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Il ritorno di Pokémon, quello di Shenmue e il debutto di Stadia - Gli articoli della settimana

Su SpazioGames è di nuovo il momento di fare il punto sugli articoli della settimana, con la nostra rubrica SpazioWeekly!

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

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SpazioWeekly
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH , 3DS
  • Data di uscita:

È tempo di un nuovo appuntamento con SpazioWeekly, la nostra rubrica del fine settimana dove facciamo il punto sugli articoli imperdibili della settimana pubblicati sulle nostre pagine. Questi sono stati giorni di anticipazioni e di verdetti – tra Pokémon Spada e ScudoShenmue 3, ma non solo.

Passiamo come sempre in rassegna tutte le novità più imperdibili.

Non è né Narcos né XCOM

Il nostro Daniele Spelta è partito per voi in un viaggio all’insegna di Narcos: Rise of the Cartels, il nuovo videogioco ufficiale dedicato alla celebre serie Netflix nominata ai Golden Globe. La licenza imponeva, ovviamente, altissime aspettative, ma non riteniamo che sia stata sfruttata come avrebbe dovuto. Il gioco, infatti, che mescola gli scenari di Narcos e meccaniche tattiche-strategiche à la XCOM, fa male praticamente tutto quello che si poteva far male.

Se c’è qualcosina da salvare nel level design ed è apprezzabile la fedeltà alla controparte televisiva, è anche vero che l’intero sistema strategico è da rivedere, le fasi di shooting proposte per cercare di accrescere la spettacolarità sono una contraddizione e il design delle missioni è privo di qualsiasi ispirazione. Un grosso, enorme, peccato.

Come mai non ci siamo ancora stancati di Skyrim?

Le nostre analisi semiotiche dei videogiochi continuano, con una nuova disamina firmata dal nostro Adriano Di Medio. In un ulteriore video, il collega si è interrogato su un tema estremamente interessante: visto che da poco si è celebrato l’ottavo compleanno di The Elder Scrolls V: Skyrim, per quali motivi i videogiocatori non si sono ancora stancati di vagare per la regione più a nord di Tamriel?

I motivi sono molteplici, da ricercarsi soprattutto nella caratterizzazione del mondo di gioco, nei suoi riferimenti riconducibili al mondo reale – nel modo, semplicemente, scelto da una Bethesda al massimo della forma per rendere indimenticabile il viaggio. Anche otto anni dopo.

In attesa del finale di Life is Strange 2

È stato invece Pasquale Fusco a rendervi ancora più insopportabile l’attesa per l’episodio finale di Life is Strange 2. Il nostro inviato ha infatti avuto modo di sedersi a un tavolo sia con gli attori protagonisti del gioco, sia con gli autori stessi dell’opera firmata da Dontnod Entertainment.

Dalla chiacchierata condivisa con loro sono nate due interviste, che vi abbiamo riportato e che rivelano alcuni interessanti retroscena sul più recente titolo episodico della compagnia francese. In attesa del ritorno dei fratelli Diaz, non possiamo che raccomandarvi di dare una lettura agli articoli.

Opinioni a caldo su Shenmue 3

C’è un nuovo slancio di coraggio, nell’universo dei videogiochi, ed è quello a provare a realizzare una visione come il suo autore comanda, senza lasciarsi influenzare troppo dalle tendenze dell’industria, da «quello che tira». Non ci sono dubbi, come spiegato dal nostro Gianluca Arena dopo le prime ore, che sia esattamente quello che ha fatto Yu Suzuki nel suo Shenmue 3.

Il gioco, ora che è finalmente realtà, sembra arrivato da un’altra epoca, nelle sue visioni e anche nei suoi difetti – e questa può essere tutt’altro che una critica. Shenmue 3 somiglia alla serie Shenmue in modo inconfondibile e la sensazione è che possa regalare ai fan di lunga data del franchise – che poi sono le persone a cui si rivolge – quello che stavano aspettando da quasi due decenni.

Ne parleremo ancora, ovviamente, nella nostra recensione finale, in arrivo nei prossimi giorni.

shenmue 3

Google Stadia e il fare le cose con calma

La settimana è stata anche e soprattutto quella del lancio di Google Stadia – la nuova piattaforma in cloud che guarda al futuro dei videogiochi, pronosticando che passi necessariamente dal gioco in remoto, con i calcoli eseguiti su un server collegato, appunto, in cloud. Il nostro Matteo Bussani ha avuto modo di confrontarsi con la piattaforma, che per ora ci ha però lasciato addosso molte più perplessità che certezze.

La sensazione è che Google avrebbe potuto prendersela più comoda, anziché “affrettare” questo lancio, dal momento che quella che ci siano ancora molte e diverse cose da limare è ben più di una semplice sensazione. Oltretutto, molte delle funzionalità che Google voleva proporre non sono state ancora integrate – il che dà ulteriormente la sensazione che, per qualche motivo, si sia deciso di “correre” verso l’uscita di una “non-console” che ha poco di “democratico”, vista anche l’infrastruttura di Rete del nostro mercato.

Una rinfrescata per i Pokémon?

Sempre Matteo Bussani si è anche lanciato nella regione di Galar per sviscerare fin nel minimo dettaglio Pokémon Spada e Scudo, il nuovo gioco dei record per Nintendo Switch e primo episodio principale della saga di Game Freak sulla console ibrida della compagnia di Kyoto.

L’esito dell’analisi, però, non ha rivelato l’eccellenza in cui i fan speravano: il titolo, per quanto godibile e armato della formula inossidabile del gameplay della serie, non riesce a brillare nei suoi dungeon né nella componente tecnica. Oltretutto, riteniamo che si potesse prendere qualche rischio di più per rinfrescare un concetto di gioco che dopo tante iterazioni meriterebbe di essere arricchito da qualcosa in più delle nuove città un po’ prive di contorno e delle meccaniche dei giga-Pokémon.

Si poteva fare qualcosa di meglio anche in fase di endgame, ma vogliamo sottolineare che le semplificazioni proposte, per quanto avessero un po’ spaventato i cultori della saga (almeno in alcuni aspetti), risultano invece oculate ed efficaci.

La settimana di Google Stadia non ci ha regalato, almeno per ora, il debutto che ci si sarebbe aspettati da un ambizioso colosso come quello di Mountain View. La piattaforma in cloud presta il fianco a numerosi difetti, al punto che viene da domandarsi perché si vorrebbero spendere questi soldi per una per ora molto piccola libreria di giochi, che si reggerebbe su una connessione magari non sempre solida, anziché investire su una console e un PC. Servirà indubbiamente del tempo e probabilmente lo sa anche Google.

Nel frattempo, Pokémon Spada e Scudo fa molto di quello che deve fare, ma non tutto: abbiamo spiegato nella nostra recensione i punti che ci hanno lasciato non pienamente soddisfatti della più recente esperienza offerta da Game Freak.

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La settimana di Google Stadia non ci ha regalato, almeno per ora, il debutto che ci si sarebbe aspettati da un ambizioso colosso come quello di Mountain View. La piattaforma in cloud presta il fianco a numerosi difetti, al punto che viene da domandarsi perché si vorrebbero spendere questi soldi per una per ora molto piccola libreria di giochi, che si reggerebbe su una connessione magari non sempre solida, anziché investire su una console e un PC. Servirà indubbiamente del tempo e probabilmente lo sa anche Google. Nel frattempo, Pokémon Spada e Scudo fa molto di quello che deve fare, ma non tutto: abbiamo spiegato nella nostra recensione i punti che ci hanno lasciato non pienamente soddisfatti della più recente esperienza offerta da Game Freak.