Immagine di Lake - Season's Greetings | Recensione - Pacchi di Natale
RECENSIONE ESPANSIONE

Lake - Season's Greetings | Recensione - Pacchi di Natale

"Have yourself a cozy little Christmas", è questo il messaggio che lancia questa nuova espansione ambientata nel mondo di Lake: vediamo di cosa si tratta.

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a cura di Pia Colucci

Redattrice

In sintesi

  • Una piccola espansione che ci riporta nelle rilassanti lande di Lake, ma nella stagione natalizia.
  • Perfetta per godersi un salto nel 1985 e ritrovare gli abitanti di Providence Oaks.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Lake
Lake
  • Sviluppatore: Gamious
  • Produttore: Whitethorn Games
  • Testato su: XSX
  • Piattaforme: PC , XONE , XSX , PS4 , PS5
  • Generi: Simulazione , Avventura grafica
  • Data di uscita: 01/09/2021 (PC, Xbox) - 8 aprile 2022 (PS4, PS5) - 15 febbraio 2024 (Switch)

Il tempo vola e siamo già a ridosso del mese più festivo di tutti. È dicembre e Natale è ormai alle porte, ormai All I Want For Christmas Is You sale vertiginosamente in vetta alle classifiche (come ogni anno), le città iniziano ad abbellirsi di luci e colori, i mercatini affollano le viuzze di paese e nell’aria si sente odore di cannella e vin brulé. Le vacanze di Natale però sono anche un facile momento per riposarsi, oziare e rilassarsi davanti ai propri passatempi preferiti.

Lake, il videogioco prodotto dalla software house olandese Gamious e pubblicato da Whitehorn Games, ha debuttato sul mercato nel 2021 (ve ne parlammo in una riflessione su come fosse uno splendido luogo per delle "ferie virtuali") e ritorna sui nostri dispositivi dedicandosi totalmente allo spirito natalizio.

Lo fa, in realtà, aggiungendo poco rispetto al titolo originale, rimanendo fedele alla sua struttura, al suo gameplay e ai suoi personaggi – che in un modo o nell’altro sono entrati nel cuore dei videogiocatori che hanno provato il titolo, come quell'anziano parente che rivedi solo alle feste, ma a cui in fondo in fondo vuoi bene e che ti fa sentire in famiglia.

Christmas of '85

Lake: Season’s Greetings guarda da vicino il Natale del lontano 1985 e lo fa attraverso gli occhi e il lavoro di Thomas Weiss, padre della protagonista principale Meredith, che prenderà il suo posto nel gioco principale.

Providence Oaks, piccola cittadina dell’Oregon, è sempre popolata da poche anime. Tutti sembrano conoscersi e Thomas alterna i suoi lunghi tragitti in macchina e la consegna di lettere e pacchi ai destinatari; talvolta si fermerà a parlare con loro, scambiando quattro chiacchiere, altre volte invece potrà semplicemente congedarsi e andare via. Seppur si tratti di un piccolo microcosmo di provincia americana, Providence Oaks sembra vivo sotto le ruote del camioncino porta-lettere.

Non è necessario giocare prima il videogioco principale, in quanto il DLC Season’s Greetings è un prequel delle vicende, ma è caldamente consigliato farlo in quanto è pensato come un piacevole, fugace, revival di un posto che è stato comunque già vissuto – e non temete: seppur nel 1985 non ci fossero i navigatori, la nostra memoria unita alla piccola mappa di Providence Oaks (che abbrevieremo per comodità in P.O.) riuscirà ad associare, sin dai primissimi minuti in-game, luoghi a volti, persone alle vicende del futuro, simpatie e anche tante antipatie sviluppate nel gioco principale.

Thomas Weiss, con quarant’anni di servizio sulle spalle, condivide la professionalità e l’entusiasmo di sua figlia Meredith, che in realtà si rifugerà in questo lavoro di ripiego per sfuggire a dinamiche tossiche e workaholic di un lavoro in una grande città per riscoprire pian piano i suoi desideri e per entrare di nuovo in contatto con le sue radici.

Thomas, d’altro canto, si trova bene nella sua accogliente e intima cittadina, sentendosi parte integrante e imprescindibile della comunità – soprattutto nel periodo natalizio, in cui spesso i fattorini lavorano di più e fanno un po’ le veci di Babbo Natale.

Però Season’s Greetings ci insegna anche l’importanza della famiglia intima e allargata (che comprende anche il vicinato) e di quanto possa essere difficile invecchiare, temi importanti che – tuttavia – tratta con tatto e delicatezza, poiché in Lake ancora una volta è necessaria solo una cosa: reclinare lo schienale della propria poltrona e vivere una storia.

Lavorare con lentezza

Lake – quando ha fatto il suo debutto due anni fa – è diventato in breve tempo uno dei capostipiti di un sottogenere videoludico ben preciso che è quello dei cozy games. Sono videogiochi in cui il gameplay è ridotto “all’osso”, in cui il livello di sfida è spesso assente, in cui la parola d’ordine è rilassarsi.

Lake sposa il filone dei giochi rilassanti, che vogliono disintossicarci dai momenti di stress della vita reale, e questo DLC segue la stessa filosofia.
In realtà, malgrado sia un fenomeno saltato alle cronache solo recentemente (Animal Crossing: New Horizons, uscito durante la pandemia da COVID-19, ha dato un po’ uno “scossone” a tale tipologia), in realtà affonda le sue radici già a metà degli anni Novanta, con giochi come Harvest Moon, in cui veniva un po’ decantata la vita in posti rurali e tutte quelle attività dedicate a posti di campagna (agricoltura, giardinaggio, allevamento e così via).

Il vero “turning point” dei cozy games è probabilmente Stardew Valley di Eric Barone, che ha riscosso incredibile e inaspettato successo. Malgrado fossero comunque dei videogiochi con una sfida minima, l’attività ludica centrale è rivolta alla fase gestionale; in Lake invece non c’è molto oltre a camminare e guidare il proprio furgoncino (tra le opzioni si può anche scegliere la guida automatica) per consegnare posta e pacchi lungo la cittadina.

Gli sviluppatori hanno tolto anche la possibilità di correre proprio perché Lake è stato concepito come un’esperienza catartica, piacevole, sicuramente non per tutti. Il target, secondo Matthew White di Whitethorn Games – publisher del titolo – sono i videogiocatori millennials (coloro nati tra il 1981 e il 1996, nda), generalmente giovani lavoratori che hanno poco tempo a disposizione e che cercano nei videogiochi storie brevi ma “sostanziose” a livello di trama, con un gameplay abbastanza semplice in cui la difficoltà non è contemplata.

Come creare un videogioco “rilassante” se la natura videoludica sta proprio nella sfida e nella difficoltà? Lake ci insegna che un’avventura così ordinaria e slow-paced può essere una piacevole via di fuga dalla vita quotidiana frenetica e stressante. E anche questo DLC sposa la stessa identica filosofia.

Tutto uguale a Providence Oaks

A livello tecnico Lake Season’s Greetings non propone nulla di nuovo: il gioco utilizza lo stesso motore grafico e i medesimi asset, tranne l’aggiunta della neve e dei festoni natalizi che abbondano tra le strade della città.

L’atmosfera natalizia è stata ben riprodotta sia a livello visivo che a livello sonoro, la colonna sonora ispirata, con brani country e pop, riprende alcuni brani del predecessore e implementa anche nuove aggiunte festive.

Abbiamo tuttavia notato un po’ di storture e glitch all’interno del gioco: oggetti che si muovono sugli angoli della strada, audio del furgone che a tratti sparisce senza un perché e alcune azioni che non vanno a buon fine (esempio: mancata possibilità di prendere un pacco dal retro del furgone); il DLC è tradotto in italiano anche se a volte scappa qualche battuta in inglese (almeno nel momento in cui scriviamo questa recensione, ndr) che sarà sfuggita in fase di revisione dell’interno prodotto. 

Per il resto, malgrado i piccoli difetti citati, sui quali si può sorvolare perché non compromettono in nulla la fruizione dell'opera, Lake Season’s Greetings rimane un’esperienza visibilmente incantevole ed efficace poiché ci fa vivere nel complesso un’epoca che molti di noi non hanno mai vissuto – o che hanno soltanto vissuto in parte. 

Se molti hanno criticato Lake di essere poco più di un'effimera cartolina di un bucolico luogo da pastorale americana, noi siamo invece consapevoli della sua leggerezza e ribadiamo che – per qualche videogiocatore là fuori – rifugiarsi per qualche ora nel rurale silenzio dell'Oregon, dopo magari aver visitato le vie anguste di Krat in Lies Of P, può essere gratificante e a suo modo terapeutico, se ci concedete il termine. E non c'è nulla di male, per una volta, voltare le spalle alla sfida.

L'arte di rallentare

Come detto anche nello speciale dalla nostra Stefania, Lake ci riporta egregiamente negli anni Ottanta, risvegliando quel languido sentimento di nostalgia ma anche un forte attaccamento verso epoche che in realtà non abbiamo mai vissuto – perché è inconsciamente che pensiamo a quanto le cose funzionassero “bene” prima, al benessere economico e alla facilità con cui magari si poteva riuscire a trovare un impiego redditizio.

Il mondo di Lake ci riporta in quel benessere tangibile, in una cittadina di provincia fuori dall’alienante caos urbano e priva di grossi grattacapi, sposando a questo la calma perlacea delle nevi natalizie in Season's Greetings.

Il DLC Lake Season's Greetings ha debuttato sul mercato il 15 novembre 2023 ed è disponibile su tutte le piattaforme, PS5/PS4, Xbox One, Xbox Series S|X e PC Steam, proprio a ridosso della stagione natalizia. 

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Atmosfera natalizia e rurale ispirata

  • Bel messaggio sul tema della famiglia e dei legami

  • É bello ritrovare i personaggi del gioco principale

Contro

  • Un gameplay sicuramente non per tutti

  • Alcuni glitch randomici e alcune sviste di traduzione

  • La struttura è rimasta sempre la stessa senza aggiunte significative di alcun tipo

Commento

Lake Season’s Greetings ci fa sentire un po’ a casa, ci aiuta a staccare dal logorio della vita moderna, come recitava qualcuno. Occorre sempre ribadire che il “simulatore di postino” non è un videogioco per tutti e non ha la pretesa di esserlo, ma è una catartica via di fuga verso un’esperienza ludica alternativa in cui la parola d’ordine è quella di cacciare via lo stress. Lake Season’s Greetings è come una tisana di cioccolata calda o come la preparazione di biscotti di burro e cannella: racchiude il senso delle feste inteso come momento per dedicarsi a se stessi, rilassarsi e ritrovarsi, con la famiglia e con i pari, per sentire forte quel senso di romantica e un po' nostalgica appartenenza.
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