Discovery Tour di Assassin's Creed Odyssey aiuta i docenti con le lezioni in quarantena

I videogiochi brutti e cattivi, sempre loro

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Vi ricordate quella famosa favoletta dei videogiochi brutti e cattivi? Probabilmente sì, perché ce la siamo sentita ripetere così tante volte che è difficile esserle sfuggiti. Eppure, ci ritroviamo qui oggi per aggiungere un’ulteriore pagina al già ricco volume in cui vi raccontavamo diverse storie in cui i videogiochi hanno avuto un impatto positivo sulla vita reale –che sia per salvare in qualche modo Notre Dame dagli incendi in Assassin’s Creed Unity o perché sono riusciti a omaggiare la memoria di qualche appassionato, eternato nel mondo del suo videogioco preferito.

Vista l’attuale situazione mondiale, la storia di oggi è ovviamente una storia di quarantena. Vincenzo Pietropaolo racconta sul suo profilo Twitter di aver aiutato sua madre a tenere una lezione in live streaming, con la necessità di isolamento social attuale. Come ha fatto? Con il Discovery Tour di Assassin’s Creed Odyssey, integrato da Ubisoft proprio per portare i giocatori alla scoperta della vera Antica Grecia, come dei veri e propri turisti digitali.

Il messaggio di Pietropaolo è stato apprezzato dalla stessa Ubisoft Italia, che gli ha dedicato un bel cuoricino. Come auspicato, quindi, il suo Discovery Tour reclama quel ruolo di strumento didattico e culturale con cui la compagnia transalpina lo aveva da sempre presentato: in caso vi foste persi ciò di cui stiamo parlando, potete rimediare (e partire da subito alla volta dell’epoca classica del mondo ellenico) con il nostro approfondimento.