UPDATE - Cuffie o auricolari da gaming: quali acquistare?

Quale scegliere tra auricolari o cuffie da gaming? Quali sono le reali differenze, i vantaggi e gli svantaggi tra le une e gli altri? Vediamolo nella guida.

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a cura di Antonello Buzzi

Senior Staff Writer

Quando si parla di migliorare l’esperienza videoludica, scegliere il giusto dispositivo audio è fondamentale. Che siate giocatori occasionali o appassionati hardcore, la qualità audio può fare un’enorme differenza per un’esperienza di gioco immersiva – provate a giocare a un titolo senza sonoro e vi accorgerete subito di quanto il comparto audio incida sul coinvolgimento. 

Da qui nasce la domanda cruciale: meglio puntare su cuffie da gaming o su auricolari da gaming? Entrambe le soluzioni oggi offrono tecnologie avanzate e ottime prestazioni, ma quale si adatta meglio alle vostre esigenze? Non esiste una risposta universale: dipende dal vostro stile di gioco, dalle abitudini e dall’ambiente in cui giocate. In questo articolo approfondito analizzeremo differenze, vantaggi e svantaggi di ciascuna opzione, per aiutarvi a decidere quale dispositivo audio fa al caso vostro.

Qual è la differenza tra cuffie e auricolari da gaming?

In ambito gaming, con cuffie si intendono generalmente gli headset sovraaurali o circumaurali (over-ear) che coprono l’orecchio con ampi padiglioni. Queste cuffie nascono per offrire la massima fedeltà del suono e un’immersione totale, motivo per cui sono spesso la scelta prediletta da chi cerca un audio ricco e avvolgente.

Gli auricolari da gaming, invece, sono dispositivi in-ear più compatti: comprendono sia i classici IEM cablati sia i moderni auricolari wireless True Wireless. Si presentano come un’alternativa molto più leggera e discreta, pur mantenendo un’evoluzione tecnologica continua per migliorare prestazioni e features. In altre parole, le cuffie avvolgono l’orecchio dall’esterno, mentre gli auricolari si inseriscono nel canale uditivo: una differenza fisica che comporta anche diverse esperienze d’uso.

Le cuffie da gaming sono progettate fin dall’origine per l’uso su PC o console a casa, offrendo spesso caratteristiche come padiglioni imbottiti e microfono integrato, e privilegiando la qualità del suono sopra ogni cosa. Gli auricolari da gaming, per contro, strizzano l’occhio alla versatilità: grazie alle dimensioni ridotte si possono usare ovunque (anche con smartphone o portatili) e riporre in tasca quando non servono.

In passato le cuffie erano nettamente superiori in ambito gaming, ma oggi anche gli auricolari hanno colmato molto il divario tecnologico. La scelta, quindi, dipende fortemente da ciò che cercate: nessuna delle due soluzioni è “migliore” in assoluto, ma ciascuna eccelle in determinati contesti e secondo le preferenze personali.

Quali vantaggi offrono le cuffie da gaming?

Le cuffie da gaming vantano diversi punti di forza specifici. Primo fra tutti, l’audio di alta qualità: grazie ai driver di grandi dimensioni (spesso da 40 mm o più) possono riprodurre un suono più ricco, dettagliato e con una gamma di frequenze più ampia rispetto a dispositivi più piccoli. Ciò significa bassi profondi e presenti, medi nitidi e alti ben definiti, elementi fondamentali per cogliere ogni dettaglio sonoro nei giochi. Con un buon paio di cuffie è facile distinguere passi di nemici in avvicinamento, esplosioni in lontananza o dialoghi sussurrati, migliorando l’immersione e la consapevolezza nell’ambiente virtuale.

Il soundstage – ovvero l’ampiezza e tridimensionalità della scena sonora – risulta generalmente molto più ampio con le cuffie rispetto agli auricolari, specialmente nei modelli di headset aperti (open-back). Il giocatore ha la sensazione che i suoni provengano da direzioni e distanze precise in uno spazio intorno a sé, un aspetto che rende il gioco più coinvolgente e realistico. Questa capacità di imaging (localizzazione accurata delle fonti sonore) è un tratto distintivo delle cuffie gaming di qualità e può rivelarsi cruciale anche nel gameplay competitivo.

Un secondo grande vantaggio delle cuffie è il comfort durante il gioco nelle lunghe sessioni. Le cuffie da gaming sono pensate per essere indossate per molte ore: per questo i produttori curano l’ergonomia con padiglioni morbidi (in spugna, memory foam o similpelle) e bande regolabili sulla testa. Materiali traspiranti e imbottiture generose aiutano a distribuire il peso e ad evitare pressioni eccessive su punti particolari, così da garantire comfort prolungato.

Molti modelli hanno cuscinetti intercambiabili (ad esempio velluto per l’estate e similpelle per l’inverno) per adattarsi alle condizioni e preferenze. In generale, indossare delle buone cuffie over-ear dà una sensazione avvolgente ma confortevole, come “poggiarle” intorno alle orecchie anziché premere direttamente su di esse. Naturalmente la percezione del comfort è soggettiva, ma in linea di massima le cuffie gaming di fascia medio-alta sono progettate apposta per non affaticare durante il gioco prolungato.

Sul fronte comunicazione, le cuffie surclassano tipicamente gli auricolari. La maggior parte degli headset integra infatti un microfono di qualità, spesso un microfono ad asticella (boom mic) posizionato vicino alla bocca. Ciò permette di catturare la voce in modo chiaro e diretto, spesso con tecnologie di cancellazione del rumore ambientale, garantendo comunicazioni cristalline in chat durante il multiplayer.

In confronto, gli auricolari in-ear dispongono al massimo di microfoni miniaturizzati (sul filo o integrati nelle capsule) che, per limiti fisici e di posizione, tendono a offrire una qualità vocale inferiore. Con un buon headset invece i compagni di squadra vi sentiranno forte e chiaro, un fattore importante se giocate titoli cooperativi o competitivi online.

Infine, le cuffie da gaming spesso offrono funzionalità extra avanzate. Un esempio è il surround virtuale (5.1, 7.1 o tecnologie come Dolby Atmos) che, se supportato, genera un effetto audio posizionale ancora più immersivo, facendovi percepire i suoni “intorno” a voi a 360 gradi.

Molti headset includono poi controlli hardware (per volume, mute del microfono, ecc.) direttamente sui padiglioni o sul cavo, facilitando le regolazioni durante il gioco. Nei modelli di fascia alta non mancano equalizzatori e software dedicati per personalizzare il suono e perfino illuminazione RGB per estetica.

Sul fronte wireless, le cuffie gaming adottano spesso connessioni radio proprietarie (tipicamente tramite dongle USB a 2,4 GHz) per evitare la latenza del Bluetooth e garantire un audio senza fili ma sincronizzato. Queste connessioni offrono in genere una portata stabile e una bassa latenza audio.

Inoltre, la batteria delle cuffie wireless tende ad avere un’ottima durata (anche 15-30 ore con una singola carica nei modelli migliori), permettendo lunghe maratone di gioco senza doversi fermare a ricaricare. Tutte queste caratteristiche aggiuntive arricchiscono l’esperienza d’uso e contribuiscono a fare delle cuffie un dispositivo completo per chi cerca il meglio durante il gaming.

Quali svantaggi presentano le cuffie da gaming?

Nonostante i notevoli punti di forza, le cuffie da gaming comportano anche alcuni compromessi da considerare. Il rovescio della medaglia del loro design robusto è l’ingombro: sono apparecchi voluminosi, pensati più per postazioni fisse che per essere portati in giro. Una cuffia over-ear occupa spazio nello zaino e non è la cosa più pratica da estrarre per una partitina veloce fuori casa.

La portabilità limitata è dunque uno svantaggio evidente; difficilmente vedrete qualcuno andare in giro con un paio di cuffie da gaming al collo tutti i giorni. Se avete bisogno di un dispositivo audio da usare anche in viaggio, in ufficio o all’università, gli headset tradizionali risultano meno comodi da trasportare rispetto ai piccoli auricolari.

Un altro possibile punto debole è il fastidio alla lunga. Per quanto ergonomiche, le cuffie pesano più degli auricolari e avvolgono completamente l’orecchio: dopo molte ore, alcuni utenti potrebbero avvertire un certo affaticamento. Il peso dell’archetto sulla testa e la pressione dei padiglioni sui lati possono diventare fastidiosi col passare del tempo, specialmente se le cuffie stringono molto (fattore detto "clamping"). Nei modelli chiusi (closed-back), poi, l’isolamento acustico trattiene anche il calore: in una lunga sessione estiva le orecchie potrebbero scaldarsi o sudare un po’.

Chi porta gli occhiali incontra a volte un ulteriore problema: i cuscinetti possono premere sulle astine, creando un disagio aggiuntivo. Va detto che queste sensazioni sono soggettive e variano molto da persona a persona e da modello a modello; in generale, cuffie ben progettate cercano di minimizzare tali inconvenienti, ma è importante esserne consapevoli.

Bisogna considerare anche l’aspetto economico. Le cuffie da gaming di fascia alta, con tutte le migliori feature e costruite con materiali premium, tendono ad avere prezzi elevati. Non è raro che un top di gamma possa costare alcune centinaia di euro. Il costo è in parte giustificato dall’hardware avanzato e dalla qualità offerta, ma rimane un ostacolo per chi ha budget ristretti.

Fortunatamente esistono anche modelli entry-level più economici che, pur con qualche compromesso, offrono comunque una discreta qualità sonora e un comfort accettabile per iniziare. In ogni caso, prima dell’acquisto bisogna mettere in conto che un buon headset rappresenta un investimento non trascurabile. Se cercate tutte le ultime novità (surround, wireless, ANC, ecc.) dovrete probabilmente salire con la spesa, mentre con cifre più contenute si trovano cuffie semplici ma oneste nelle prestazioni.

Quali vantaggi offrono gli auricolari da gaming?

Dal canto loro, anche gli auricolari pensati per il gaming presentano diversi vantaggi peculiari. Il più evidente è sicuramente la portabilità. Gli auricolari sono estremamente leggeri, compatti e facili da trasportare: potete infilarli in tasca o nello zaino senza occupare spazio, e averli sempre con voi in ogni occasione. Questa caratteristica li rende ideali per chi gioca spesso su dispositivo mobile, per chi si sposta tra casa e ufficio, o magari partecipa a LAN party e fiere – contesti in cui avere un dispositivo audio piccolo e rapido da montare è un vero plus.

A differenza delle cuffie, che richiedono custodie ingombranti, un paio di auricolari può accompagnarvi ovunque con il minimo ingombro. Chi preferisce un setup minimale e pulito (magari niente fili in giro sulla scrivania) apprezzerà molto questa leggerezza degli auricolari.

Un secondo vantaggio è legato al costo. In media gli auricolari da gaming tendono ad avere prezzi più abbordabili rispetto alle cuffie da gaming tradizionali. Sul mercato esistono auricolari cablati per gamer a partire da poche decine di euro, che pur senza pretendere di raggiungere le prestazioni audio di un headset high-end possono garantire un’esperienza soddisfacente senza svuotare il portafoglio. Anche molti modelli true wireless (i classici earbuds senza fili) si collocano in fasce di prezzo intermedie accessibili.

Ovviamente ci sono eccezioni – auricolari gaming top di gamma con tecnologie avanzate possono costare parecchio – ma in linea generale per ottenere una buona resa sonora gli auricolari richiedono investimenti inferiori rispetto alle cuffie di pari livello. Questo li rende una scelta attraente per i gamer occasionali o per chi ha un budget limitato ma vuole comunque migliorare l’audio di gioco. In altre parole, rapporto qualità-prezzo spesso favorevole: con una spesa modica si può fare un netto salto di qualità rispetto agli altoparlanti integrati di laptop o controller, cosa non sempre vera per le cuffie in cui i modelli economici possono risultare deludenti in confronto ai top di gamma.

Sul fronte del comfort, gli auricolari offrono una comodità diversa ma per certi versi superiore. Per chi trova le cuffie troppo pesanti o calorose, gli auricolari rappresentano un’alternativa fresca e leggerissima: una volta inseriti, molti modelli praticamente “scompaiono” al punto da far dimenticare di indossarli. Non esercitando pressione intorno alle orecchie, evitano del tutto il problema del peso sulla testa o del calore accumulato sui padiglioni. Giocare in estate con due piccoli auricolari invece che con grandi cuffie può risultare decisamente più piacevole per la temperatura.

Ovviamente anche qui c’è soggettività – alcuni potrebbero non tollerare a lungo la sensazione dell’auricolare nel canale uditivo – ma in generale gli earbuds da gaming sono pensati per massimizzare la comodità in uso. Spesso sono forniti con gommini di varie misure proprio per adattarsi bene all’orecchio di ciascun utente: trovare la misura giusta garantisce non solo stabilità e qualità sonora ottimale, ma anche l’assenza di fastidi durante il gioco prolungato. Per molti gamer, la libertà e leggerezza degli auricolari è imbattibile in termini di comfort soggettivo.

Un ulteriore punto a favore degli auricolari sta nella loro discrezione e isolamento. Un buon paio di in-ear, grazie al sigillo che si crea nel condotto uditivo, può fornire un isolamento passivo sorprendentemente efficace, paragonabile a quello di cuffie chiuse di qualità. In ambienti rumorosi, infilare gli auricolari è come mettere dei tappi hi-tech: i suoni esterni vengono attutiti, permettendovi di concentrarvi solo sull’audio del gioco. Alcuni modelli wireless avanzati integrano persino tecnologie di cancellazione attiva del rumore (ANC), che riducono ulteriormente i rumori ambientali attraverso microfoni e algoritmi dedicati.

Per chi gioca in treno, in aereo o in altri contesti caotici, gli auricolari con ANC possono creare una bolla di immersione sonora impossibile da ottenere con cuffie aperte. Anche senza ANC, il semplice fatto di coprire meno la testa li rende più discreti: potete indossare gli auricolari in pubblico o durante lo streaming senza l’aspetto vistoso di un grosso headset. Insomma, portabilità, convenienza, comfort leggero e isolamento: questi sono i cavalli di battaglia degli auricolari da gaming, che li rendono un’opzione allettante per molti giocatori.

Quali svantaggi presentano gli auricolari da gaming?

Naturalmente, gli auricolari presentano anche dei limiti che è bene valutare. Il compromesso principale riguarda la qualità sonora complessiva e l’ampiezza del suono. Per quanto possano essere ben progettati, dei piccoli driver da ~10 mm inseriti nell’orecchio non riescono a eguagliare la potenza e la profondità acustica di driver da 40–50 mm di una cuffia over-ear. I bassi prodotti dagli auricolari tendono a essere meno corposi e a “riempire” meno l’ambiente di gioco; le esplosioni e i rombi avranno meno impatto fisico rispetto a come li percepite con le cuffie. Anche la scena sonora (soundstage) risulta più ristretta: con gli auricolari la sensazione è che il suono provenga da dentro la testa più che attorno ad essa, riducendo un po’ l’effetto tridimensionale.

Nei giochi questo si traduce in una minore capacità di percepire con esattezza la posizione delle sorgenti audio nello spazio. Va detto che auricolari di fascia alta – ad esempio IEM professionali – possono offrire una definizione e una chiarezza sorprendenti, con un discreto senso di spazialità, ma in generale la ricchezza del suono e l’immersione audio fornite da un buon paio di cuffie restano difficili da raggiungere per qualunque auricolare. Inoltre, gli in-ear per rendere al meglio dipendono moltissimo dalla tenuta nell’orecchio: se il gommino non sigilla bene, si perdono facilmente bassi e dettagli, cosa a cui le cuffie sono meno sensibili.

Un altro svantaggio notevole è legato al microfono. Molti auricolari da gaming economici non dispongono affatto di un microfono integrato, perché pensati solo per l’ascolto – il che richiede poi di utilizzare il microfono del laptop/console o di acquistare un microfono separato per comunicare. Gli auricolari che includono un microfono (spesso i modelli pensati appositamente per il gaming) comunque incontrano limiti: i microfoni in-line sul cavo possono catturare rumori di sfregamento e risultano lontani dalla bocca, mentre quelli integrati nei True Wireless soffrono la distanza e si affidano a sistemi di filtraggio del rumore non sempre efficaci.

Il risultato è che la qualità della voce con gli auricolari raramente è paragonabile a quella di un boom mic dedicato. In chat la voce può risultare più ovattata, debole o mescolata ai rumori di fondo, al punto da ricordare l’audio di una chiamata telefonica. Ciò può essere un problema per chi gioca online e ha bisogno di coordinarsi via voce: se la comunicazione chiara con i compagni è fondamentale, l’uso di auricolari potrebbe rivelarsi limitante da questo punto di vista. Alcuni auricolari wireless di fascia alta montano più microfoni e algoritmi di beamforming per migliorare la cattura vocale, ma anche in quel caso difficilmente raggiungono la nitidezza e il volume di un buon microfono su cuffia.

Un ulteriore limite pratico degli auricolari riguarda l’autonomia e la connettività nei modelli wireless. Gli auricolari Bluetooth completamente senza fili (TWS) offrono grande libertà, ma a fronte di una batteria piccola: tipicamente ogni earbud garantisce 4–8 ore di gioco continuo prima di dover essere ricaricato nella custodia. In una singola sessione prolungata, dunque, potrebbero spegnersi sul più bello costringendovi a una pausa per ricaricare – cosa che con le cuffie wireless succede molto più di rado grazie alle batterie più capienti. Certo, usare auricolari cablati elimina totalmente il problema della batteria, ma non tutti i gamer trovano comodo il filo (specie se giocano su mobile o console portatili).

Inoltre, i modelli wireless tradizionali utilizzano la connessione Bluetooth standard che, se da un lato è universale e comoda, dall’altro introduce latenza audio più elevata. Questo significa che può esserci un piccolo ritardo tra l’azione sullo schermo e il momento in cui si sente il suono in cuffia: un ritardo spesso impercettibile ascoltando musica o guardando un video, ma che nel gaming può disturbare (ad esempio, sparare e udire il colpo con un leggero lag).

Alcuni auricolari da gaming moderni implementano modalità “gaming” a bassa latenza o offrono dongle wireless USB proprietari per ridurre questo ritardo, ma il problema rimane la principale sfida per chi usa earbuds Bluetooth nel gioco. Affronteremo meglio il tema della latenza nella sezione dedicata, ma è importante sottolineare che, su questo fronte, le soluzioni wireless in-ear partono svantaggiate rispetto alle cuffie da gaming studiate ad hoc per minimizzare i ritardi di trasmissione.

Cuffie o auricolari: quale offre un’esperienza di gioco più immersiva?

L’esperienza di gioco immersiva è influenzata in modo significativo dal tipo di audio che si utilizza. In generale, le cuffie da gaming hanno il potenziale per offrire un livello di immersione superiore. Come accennato, un headset di qualità genera un soundstage ampio e credibile: i suoni di gioco vengono riprodotti con profondità e posizionamento tale da farvi percepire ogni elemento come proveniente dall’ambiente virtuale circostante. Immaginate di trovarvi in un gioco di guerra e di sentire davvero i proiettili sibilare da destra a sinistra sopra la vostra testa, o di distinguere il passo strascicato di un nemico alle spalle – con le cuffie questi dettagli risultano vividi e contribuiscono a farvi sentire “dentro” al mondo di gioco.

Gli headset migliori eccellono proprio in questa capacità di ricostruzione tridimensionale dell’audio: grazie ai driver ampi e alla qualità dei componenti, fanno sembrare che i suoni provengano da uno spazio realmente volumetrico attorno al giocatore. Le cuffie aperte, in particolare, accentuano questa ariosità sonora: avendo padiglioni che lasciano passare l’aria, creano un suono più naturale e spazioso (a fronte però di zero isolamento). È come passare da ascoltare la musica in una stanza chiusa all’ascoltarla in una sala ampia – la percezione dell’ambiente sonoro risulta più grande e avvolgente. Nei giochi single-player narrativi, dove l’atmosfera è tutto, delle buone cuffie possono fare la differenza tra un’esperienza coinvolgente e una un po’ piatta.

Va detto che molto dipende anche dal design delle cuffie stesse. I modelli open-back (aperti) offrono, come detto, un suono più naturale e una scena sonora larghissima, ma lasciano entrare ed uscire liberamente i suoni. In un ambiente di gioco silenzioso, un paio di open-back di qualità vi regalerà forse l’immersione più “pura” e realistica, facendovi davvero percepire la distanza e la direzione di ogni rumore come se foste sul posto. Le cuffie closed-back (chiuse), al contrario, vi isolano completamente: questo può aumentare il coinvolgimento in modo diverso, tagliando fuori il mondo reale e lasciandovi soli col gioco.

Una cuffia chiusa di alto livello con buoni driver vi offrirà bassi potenti che “riempiono” l’orecchio e un dettaglio sonoro elevato, avvolgendovi in una bolla sonora tutta vostra. Pur avendo un soundstage meno ampio delle open, riescono a creare un’immersione intensa grazie all’isolamento e all’impatto sonoro concentrato. In sintesi, open-back per chi cerca un suono aperto e realistico (a patto di giocare in stanze tranquille), closed-back per chi vuole massima concentrazione e immersione anche in ambienti rumorosi. Entrambi i tipi, se ben costruiti, possono fornire un’esperienza di gioco estremamente immersiva, ma con sfumature diverse.

E gli auricolari? Possono offrire anche loro immersione, ma in modo un po’ differente. Come abbiamo evidenziato, un paio di auricolari con un buon isolamento può davvero estraniarvi dai rumori esterni, creando una sorta di “camera anecoica” portatile. In un contesto rumoroso (pensiamo a chi gioca su console portatile in treno, o a casa con altre persone attorno), degli auricolari in-ear con un sigillo efficace o con ANC possono permettervi di sentire solo il gioco e null’altro, migliorando la concentrazione e quindi l’immersione. In questo scenario addirittura gli auricolari potrebbero rivelarsi più immersivi di un paio di cuffie open-back, le quali invece vi lascerebbero udire tutto il caos circostante.

Di contro, come spiegato, la resa sonora degli auricolari resta più intima: i suoni vengono riprodotti molto vicino all’orecchio interno e mancano un po’ di quell’ariosità che conferisce realismo. L’effetto coinvolgente c’è, specialmente se il gioco ha musiche e effetti incalzanti, ma sarà più “interno alla testa” rispetto alla spazialità che una cuffia hi-fi può offrire. In sintesi, le cuffie da gaming tendono ad assicurare un’immersione audio più profonda in termini di qualità e spazialità del suono, mentre gli auricolari da gaming puntano su un’immersione data dall’isolamento e dalla concentrazione sul gioco.

La scelta dipende anche qui dalle condizioni: in un ambiente silenzioso le cuffie di alto livello vi faranno respirare l’atmosfera del gioco in maniera impareggiabile; in un ambiente rumoroso potreste sentirvi più “dentro” l’azione usando auricolari ben isolati, perché vi proteggeranno da qualunque disturbo esterno.

La latenza audio è diversa tra cuffie e auricolari da gaming?

Un fattore spesso trascurato ma importantissimo nel gaming è la latenza audio, ovvero il ritardo con cui il suono vi arriva rispetto all’azione di gioco. Idealmente la latenza dovrebbe essere la più bassa possibile, così che quando accade qualcosa nel gioco (uno sparo, un click, un evento qualsiasi) lo si senta immediatamente, in perfetta sincronia col video. Fortunatamente, con i dispositivi cablati (sia cuffie tradizionali col jack da 3,5mm, sia auricolari a filo) la latenza non è praticamente un problema: il segnale viaggia istantaneamente via cavo e il suono arriva alle vostre orecchie senza alcun ritardo percepibile. Le differenze emergono invece quando si parla di wireless.

Le cuffie wireless da gaming in genere sono progettate appositamente per minimizzare la latenza. Molte utilizzano, come accennato, collegamenti radio dedicati anziché il Bluetooth standard. Ad esempio, collegando la cuffia con il suo adattatore USB a 2,4 GHz, il segnale audio viene trasmesso con una latenza di pochi millisecondi – talmente basso che l’utente non se ne accorge affatto. Questo consente di godere della libertà del senza-fili senza compromettere la responsività: un elemento fondamentale soprattutto nei giochi veloci e competitivi, dove anche frazioni di secondo contano.

Al contrario, i normali auricolari Bluetooth (pensati per musica o uso generico) possono introdurre latenze più alte, dell’ordine di 100-200 ms o anche di più a seconda dei casi. Questo significa che, ad esempio, in un FPS potreste vedere il flash di un colpo d’arma e percepire il suono leggermente in ritardo. Un lag di decimi di secondo può sembrare minimo, ma il nostro cervello lo nota e può risultare fastidioso alla lunga – oltre a potenzialmente incidere sulle prestazioni se si tratta di un gioco ritmato che richiede tempi perfetti.

Consapevoli di ciò, molti produttori di auricolari da gaming wireless hanno introdotto soluzioni per ridurre la latenza. Alcuni modelli offrono una gaming mode attivabile dall’utente, che riduce il buffer audio sacrificando magari un po’ di qualità o di portata per guadagnare in sincronizzazione. In altri casi vengono forniti dongle USB-C o USB-A anche per gli auricolari, che bypassano il Bluetooth tradizionale a favore di protocolli a bassa latenza simili a quelli usati dalle cuffie (ad esempio trasmissione proprietaria a 2,4 GHz).

Questi accorgimenti riescono effettivamente a migliorare le cose, e oggi esistono auricolari wireless che dichiarano latenze di 40-60 ms, valori decisamente buoni. Tuttavia, è bene sapere che, in generale, un po’ di latenza in più rispetto alle cuffie dedicate è quasi inevitabile con dispositivi in-ear wireless standard.

Dunque, se siete gamer competitivi che giocano principalmente online a titoli dove il timing è tutto, o se proprio non tollerate sfasamenti audio/video, le opzioni migliori rimangono: cuffie wireless con dongle dedicato (latenza praticamente azzerata) oppure auricolari cablati (nessuna latenza e nessuna preoccupazione di batteria). Se invece giocate in modo più casual o offline, anche un buon auricolare Bluetooth con modalità a bassa latenza potrebbe servirvi egregiamente senza farvi notare alcuna differenza. In definitiva, la latenza audio differisce tra cuffie e auricolari solo in ambito wireless, mentre via cavo il campo è pari: tenetene conto se state scegliendo un modello senza fili per il vostro gaming setup.

Quale scegliere tra cuffie e auricolari da gaming?

Scegliere tra cuffie da gaming e auricolari da gaming richiede un’attenta riflessione sulle proprie esigenze personali, sullo stile di gioco e sul contesto in cui si utilizza abitualmente il proprio setup. Non esiste una soluzione valida per tutti, poiché ogni giocatore ha priorità differenti e situazioni d’uso uniche. La domanda non è tanto quale sia “la scelta migliore” in senso assoluto, quanto piuttosto quale dispositivo audio si adatti meglio alla propria esperienza videoludica.

Chi desidera un suono ricco, dettagliato e profondo, e punta tutto sull’esperienza di gioco immersiva, troverà nelle cuffie da gaming la soluzione più adatta. L’ampiezza della scena sonora, l’eccellente qualità dei bassi e la precisione nella localizzazione dei suoni rendono questo tipo di dispositivo ideale per chi si dedica a giochi narrativi, di ruolo o d’azione in cui l’atmosfera sonora gioca un ruolo fondamentale. In ambienti silenziosi, l’utilizzo di cuffie open-back può valorizzare ulteriormente la spazialità del suono, mentre in contesti più rumorosi le cuffie chiuse garantiscono isolamento e impatto acustico superiore. Per coloro che trascorrono molte ore davanti allo schermo, la qualità costruttiva e il comfort dei padiglioni imbottiti contribuiscono a rendere l’esperienza piacevole anche nel lungo periodo.

D’altra parte, chi è spesso in movimento, gioca su dispositivi mobili o desidera un accessorio leggero e discreto da utilizzare anche al di fuori del gaming, troverà negli auricolari da gaming un’opzione estremamente pratica. La portabilità, la leggerezza e la possibilità di alternare facilmente il loro uso tra sessioni di gioco e attività quotidiane, come l’ascolto musicale o le chiamate, li rendono particolarmente adatti ai gamer moderni sempre in mobilità. I modelli wireless offrono grande libertà, mentre quelli cablati eliminano il problema della latenza e della batteria, garantendo connessioni immediate e stabili.

Nel contesto competitivo, le cuffie si rivelano ancora una volta vantaggiose. La presenza di un microfono di alta qualità e l’elevata precisione direzionale dell’audio sono elementi chiave per chi gioca online e necessita di comunicazioni vocali chiare e immediate. I giocatori professionisti o gli appassionati di eSport troveranno quindi nelle cuffie uno strumento più completo e performante, soprattutto per la ridotta latenza audio e la maggiore fedeltà acustica.

Sul fronte del comfort, non esiste un vincitore netto: molto dipende dalla sensibilità personale. Alcuni utenti tollerano meglio la presenza di un archetto sulla testa e apprezzano la sensazione avvolgente delle cuffie, mentre altri preferiscono la discrezione degli auricolari, soprattutto in estate o in ambienti caldi. Anche l’uso prolungato e la presenza di occhiali possono influenzare la preferenza per un tipo di dispositivo rispetto all’altro. La scelta dovrebbe quindi tenere conto anche della propria morfologia e tolleranza fisica, oltre che delle caratteristiche tecniche.

L’ambiente in cui si gioca è un altro elemento determinante. Se si è soliti giocare in un luogo rumoroso, l’isolamento acustico offerto da auricolari in-ear con ANC o da cuffie chiuse può fare la differenza, permettendo di concentrarsi senza interferenze esterne. Al contrario, in ambienti silenziosi si può apprezzare la naturalezza e l’ariosità di una cuffia aperta, in grado di offrire un suono ampio e realistico. Anche l’orario può incidere: giocare di notte, ad esempio, può rendere gli auricolari una scelta più discreta per non disturbare altre persone nelle vicinanze.

Infine, il budget e la compatibilità con i dispositivi utilizzati abitualmente giocano un ruolo centrale nella decisione. Le cuffie da gaming di fascia alta possono richiedere un investimento significativo, ma restituiscono un suono e una resa complessiva di altissimo livello. Gli auricolari, invece, rappresentano spesso un compromesso più economico, ma comunque valido per chi cerca funzionalità basilari senza rinunciare alla qualità. In entrambi i casi, è essenziale verificare la compatibilità con il proprio sistema – che si tratti di PC, console o dispositivi mobili – e scegliere un modello che offra le connessioni adeguate, siano esse via cavo, wireless o Bluetooth.

Quali cuffie o auricolari da gaming scegliere?

Dopo aver analizzato vantaggi, svantaggi e caratteristiche tecniche di cuffie da gaming e auricolari da gaming, è naturale chiedersi quali modelli rappresentino oggi le scelte più affidabili per diverse fasce di prezzo. Il mercato propone centinaia di soluzioni, ma non tutte garantiscono un buon equilibrio tra qualità audiocomfort durante il gioco e prestazioni come bassa latenza audio o isolamento efficace. Per aiutarvi a individuare il prodotto giusto, abbiamo selezionato tre dispositivi recenti e disponibili su Amazon, pensati per coprire esigenze differenti: una cuffia economica, un paio di auricolari in-ear di fascia media e un modello wireless avanzato adatto ai gamer più esigenti.

HyperX Cloud Stinger  II Core è una cuffia over‑ear economica ma sorprendentemente efficace. Pur appartenendo alla fascia entry-level, offre driver da 40 mm che assicurano un buon bilanciamento fra bassi e medi, microfono flessibile con buona intelligibilità, ed ergonomia leggera ideale per lunghe sessioni di gioco. Col suo jack da 3,5 mm, è compatibile con PC, console e mobile, consentendo di immergersi subito nei vostri giochi preferiti senza fronzoli.

Passando alla fascia media, consigliamo Asus ROG Cetra  II Core, auricolari in-ear cablati e ottimizzati per il gaming. Dotati di driver da 10 mm con buon bilanciamento tra bassi e alti, offrono un isolamento passivo efficace e una vestibilità stabile grazie ai gommini inclusi. Ideali per chi privilegia la portabilità senza rinunciare alla qualità: eliminano completamente la latenza e non richiedono ricariche, rendendoli perfetti per sessioni prolungate su dispositivi diversi.

SteelSeries Arctis GameBuds è il modello wireless di punta per veri appassionati. Questi auricolari True Wireless presentano connessione 2,4 GHz a bassa latenza tramite dongle USB‑C, cancellazione attiva del rumore (ANC), autonomia fino a 10 ore e ricarica Qi. Secondo i recensori, offrono audio su misura per i gamer (EQ dedicati per titoli come Call of Duty e Final Fantasy) e comfort elevato, rendendoli un’ottima alternativa alle cuffie tradizionali.