate in sconto su Amazon).

Il senso dell’umorismo del gioco non è invecchiato propriamente benissimo (e vedrete che questo sarà un po’ il tema generale di questa recensione). Spesso e volentieri viene fatto ricorso a gag che nel 2006 potevano suonare come edgy e politicamente scorrette, ma che oggi sembrano soltanto delle “battute” vagamente razziste ed offensive pronunciate da un over 50 che cerca di sentirsi giovane.

Certo, il gioco è un fedele remake dell’originale DAH 2, dunque non ci sentiamo di colpevolizzare più di tanto gli sviluppatori per il lavoro svolto, dato che il materiale originale appartiene ad ormai sedici anni fa; rimane però il fatto che questo senso dell’umorismo non funziona più ed il gioco difficilmente riuscirà a strapparvi qualche risata a meno che non siate particolarmente affezionati a questa tipologia di humor.

L’unico, vero aggiornamento ricevuto da DAH 2 è, prevedibilmente, quello grafico. Gli sviluppatori a questo giro hanno scelto di proporre il remake soltanto su console di nona generazione, sia per garantire una migliore resa grafica che per consentire alla co-op in split screen di girare al meglio, senza troppi compromessi.

La scelta, su questo fronte, ha pagato: il gioco è effettivamente molto più bello da vedere rispetto al primo episodio, pur senza arrivare a gareggiare con le produzioni ad alto budget contemporanee.

Nonostante la cura per il comparto tecnico, però, abbiamo notato diversi bug e glitch nel corso dell’avventura, che ci hanno talvolta costretti a riavviare una missione. Speriamo che questi problemi vengano corretti con delle future patch, ma non si tratta comunque di problematiche in grado di rovinare l’esperienza di gioco.

Gli umani non avranno scampo, neanche stavolta

Veniamo quindi al gameplay di DAH 2. Sostanzialmente, il gioco riprende in tutto e per tutto la struttura del primo capitolo; motivo per cui, già all’epoca della sua uscita originale, questo sequel venne aspramente criticato per la mancanza di novità.

Ci ritroveremo, dunque, nei panni di Crypto-138 in un open world degli anni ’00, dove avremo a nostra disposizione diverse missioni da completare. Per farlo, avremo a disposizione diverse armi ed abilità.

Questa è forse la parte più divertente di DAH 2: usare la telecinesi, possedere gli umani, galvanizzarli col nostro raggio; tutti questi espedienti riescono a dare un taglio particolare alla classica esperienza da sparatutto open world in terza persona, facendola vivere in modo leggermente differente rispetto al solito.

Per quanto riguarda le missioni, ne avremo diverse da completare su ogni mappa a disposizione. Ci saranno classiche missioni basate sull’eliminazione di nemici, ma anche fasi di esplorazione e le classiche (odiate) "escort missions”.

Vorremo poter dire altro di interessante, ma la verità è che DAH 2 è un gioco vecchio. Gli sviluppatori hanno optato per un remake fedele; ma trattandosi di un genere che si è evoluto molto in questi anni, è impossibile non notare l’arretratezza di questo titolo rispetto a quanto offerto da altri.

Partiamo dalla struttura delle missioni. La maggior parte si risolve in questo modo: parla con un NPC, ottieni la missione, elimina dei nemici, fai report all’NPC per portare a termine la missione.

Il tutto inserito in un open world abbastanza vuoto, dove le poche interazioni possibili sono fini a se stesse, e dove in generale non c’è granché da fare se non testare le nostre armi sui passanti per il solo gusto di farlo.

Già nel 2006 DAH 2 non era un titolo particolarmente originale: figuratevi quanto possa avere da dire un gioco del genere nel 2022, presentandosi all’appello senza alcun cambiamento di sorta.

Persino la gestione delle armi è invecchiata male. Pur rimanendo uno degli aspetti più divertenti del gioco, ci vuole poco per accorgersi che veniamo raramente incentivati ad utilizzare un’arma o un potere piuttosto che un altro. Alla fine ci basterà fare piazza pulita con l’arma con cui ci troviamo meglio, dunque ci troveremo presto a dimenticare tutto il resto.

E questa struttura di gioco, basilare e semplicistica, viene ripetuta per tutta la decina di ore di durata dell’avventura. Ci sono delle sezioni che spezzano un po’ il ritmo, come quelle sull’astronave, ma non bastano per dare all’avventura un sapore diverso, perché dopo poco si ritorna alla solita formula.

La vera saving grace del gioco è la modalità co-op in split screen. In un’epoca in cui il multigiocatore a schermo condiviso viene sempre più dimenticato, gli sviluppatori hanno tenuto a mantenere questa feature presente nel titolo originale.

Ed è davvero impressionante quanto anche un gioco appena sufficiente come DAH 2 possa diventare divertente se giocato in compagnia (se la cosa vi interessa, potete procurarvelo su Amazon).

Al netto di questa feature, però, il resto dell'opera lascia piuttosto a desiderare. Se avete apprezzato il primo remake, potreste farci un pensierino visto che la formula viene lasciata sostanzialmente intatta; ma se vi aspettate qualcosa di più, potrete trovare alternative migliori altrove.

Lo stesso vale se avete già giocato l’originale DAH 2; a differenza del primo remake, che aggiungeva una missione inedita, Reprobed non aggiunge praticamente niente rispetto alla sua controparte originale, i miglioramenti sono più che altro relativi alla quality of life.

Dobbiamo ammetterlo, questa seconda vita di Destroy All Humans ci ha lasciati piuttosto confusi. I giochi erano già soltanto discreti all’epoca; i remake non hanno tentato di svecchiarli, al punto che sembrano essere stati pensati per chi era già fan della serie.

A questo punto, cosa può riservare il futuro per Crypto-138? I due titoli successivi della serie originale vennero considerati già pessimi all’epoca, un palese passo indietro rispetto ai primi due (ed è tutto dire), perciò non ci aspettiamo altri remake.

Ci sembrano più probabili due destini alternativi per questa serie: potrebbe semplicemente scomparire di nuovo, magari per ripresentarsi tra una decina di anni; oppure THQ Nordic potrebbe finalmente dare via libera ad un nuovo capitolo, che cerchi di svecchiare questo franchise un po' da tutti i punti di vista.

Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro: per adesso, possiamo soltanto dire che questi due remake non sono riusciti a convincerci di avere ancora bisogno di invasioni aliene.

Versione recensita: PS5

Voto Recensione di Destroy All Humans! 2 Reprobed - Recensione


6.2

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Visibile salto in avanti a livello tecnico

  • Possibilità di giocare tutta la storia in split screen

  • Ancora divertente...

Contro

  • ... ma estremamente basilare e facilmente ripetitivo

  • Struttura di gioco invecchiata male

  • Humor invecchiato anche peggio

Commento

Destroy All Humans 2 - Reprobed è un remake fedele del titolo originale, e ne ripropone pregi e limiti. Purtroppo, sono i limiti ad avere la meglio: Destroy All Humans 2 era un titolo solamente discreto già nel 2006; oggi la sua struttura di gioco appare vetusta, con un gameplay fin troppo basilare e semplicistico. Persino lo humor che sta dietro alla storia è invecchiato male: battutine che nel 2006 suonavano edgy e "politicamente scorrette" oggi sono solo stantie e vagamente razziste ed offensive. Ciò detto, il gioco ottiene la sufficienza grazie ad un gameplay che riesce, nella sua semplicità, a divertire se si intende passare oltre i limiti dovuti all'età dell'opera; il divertimento aumenta soprattutto nella campagna co-op in split-screen, probabilmente il vero punto forte di questo episodio. Staremo a vedere cosa riserverà il futuro per Crypto-128 e per i Furon, ma questo episodio ci ha dimostrato ancora una volta come questa serie abbia bisogno di una completa rivoluzione per tornare ad essere rilevante nel panorama contemporaneo.
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